Malattie da accumulo lisosomiale nel gatto, una serie di malattie rare che colpiscono i felini. Vediamo quali le cause, i sintomi e la cura.
Le malattie da accumulo lisosomiale nel gatto, colpiscono in prevalenza i gatti europei comuni, il Siamese, Persiano, Balinese e il Korat.
Si tratta di malattie originate da determinati difetti genetici. Queste patologie sono progressive e, purtroppo, portano alla morte dell’animale.
Per tale motivo, i gatti a cui viene diagnosticata una malattia da accumulo, non dovrebbero mai essere destinati all’accoppiamento.
Ma quali sono le più frequenti? Vediamo le cause, i sintomi e il trattamento per queste patologie.
Le malattie da accumulo lisosomiale nel gatto sono causate dalla mancanza degli enzimi necessari per svolgere le funzioni metaboliche.
Inoltre, provocano un accumulo di varie sostanze che con la presenza di questi enzimi verrebbero eliminate.
Invece, vengono immagazzinate nei tessuti, generalmente del sistema nervoso del gatto, in quantità atipiche, provocando gonfiore delle cellule pregiudicandone il funzionamento.
Le malattie da accumulo nel gatto più frequenti sono due:
I sintomi che si manifestano a causa di queste patologie possono essere molteplici e prevalentemente neurologici:
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Per poter effettuare una diagnosi che in questo caso diventa davvero complicato, il veterinario dovrà eseguire determinati esami, quali:
Purtroppo non esiste terapia specifica per questa malattia. Essendo di natura ereditaria, i gatti malati e i sospetti portatori vanno tassativamente tolti dalla riproduzione.
Ragion per cui il trattamento per la cura delle malattie da accumulo nel gatto si limita a stabilizzare la condizione dell’animale, ad evitare la disidratazione e l’ipoglicemia della glicogenosi.
Per tale motivo verranno somministrati tramite flebo, liquidi ed elettroliti. Verrà prescritto un piano dietetico per scongiurare l’ipoglicemia nel gatto
Verrà effettuato con attenzione un monitoraggio scrupoloso, perché c’è un alto rischio di sviluppare infezioni secondarie.
Infine verrà consigliato un po’ di riposo, preferibilmente in un comodo trasportino dove il gatto difficilmente potrà ferirsi.
È opportuno sottolineare ancora una volta che bisognerebbe evitare di usare come riproduttori, anche gatti con difetti di minore importanza ma comunque fastidiosi e geneticamente trasmissibili.
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Raffaella Lauretta
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