Cura del Lykoi: dalla toelettatura al bagnetto di questa giovane razza

Cura del Lykoi: dalla toelettatura al bagnetto di questa giovane razza

Cura del Lykoi: dalla toelettatura, all’igiene. Tutti consigli di bellezza per il benessere di questa razza di gatto dal mantello molto particolare.

lykoi
(Foto AdobeStock)

Il Lykoi per quanto sia un gatto dalla corporatura esile, risulta essere piuttosto resistente in merito alla salute.

Si tratta di un gatto di taglia media che può arrivare massimo a 7 kg ma ciò che lo contraddistingue è il pelo che ricopre il suo corpo o per meglio dire, dovrebbe ricoprire.

In questo articolo andremo a scoprire come occuparsi della cura del Lykoi partendo dalla toelettatura fino ad arrivare all’igiene del suo corpo, passando per il bagnetto.

Al Lykoi piacerà stare a contatto con l’acqua? Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi.

Cura del pelo del Lykoi

Il Lykoi è un gatto a pelo corto e ciò può dare l’impressione che si possa trattare di un animale poco impegnativo nella sua gestione ma non sottovalutiamo la cosa.

zampe gatto
(Foto Adobe Stock)

Il Lykoi è un gatto dalle origini americane che nasce da una mutazione naturale del gatto domestico a pelo corto. I gatti utilizzati in origine per l’allevamento provenivano da un centro di salvataggio.

Ancora oggi, la maggior parte dei gatti utilizzati nel programma di allevamento proviene da cucciolate randagie che producono in ogni caso Lykoi a pelo corto.

Proprio perché si tratta di un gatto a pelo corto, avere cura del suo mantello non è un grosso impegno.

Tranne per i periodi di muta, vale a dire in autunno e in primavera, dove è necessaria una maggiore attenzione, è consigliato spazzolare il gatto ogni giorno, per rimuovere lo strato di pelo morto.

Mentre nei periodi normali dell’anno, due sole spazzolate possono bastare per evitare la formazione di nodi e la problematica dei boli di pelo di gatto.

Boli, che l’animale potrebbe raccogliere con la lingua e compromettere la sua salute, causandosi delle occlusioni intestinali, piuttosto pericolose.

Ovviamente, ricordiamo che ogni tipo di pelo necessita della spazzola adeguata, in merito al Lykoi questa razza a pelo corto sono necessari i seguenti accessori:

  • guanto per gatti: una spazzola con design a cinque dita può rimuovere rapidamente e delicatamente i peli e modificare i punti difficili da raggiungere. Allo stesso tempo, può massaggiare completamente la pelle dell’animale e favorire la circolazione sanguigna;
  • pettine a denti larghi: denti in metallo cromato, molto delicato sulla pelle del gatto, grazie ai dentini arrotondati;
  • spazzola con setole corte e morbide: questo tipo di spazzola è ideale per il gatto a pelo corto, non provoca nessun dolore o fastidio in quanto non arriva a toccare la pelle. Possiede denti in acciaio inossidabile che sono progettati per penetrare nel pelo impedendogli di annodarsi e arruffarsi, in particolare, durante il periodo della muta del gatto. Prima del suo utilizzo occorrerà solo assicurarsi che non presenti tagli o piaghe sul suo corpo, in quanto l’animale potrebbe capitare di ferire il gatto. Rispetto alle spazzole in metallo classiche si evita il fastidio di “pungersi”, ha la possibilità di far uscire o rientrare le setole in metallo. Questa caratteristica è comoda quando si deve eliminare il pelo raccolto. Basterà premere il pulsante sul retro per tirare dentro le setole e pulirla dai peli rimasti attaccati con molta praticità.

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Igiene e pulizia del Lykoi

Oltre a dover spazzolare il mantello del Lykoi, occorre offrire a questo gatto un’adeguata igiene. Vediamo in cosa consiste, la pulizia e l’igiene del Lykoi.

Per quanto autonomo, il gatto in alcuni punti del suo corpo non riesce ad arrivare ed in questi casi occorre che il suo padrone intervenga.

Si tratta di precise aree che l’animale non riesce a coprire con la sola lingua. Per questo motivo il suo amico umano dovrà provvedere a:

  • pulire i denti: spazzolare i denti del gatto ogni due o tre settimane, con uno spazzolino apposito in vendita nei negozi specializzati;
  • pulire le orecchie: in modo tale da poter rimuovere il cerume che si accumula e può generare problemi. Possono essere utilizzati tamponi di cotone, garze o un semplice tovagliolo, facendo attenzione a non danneggiarle;
  • tagliare le unghie al gatto: con la dovuta attenzione e con l’utilizzo di forbicine specifiche. Si tratta di un’operazione complicata che il gatto non gradisce. Gli esperti consigliano di non svolgere l’operazione a casa da soli ma rivolgersi ad un professionista della toelettatura.

Per quanto riguarda il bagnetto, non è necessario lavarlo, a meno che non si sporchi pesantemente.

Sarà possibile fare uso di prodotti specifici per la pulizia del gatto ma a secco, in alternativa potranno tornare utili delle salviette umide per gatti.

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Ettore D’Andrea

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