Ipoplasia cerebellare nel gatto, una condizione causata da un virus. Vediamo quali sono i sintomi che si manifestano e la cura.
L’ipoplasia cerebellare nel gatto si verifica quando il cervello dell’animale non finisce di svilupparsi e rimane piccolo.
In particolare, il mancato sviluppo riguarda l’area chiamata cervelletto, che è responsabile del movimento e dell’equilibrio coordinati.
La causa di questa condizione è dovuta ad un’infezione virale presente nella mamma al momento della gravidanza.
Vediamo quindi, quali le cause, i segnali che si possono individuare, il trattamento e soprattutto la prevenzione di questa infezione.
Cause dell’ipoplasia cerebellare nel gatto
La causa è unica e sola ed è da addebitare ad un virus, quello della panleucopenia felina.
Questo virus colpisce principalmente la gatta a cui non sono state somministrate le dovute vaccinazioni.
Se viene infettata durante la gravidanza, la gatta trasmetterà il virus ai suoi cuccioli nella pancia, i quali rischieranno di sviluppare ipoplasia cerebellare.
Tuttavia, in alcuni casi, solo un gattino in una cucciolata ha un’ipoplasia cerebellare.
Sintomi
I segnali che si possono individuare nel gattino affetto da ipoplasia cerebellare possono riguardare problemi neurologici.
La gravità dei sintomi dipende molto dalla condizione di sviluppo del cervelletto del gattino nel momento in cui la madre subisce l’infezione.
Ecco l’elenco dei principali sintomi:
- andatura anormale (camminata, trotto);
- difficoltà a passare dalla posizione seduta a quella in piedi, o viceversa;
- movimenti non coordinati;
- oltrepassare il passo;
- ondeggiamento o oscillazione quando si cammina;
- tremori nel gatto.
Davanti a questi segnali piuttosto evidenti è opportuno portare il micio dal veterinario.
Il danno cerebrale è una condizione permanente ma non peggiora con l’età e soprattutto non è infettiva se a contatto con altri gattini.
Diagnosi e trattamento dell’ipoplasia cerebellare nel gatto
Per poter eseguire una diagnosi il veterinario dovrà eseguire un esame fisico completo sul gatto e nel frattempo esser messo a conoscenza della storia clinica dell’animale, fino al momento in cui il micio ha mostrato i primi sintomi riconducibili poi alla malattia.
La diagnosi di ipoplasia cerebellare nei gatti, molto spesso è semplice e si basa sui segni clinici presenti sull’animale.
Tuttavia, per una maggiore certezza il veterinario può anche escludere altre malattie eseguendo esami del sangue.
Purtroppo, per confermare l’ipoplasia cerebellare nel gatto, non esiste esame o test specifico ma in determinati casi una scansione cerebrale o una risonanza magnetica possono mostrare un piccolo cervelletto.
Questa condizione nel gatto è dovuta al mancato sviluppo del cervello, per tale motivo non esiste alcun tipo di trattamento da poter applicare per guarire il gattino.
C’è di buono che buona parte dei gattini affetti da ipoplasia cerebellare potrà avere una vita normale e superare nel tempo qualsiasi limitazione.
Cosa si può fare per prevenire questa condizione nel gattino? Assicuratevi di non mancare nessuna vaccinazione.
Soprattutto prima della riproduzione, accertatevi che la gatta abbia completato il ciclo di vaccinazione, compresa la vaccinazione contro il virus della panleucopenia.