Ipervitaminosi D nel gatto, una problematica legata a fattori importanti. Vediamo di capire che cos’è, quali i suoi sintomi principali e la cura prevista per il felino.
Essere attenti all’alimentazione e, di conseguenza, alla salute fisica del proprio felino implica responsabilità e scelte coscienziose ogni giorno. Alcune volte, però, può accadere di sbagliare nelle dosi non solo di alcuni alimenti ma anche nell’integrazione di minerali e vitamine di cui necessita il micio domestico. Vediamo, ad esempio, cos’è l’ipervitaminosi D nel gatto e come risolvere il problema.
Ipervitaminosi D nel gatto: cause e sintomi tipici
Si tratta di una condizione che si può verificare quando si vuole correggere una carenza di vitamina D ma si ottiene l’effetto opposto. Vediamo, allora, in cosa consiste esattamente l’ipervitaminosi D, quali sono le sue cause e i sintomi che si manifestano in micio.
Può essere difficile prendersi cura di un felino, soprattutto quando si ha poca esperienza alle spalle. Curare la sua alimentazione, poi, è essenziale per garantirgli un benessere quotidiano e farlo sentire super attivo, come piace a lui.
Molte volte, il micio di casa può soffrire di carenze e ha bisogno di un maggiore sostegno di vitamine o minerali nella sua dieta. Si interviene, allora, con l’integrazione e la somministrazione di questi elementi fondamentali per l’equilibrio del suo organismo.
Quando vi è un eccesso di vitamine nel felino, ad esempio, si possono sviluppare delle conseguenze negative che vanno a danneggiare la sua salute.
Per quanto riguarda la presenza di vitamina D nel micio, questa è tra gli elementi fondamentali per il suo benessere, quando ne viene fatto un apporto corretto. Ma se la sua integrazione è eccessiva nella dieta, si verifica ipervitaminosi D.
Somministrando al peloso cibi troppo ricchi di vitamina D, come l’olio di fegato di merluzzo, oppure fornendo degli integratori eccessivi della vitamina, si rischia di scatenare questo meccanismo.
Altre cause comuni di ipervitaminosi D possono essere l’avvelenamento da rodenticidi nel gatto, come per alcune esche contenenti anche colecalciferolo, l’ingestione di pomate con vitamina D ed anche la cura per l’ipoparatiroidismo del gatto.
I sintomi principali nel peloso
É importante saper riconoscere i sintomi di quando il vostro gatto sta male. Possono manifestarsi numerosi sintomi anche gravi nel felino con ipervitaminosi D. I segnali a cui fare attenzione sono i seguenti:
- Letargia;
- Debolezza;
- Il gatto è depresso;
- Nessuna voglia di fare movimenti;
- Andatura rigida;
- Poliuria e polidipsia nel gatto;
- Valori bassi di paratormone;
- Alterazioni nello sviluppo delle ossa e delle articolazioni;
- Demineralizzazione ossea;
- Ipercalcemia del gatto;
- Calcificazioni di tessuti, in particolare stomaco, reni, polmoni, vasi e cuore.
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Il felino e la sua malattia: diagnosi e cura prevista
Come abbiamo visto, l’ipervitaminosi D si manifesta nel felino attraverso diversi sintomi e segnali comportamentali. In questa condizione, effettuare la diagnosi e decidere per una cura adatta è obbligatorio. Vediamo meglio, qui nell’articolo, cosa si può fare per micio.
Una problematica come l’ipervitaminosi D può avere effetti molto gravi per la salute e la vita normale dell’animale, se non diagnosticata e curata in tempo.
Se si sospetta di uno o più sintomi o segni clinici nel peloso, è fondamentale avvisare il proprio veterinario di fiducia e sottoporlo ad un controllo completo.
La diagnosi prevede, naturalmente, gli esami del sangue insieme alle radiografie per verificare la calcificazione dei tessuti.
Una volta ottenuti gli esiti di tutti i test ed esami di laboratorio, bisognerà decidere per la cura del gatto. Il primo passo della terapia prevista è quello di sospendere immediatamente l’uso di integratori con vitamina D oppure sostituire il suo mangime ricco di vitamina D.
Anche se, purtroppo, le calcificazioni dei tessuti non potranno regredire, sarà possibile regolarizzare i livelli ematici di fosforo, calcio e paratormone nel micio sofferente.
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Ilaria G