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Salute dei Gatti

Ipervitaminosi A nel gatto: cause e rischi di questa patologia

Per micio la vitamina A è fondamentale. Ma attenti all’ipervitaminosi A nel gatto. Scopriamo le cause e i rischi di questa patologia.

(Foto Unsplash)

Per il gatto uno dei nutrienti essenziali più importanti per il suo benessere è sicuramente la Vitamina A (o retinolo). Una vitamina liposolubile che viene trattenuta dal fegato e rilasciata nel corpo solo quando necessario.

La Vitamina A assolve numerose funzioni biologiche, tra cui: la crescita e il buon funzionamento delle ossa e dei denti, aiuta la vista, supporta il sistema immunitario. Dunque è fondamentale per la vita del gatto.

Così come fondamentale è saper equilibrare il suo apporto nell’organismo. Per evitare di dover poi “affrontare” alcune gravi condizioni, tra cui l’ipervitaminosi A. Scopriamo cos’è e i rischi per micio.

Ipervitaminosi A nel gatto: cos’è e le cause

Come tutte le vitamine, anche la vitamina A è essenziale per il benessere di micio, ma è altrettanto essenziale evitarne l’eccessiva integrazione.

(Foto Unsplash)

Apportare nell’organismo del gatto dosi eccessive di questa vitamina può risultare altamente tossico. Questo effetto è conosciuto con il nome di ipervitaminosi A.

Dunque la causa principale dell’ipervitaminosi A nel micio consiste in una dieta errata. E cioè nel prediligere, in modo eccessivo nella sua alimentazione, cibi che contengono un’elevata percentuale di vitamina A, come il fegato o le uova, ad esempio; ma anche somministrando al nostro amico felino troppi integratori.

L’ipervitaminosi A nel gatto, si distingue in due forme:

  • acuta, quando l’eccessiva quantità di vitamina A viene assunta in poco tempo. In questa circostanza, molto rara i sintomi si vedono subito;
  • cronica, quando la vitamina A viene assunta in dosi elevatissime e per un periodo molto lungo. In questa circostanza, i sintomi si vedono, purtroppo, a distanza di molti mesi, se non addirittura di anni.

In entrambe le forme, il fegato del gatto accumula così tanta quantità “in eccesso” di vitamina A causandogli un grave danno epatico.

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Sintomi dell’ipervitaminosi A nel gatto

L’ipervitaminosi A nel gatto è una patologia da non sottovalutare, visti i suoi sintomi.

(Foto Unsplash)

I sintomi da tossicosi di vitamina A sono peculiari e interessano principalmente la struttura scheletrica del gatto. Vengono colpite maggiormente le vertebre cervicali e le ossa dell’arto anteriore.

Nelle forme più gravi viene colpita la membrana fibrosa che avvolge l’osso (periosto) provocandone delle lesioni. Ma possiamo avere anche la comparsa di ulteriori patologie gravi tra cui: perdita di movimenti delle articolazioni (anchilosi), osteoporosi, danni alla ghiandola epifisaria, per fare qualche esempio.

Come abbiamo accennato precedentemente, in caso di somministrazione eccessiva di vitamina A abbiamo la comparsa dei primi sintomi di ipervitaminosi A nel gatto dopo quattro o sei settimane, al massimo.

Sintomi più importanti sono:

  • diminuzione dell’appetito;
  • stanchezza e depressione;
  • occhi sporgenti (proptosi);
  • pelo opaco.

Nel gatto adulto, a questi sintomi se ne possono accumulare altri, quali ad esempio:

  • rigidità articolare (anchilosi) e problemi nel deambulare;
  • anoressia con visibile dimagrimento;
  • sonnolenza continua e profonda;
  • dolore al collo e alle zampe anteriori;
  • esitanza a muoversi e pulirsi;
  • pelo opaco ed arruffato.

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Cosa fare in caso di ipervitaminosi A

La diagnosi può essere difficile, ma con dei test specifici non impossibile.

(Foto Pinterest)

Se dovessimo notare sintomi particolari e strani in micio, riconducibili a questa tipologia di intossicazione, dobbiamo immediatamente condurlo dal veterinario, il quale sottoporrà micio a dei test specifici.

Dopo aver diagnosticato la possibile intossicazione da ipervitaminosi A nel nostro gatto, ci indicherà come modificare la sua alimentazione. Somministrandogli, inoltre, specifici antidolorifici per alleviare i suoi dolori.

Purtroppo questa terapia è utile principalmente per attenuare i sintomi e proibire l’avanzamento della patologia. Ma non è in grado, purtroppo, di curare l’anchilosi, se già si è manifestata nel nostro gatto.

Alcune patologie non possiamo prevenirle, ma questa con il buon senso si. Dunque prestare molta attenzione all’alimentazione del nostro gatto è fondamentale per garantirgli una vita più salutare e  più lunga, perchè no.

Rossana Buccella

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