Per micio la vitamina A è fondamentale. Ma attenti all’ipervitaminosi A nel gatto. Scopriamo le cause e i rischi di questa patologia.
Per il gatto uno dei nutrienti essenziali più importanti per il suo benessere è sicuramente la Vitamina A (o retinolo). Una vitamina liposolubile che viene trattenuta dal fegato e rilasciata nel corpo solo quando necessario.
La Vitamina A assolve numerose funzioni biologiche, tra cui: la crescita e il buon funzionamento delle ossa e dei denti, aiuta la vista, supporta il sistema immunitario. Dunque è fondamentale per la vita del gatto.
Così come fondamentale è saper equilibrare il suo apporto nell’organismo. Per evitare di dover poi “affrontare” alcune gravi condizioni, tra cui l’ipervitaminosi A. Scopriamo cos’è e i rischi per micio.
Come tutte le vitamine, anche la vitamina A è essenziale per il benessere di micio, ma è altrettanto essenziale evitarne l’eccessiva integrazione.
Apportare nell’organismo del gatto dosi eccessive di questa vitamina può risultare altamente tossico. Questo effetto è conosciuto con il nome di ipervitaminosi A.
Dunque la causa principale dell’ipervitaminosi A nel micio consiste in una dieta errata. E cioè nel prediligere, in modo eccessivo nella sua alimentazione, cibi che contengono un’elevata percentuale di vitamina A, come il fegato o le uova, ad esempio; ma anche somministrando al nostro amico felino troppi integratori.
L’ipervitaminosi A nel gatto, si distingue in due forme:
In entrambe le forme, il fegato del gatto accumula così tanta quantità “in eccesso” di vitamina A causandogli un grave danno epatico.
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L’ipervitaminosi A nel gatto è una patologia da non sottovalutare, visti i suoi sintomi.
I sintomi da tossicosi di vitamina A sono peculiari e interessano principalmente la struttura scheletrica del gatto. Vengono colpite maggiormente le vertebre cervicali e le ossa dell’arto anteriore.
Nelle forme più gravi viene colpita la membrana fibrosa che avvolge l’osso (periosto) provocandone delle lesioni. Ma possiamo avere anche la comparsa di ulteriori patologie gravi tra cui: perdita di movimenti delle articolazioni (anchilosi), osteoporosi, danni alla ghiandola epifisaria, per fare qualche esempio.
Come abbiamo accennato precedentemente, in caso di somministrazione eccessiva di vitamina A abbiamo la comparsa dei primi sintomi di ipervitaminosi A nel gatto dopo quattro o sei settimane, al massimo.
Sintomi più importanti sono:
Nel gatto adulto, a questi sintomi se ne possono accumulare altri, quali ad esempio:
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La diagnosi può essere difficile, ma con dei test specifici non impossibile.
Se dovessimo notare sintomi particolari e strani in micio, riconducibili a questa tipologia di intossicazione, dobbiamo immediatamente condurlo dal veterinario, il quale sottoporrà micio a dei test specifici.
Dopo aver diagnosticato la possibile intossicazione da ipervitaminosi A nel nostro gatto, ci indicherà come modificare la sua alimentazione. Somministrandogli, inoltre, specifici antidolorifici per alleviare i suoi dolori.
Purtroppo questa terapia è utile principalmente per attenuare i sintomi e proibire l’avanzamento della patologia. Ma non è in grado, purtroppo, di curare l’anchilosi, se già si è manifestata nel nostro gatto.
Alcune patologie non possiamo prevenirle, ma questa con il buon senso si. Dunque prestare molta attenzione all’alimentazione del nostro gatto è fondamentale per garantirgli una vita più salutare e più lunga, perchè no.
Rossana Buccella
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