L’ipertiroidismo nel gatto è una malattia del metabolismo, causata da problemi a carico della tiroide: ecco cosa sapere sulla patologia.
Così come per noi, anche per micio la tiroide svolge funzioni importanti per la salute dell’organismo. Un disfunzionamento di questa ghiandola può provocare l’insorgenza di due patologie: l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo. In questo articolo, scopriamo cos’è l’ipertiroidismo nel gatto, quali sono i sintomi, come può essere diagnosticato e soprattutto come deve essere trattato per aiutare micio.
Le importanti funzioni svolte dalla tiroide
La tiroide è una ghiandola endocrina formata da due lobi posizionati su ciascun lato della trachea.
La sua funzione è quella di regolare i processi metabolici ed il consumo di energia attraverso la produzione di due ormoni, quali la Tiroxina (T4) e la triiodotorina (T3), che vengono sintetizzati mediante lo iodio.
Un’alterazione di questi ormoni produrrà molteplici effetti nell’organismo, ed uno di questi è l’ipertiroidismo nel gatto.
Tale patologia è causata dall’eccessiva produzione dell’ormone tiroideo, decisamente superiore alle necessità dell’organismo di micio.
Ogni organo ed ogni cellula del corpo verranno influenzati da questa eccessiva produzione di ormoni e ne risentirà l’intero metabolismo.
Generalmente se diagnosticata tempestivamente può essere curata, ma in caso contrario potrebbe causare altre patologie secondarie, molto gravi.
Cos’è l’ipertiroidismo nel gatto
L’ipertiroidismo è una delle patologie endocrine più diffuse nel mondo felino, si sviluppa gradualmente e colpisce soprattutto i gatti anziani (dagli 8 anni di età in poi).
Consiste in uno “stato ipermetabolico” provocato dall’eccessiva produzione degli ormoni tiroidei: la principale causa è la formazione di un nodulo (ma anche più di uno) a carico della tiroide.
Nel 90% dei casi si tratta di un adenoma (un tumore benigno) e nel 2% in un carcinoma (tumore maligno). Tuttavia, l’adenoma se non trattato tempestivamente potrebbe trasformarsi in una forma maligna.
Ad oggi, questa enorme diffusione dell’ipertiroidismo nel mondo felino non ha un “colpevole”.
Infatti non è stato ancora individuato il fattore scatenante (o più di uno) che rende questa patologia così comune.
In ogni caso, è molto probabile che la maggiore attenzione verso la salute del gatto da parte dei proprietari ne stabiliscono l’incremento della sua prevalenza.
Seppur non esistano solidi dati ad accertare le cause scatenanti dell’ipertiroidismo nel gatto, alcuni epidemiologici suppongono che fattori scatenanti siano:
- l’aumento della prospettiva di vita del gatto;
- alcuni stili di vita;
- assunzione di cibo in scatola;
- uso della lettiera.
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Sintomi dell’ipertiroidismo nel gatto
Abbiamo precedentemente detto che questa patologia prevede l’ingrossamento di una ghiandola che in alcuni casi può essere sentita dal proprietario del micio con la palpazione.
Ma quando questo non accade, è possibile riconoscere l’ipertiroidismo nel gatto attraverso alcuni sintomi, tutti riconducibili all’aumento del metabolismo energetico e basale. Ma osserviamoli nel dettaglio:
- alterazione dell’appetito: micio avrà sempre fame;
- perdita di peso e calo della massa muscolare: a causa della perdita dei depositi adiposi e della massa magra, ciò accade nel 92% dei casi, infatti l’ipertiroidismo può essere presente anche in caso di obesità nel gatto;
- vomito: non solo a causa dell’azione degli ormoni a livello del “centro del vomito” ma anche della rapida assunzione degli alimenti;
- diarrea: correlata al cattivo assorbimento intestinale;
- aumento della minzione e della sete;
- iperattività e irrequietezza: lo stress invaderà completamente micio, che non riuscirà più a gestirlo;
- variazione del manto e della cute: noteremo in micio un’eccessiva perdita di pelo, il suo manto risulterà ispido, comparsa di alopecia specialmente sul ventre;
- affanno o aumento della frequenza respiratoria;
- debolezza muscolare e convulsioni.
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