Iperkaliemia nel gatto, che cos’è? Cause e possibili rischi per Micio

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By Stefano

Salute dei Gatti

Il nostro gatto potrebbe avere qualcosa di alterato nelle sue analisi del sangue. Che cos’è l’iperkaliemia e quali rischi corre Micio?

Gatto con iperkaliemia
(Foto da Pixabay)

A volte leggendo le nostre analisi ci soffermiamo meglio solo su quelle con l’asterisco, ma sarebbe opportuno farsi spiegare dal medico il significato di ogni voce. Anche per gli esami del sangue del nostro gatto vale lo stesso. L’alterazione di alcuni valori può essere il segnale di una malattia in corso, come nel caso di una iperkaliemia. Ma che cos’è e quali rischi corre il Micio?

Iperkaliemia nel gatto

Tutto ciò che viene assorbito dall’alimentazione è riversato nel circolo sanguigno e può essere misurato: quando i valori degli indici fondamentali per l’organismo sono nella norma significa che tutto funziona.

Gatto
(Foto da Pixabay)

A volte, però, i valori possono anche risultare entro i limiti ma esserci in atto già una malattia: questo accade perché entrano in gioco dei meccanismi di compensazione che cercano di difendersi dalla causa scatenante.

Andando a misurare la quantità dei minerali nel sangue, sotto forma di ioni con una carica elettrica (elettroliti), è possibile riscontrare un valore al di sotto oppure al di sopra della norma: quando si riscontra troppo potassio nel sangue del gatto si ha l’iperkaliemia.

Il potassio, nella forma di K+ (ione con una carica elettrica positiva), è fondamentale per la funzionalità delle cellule nell’organismo del gatto:

  • È responsabile insieme al sodio (Na+) dello scambio dei fluidi cellulari dall’interno all’esterno e viceversa;
  • Interviene nel meccanismo di filtrazione dell’urina a livello renale;
  • È basilare nella contrazione della muscolatura liscia dei vasi sanguigni: senza il potassio non potrebbe esserci un equilibrio della pressione arteriosa;
  • È responsabile insieme al calcio (Ca++) della conduzione dell’impulso elettrico tra le fibre nervose dei neuroni;
  • Costituisce insieme al sodio la pompa sodio potassio nel muscolo cardiaco: attraverso l’utilizzo di energia si sfrutta l’alternanza dell’entrata di sodio o potassio nella cellula per immetterci altri nutrienti;
  • È responsabile della contrazione cardiaca e dunque della funzionalità del cuore.

Di conseguenza, se il nostro gatto avesse il potassio basso uno dei sintomi che avrebbe sarebbero i crampi muscolari. Ma se invece il potassio nel gatto fosse eccessivamente presente nel suo sangue?

Sono tante le cause che potrebbero comportare iperkaliemia:

  • Insufficienza renale cronica;
  • Ostruzione dell’uretere;
  • Insufficienza cardiaca;
  • Malfunzionamento delle ghiandole surrenali;
  • Acidosi metabolica;
  • Chetoacidosi diabetica;
  • Emolisi: i globuli rossi subiscono una distruzione per un aumento inspiegato del catabolismo nei tessuti;
  • Basso valore dell’aldosterone;
  • Traumi muscolari: quando un muscolo viene danneggiato gravemente i componenti passano tutti nel sangue, tra cui il potassio;
  • Aumento di colesterolo e trigliceridi nel sangue;
  • Traumi all’apparato urinario;
  • Somministrazione di farmaci quali antibiotici o diuretici.

Ad un certo punto potremmo notare che il nostro gatto inizia a non sentirsi bene: i muscoli delle sue zampe appaiono deboli ed i suoi riflessi sono offuscati. Potremmo pensarle tutte ma occorre portarlo subito dal veterinario.

Dopo una visita accurata il medico potrebbe rilevare tachicardia nel gatto ed anche l’elettrocardiogramma potrebbe risultare alterato: qualora la situazione fosse grave il gatto arriverebbe ad avere anche insufficienza respiratoria e rischiare un arresto cardiaco.

Ovviamente la terapia si baserà nell’adottare tutti quei meccanismi volti ad abbassare il potassio nel plasma del sangue, con farmaci ma anche ricorrendo all’emodialisi per il nostro Micio se fosse necessaria.

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Da considerare

Ci sono alcuni sintomi, come quelli che dà una iperkaliemia, che potrebbero riportare a svariate patologie e sta al veterinario risalire a quella precisa.

gatto
(Foto da Unsplash)

Senza dubbio se il nostro Micio avesse una età avanzata potrebbe già essere in corso una insufficienza renale nel gatto: in questo caso un aumento del potassio nel sangue è strettamente correlato ed il medico effettuerà frequenti analisi al gatto per monitorarlo.

Certo, se solo pensassimo che ad essere colpito maggiormente possa essere il cuore ovviamente saremmo molto preoccupati. Sappiamo, inoltre, quanto incida nel benessere generale dell’animale la scelta degli alimenti da inserire nella sua dieta.

L’alimentazione per un gatto con insufficienza renale, infatti, è ben diversa da quella per un gatto in piena salute: bisogna agevolare la funzione dei reni e non sovraccaricarli.

Lo stesso ragionamento vale se a soffrire di una insufficienza fosse il cuore: ansia e stress non fanno mai bene e bisogna evitare alimenti contenenti grandi quantità di potassio, come salmone, pollo o spinaci.

Nella maggior parte dei casi una iperkaliemia nel gatto si verifica come complicazione di altre malattie e, anche se non accade molto frequentemente, qualora il gatto dovesse essere sottoposto ad emodialisi potrebbe essere necessario anche un ricovero.

Al contrario, indipendentemente da quale possa essere la causa dell’iperkaliemia, succede sempre che il nostro Micio si senta spossato, apatico e per la paura di sentirsi male a volte potrebbe anche evitare di muoversi come faceva prima.

È inoltre sempre presente il sintomo d’inappetenza nel gatto che mostri alti livelli di potassio plasmatico, e bisogna saper come invogliare a mangiare l’animale anoressico perché non si debiliti troppo.

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L’importante è seguire le indicazioni del veterinario e non creare tensione ed ansia in casa: ad alleviare i sintomi spiacevoli dello scompenso nel gatto ci pensa la medicina, il resto è affidato a tutto il nostro amore per Micio.

S. A.

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