Invasione di cimici: che succede se il gatto ne mangia una? Rischi e cosa fare

Invasione di cimici: che succede se il gatto ne mangia una? Rischi e cosa fare

Hai un’invasione di cimici in casa e non sai cosa succede se il gatto ne mangia una? Fai attenzione! Ecco i rischi e cosa fare in questo caso.

Gatto corre in giardino
Gatto corre in giardino (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

La primavera oltre ad essere una stagione ricca di fiori colorati e giornate calde è anche ricca di insetti. Chi condivide la propria vita con un felino, deve fare attenzione proprio a questi ultimi, in quanto i nostri amici pelosi tendono spesso a rincorrerli e “mangiarli”.

Uno degli insetti più comuni che possiamo ritrovarci anche in casa, oltre che in giardino o sul terrazzo, è la cimice. Nel seguente articolo vedremo insieme cosa accade se durante un’invasione di cimici il nostro gatto ne mangia una e cosa possiamo fare per aiutare Micio.

Invasione di cimici: cosa succede e cosa fare se il gatto ne mangia una

Durante la primavera e l’estate sono molti gli insetti che volano nei nostri giardini ma anche sul nostro terrazzo, arrivando persino in casa. Uno degli insetti più comuni durante queste stagioni è proprio la cimice.

Cimice asiatica
Cimice asiatica (Adobe Stock-Amoreaquattrozampe.it)

Nel nostro paese sono diffuse almeno 3 specie di cimici: la cimice asiatica, la cimice del letto e la cimice verde. Ma vediamo nello specifico le loro caratteristiche:

  • Cimice asiatica: è originaria dell’Estremo Oriente, infatti viene comunemente chiamata cimice cinese. Tale cimice è considerata la più pericolosa per le colture in quanto attacca le piante da frutto e ortaggi. Le cimici asiatiche giovani presentano piccole spine sul torace, mentre quelle adulte hanno l’aspetto delle Pentatomidi e una colorazione
    marmorizzata;
  • Cimice del letto: è una cimice molto piccola (grandezza di una lenticchia), è di forma ovale e di colore rosso-marrone. La cimice del letto si nutre del sangue dell’uomo e di quello di alcuni animali;
  • Cimice verde: la cimice verde ha una forma pentagonale ed è ovviamene di colore verde, è la cimice più diffusa nel nostro paese. Sebbene non sia velenosa e non presenti alcun pericolo per noi esseri umani o per i nostri animali, la sua presenza danneggia le piante.

Chi convive con un felino, sa che quest’ultimo è un predatore di insetti. Quindi durante la primavera e l’estate il Micio potrebbe facilmente rincorrere e “giocare” al predatore e la preda con una cimice.

Tuttavia, durante questo “gioco di caccia”, può capitare che la nostra palla di pelo possa mangiarne una. Cosa potrebbe accadere?

In generale l’ingestione di una cimice (qualsiasi essa sia) da parte del nostro amico peloso, non causa danni a quest’ultimo. Tuttavia, potrebbe capitare che il Micio presenti una reazione allergica. I principali sintomi da osservare in caso di reazione allergica sono:

Cosa fare se il gatto ha mangiato una cimice?

Se la nostra palla di pelo giocando ha mangiato una cimice, se presenta i sintomi elencati nel paragrafo precedente, quindi presenta una reazione allergica, è opportuno contattare il veterinario.

Gatto in cerca di insetti
Gatto in cerca di insetti (Pexels-Amoreaquattrozampe.it)

Per evitare che il Micio possa ingerire una cimice, però, è molto importante la prevenzione. Potrebbe essere utile installare una zanzariera, in modo tale da evitare l’ingresso di questi insetti in casa.

Un’altra cosa importante da fare è tenere pulito il giardino, in quanto, come abbiamo detto in precedenza le cimici si nutrono di piante.

Inoltre è possibile utilizzare rimedi naturali per allontanare le cimici, che non siano pericolosi per il nostro gatto, come per esempio l’applicazione vicino a finestre o porte di sapone di Marsiglia, menta o aglio.

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Infine, dato che le cimici sono attratte dalla luce, è consigliato tenere le luci spente la sera all’esterno dell’abitazione e tenere quelle interne più soffuse e controllare il bucato prima di portarlo in casa, nel caso in cui le cimici si siano intrufolate in una maglia o in un pantalone.

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