Intossicazione da aspirina nel gatto, un problema che non dovrebbe mai verificarsi. Leggiamo, qui, le sue cause, i vari sintomi e qual è la terapia prevista.
Nella casa, gli indicenti domestici di cui può essere vittima il felino sono molti più di quanto si creda. Quando micio va in giro c’è sempre il pericolo che possa farsi male, ingerire qualcosa di tossico ed entrare in contatto con farmaci o sostanze pericolose. Vediamo, qui, in cosa consiste l’intossicazione da aspirina nel gatto e come intervenire a riguardo.
Sono molti i rischi per il gatto che ingerisce accidentalmente un’aspirina. Ma come può verificarsi un simile incidente domestico? Leggiamo, nello specifico, le possibili cause e i sintomi tipici che si presentano nell’animale.
Stare dietro al proprio micio domestico non è semplice. Un peloso così autonomo e libero, sia nei movimenti che nell’approccio con l’umano, può decidere se sparire per ore o se restare in casa.
Accudire il gatto nell’ambiente domestico, in cui è a stretto contatto con una realtà che ha anche qualche ostacolo e pericolo per la sua vita, deve implicare una grande responsabilità.
Basta un banale incidente per mettere a rischio la sua salute se non la sua stessa vita.
Alcune cose presenti nella casa del proprietario dovrebbero essere assolutamente vietate e tenute nascoste agli occhi del felino: detersivi e altre sostanze tossiche di uso quotidiano, cibi dannosi e i farmaci, tra cui quelli ritenuti innocui, come l’aspirina.
Non tutti sanno che l’aspirina può essere data al felino soltanto sotto il controllo del suo veterinario e che non si deve mai somministrargliela senza un consulto medico.
Può accadere, purtroppo, che il gatto trovi una pasticca caduta a terra in casa e che la ingerisca incuriosito. Incidenti simili, però, possono scatenare conseguenze fatali nell’animale.
Occorre sapere che questo animale non può metabolizzare una sostanza come l’aspirina, risultando altamente tossica per fegato e reni e i cui effetti possono durare a lungo nel suo organismo.
La tossicità dell’aspirina, inoltre, può presentarsi nel felino anche dopo alcuni giorni dall’assunzione di essa, con dei sintomi da avvelenamento molto gravi, come i seguenti:
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Per l’intossicazione da aspirina nel gatto è importante agire con urgenza e contattare il veterinario di fiducia. Il micio dovrà essere sottoposto ad un controllo e verrà effettuata la diagnosi. Leggiamo in quale consiste e qual è la terapia adatta al gatto.
Come abbiamo visto, possono essere numerosi i sintomi da intossicazione da aspirina nel gatto e, molti di essi, portano gravi pericoli per la salute dell’animale, se non si interviene subito.
La prima cosa da fare, in caso di sospetto avvelenamento è rivolgersi al medico, il quale sottoporrà a controllo il peloso ed effettuerà la corretta diagnosi, basata su anamnesi e i sintomi elencati dal suo proprietario.
É bene riportare al veterinario qualsiasi dettaglio riguardo l’avvelenamento, soprattutto se si era presenti al momento dell’incidente, siccome molti sintomi fanno pensare ad altre patologie comuni.
Se non si è abbastanza precisi con il medico, si rischia di compromettere la diagnosi, rallentandola e mettendo ancora più a rischio l’animale domestico.
Attraverso gli esami del sangue, si potrà capire la condizione del gatto a livello epatico, renale ecc…
In base ai sintomi presenti nel felino, si potrà decidere come agire. Qualora micio avesse ingerito l’aspirina da meno della mezz’ora, allora si potrà indurre il vomito e liberarlo.
Ma nel caso sia trascorso più tempo, si sarà costretti a sedare il gatto ed effettuare una lavanda gastrica.
Essendo l’aspirina potenzialmente letale per questo animale (così come per altri) la sua terapia consisterà nell’utilizzo di carbone attivo, antiacidi e di flebo.
Ricordiamo di essere sempre preparati a qualsiasi situazione di pericolo, facendo una buona prevenzione in casa e nella realtà esterna, per garantire al micio sicurezza e benessere duraturo.
Proteggendo il gatto da prodotti tossici e non adatti a lui, si sta già facendo tanto per rendergli la vita più serena.
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