L’intossicazione da benzodiazepine nel gatto, un incidente piuttosto frequente nei cani ma anche nei gatti con padrone che ne fanno uso.
Le benzodiazepine è un principio attivo presente negli ansiolitici, ipnotici, eventualmente antiepilettici o miorilassanti.
Solitamente, vengono utilizzate anche come sedativi prima di esami o trattamenti esplorativi. Questo per dire che è facile che possano essere presenti in casa di tante persone.
Purtroppo, essere presenti nell’armadietto delle medicine, non vuole dire che quando le utilizzate dobbiate lasciare la confezione alla portata dei vostri animali domestici che sono come bambini.
Cerchiamo, quindi di capire come riconoscere i sintomi e quale il trattamento dell’intossicazione da benzodiazepine nel gatto.
Cause dell’intossicazione da benzodiazepine nel gatto
Le cause per cui il vostro animale domestico può rischiare l’intossicazione con questo farmaco, sono molto semplici da dedurre.
Semplicemente si tratta di sbadataggine, pura distrazione nel lasciare a portata di gatto la confezione di medicinale.
Il gatto, lo sapete tutti, è l’animale più curioso che ci possa essere, appena capterà lo scatolo, si precipiterà a guardarci dapprima nel suo interno, per poi infilarci il muso e ingoiare ciò che trova riposto.
Un’altra causa potrebbe essere un’errata automedicazione da parte del proprietario, una somministrazione non adeguata, non prescritta dal veterinario.
Evitate sempre di procedere con iniziative che possono solo peggiorare la condizione del vostro amico a quattro zampe e consultate il vostro veterinario.
Sintomi
Nell’intossicazione da benzodiazepine nel gatto, i disturbi molto spesso compaiono entro 10 minuti dall’assunzione ma possono anche iniziare 2 ore dopo l’ingestione.
Nella maggior parte dei casi entro i primi 10-15 minuti si manifestano segnali come:
- atassia;
- disorientamento gatto;
- sonnolenza;
- decubito;
- abbassamento della temperatura corporea;
- rallentamento del battito cardiaco, ipotensione e respiratorio.
Se l’ingestione è stata di una dose importante oppure l’animale è di età inferiore ai 6 mesi, i sintomi possono essere molto più significativi come, ad esempio:
- reazioni forti;
- agitazione;
- aggressività;
- tremori;
- convulsioni nel gatto;
- aumento dell’appetito.
La situazione può degenerare fino al coma, anche se tale evenienza rimane molto rara.
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Diagnosi e trattamento da intossicazione da benzodiazepine nel gatto
Il veterinario, osservando i sintomi e facendo un rapido riepilogo della storia clinica dell’animale, insieme al padrone potrà facilmente risalire all’intossicazione da benzodiazepine.
Procederà quindi con l’induzione del vomito e/o al carbone vegetale attivo, ma questo solo se l’ingestione è estremamente recente.
Generalmente, la prognosi è buona, ma è consigliato un attento monitoraggio nelle prime ore (dei parametri vitali quali: temperatura, frequenza cardiaca e respiratoria e della funzionalità epatica.
Ad ogni modo nel giro di 24-48 ore, l’animale si riprende, anche se la dose assunta è stata considerevole.
Inoltre, sarà necessario tenere sotto attento controllo l’ingestione di una sproporzionata quantità di cibo, per evitare il conseguente rischio di un’intossicazione da eccesso di alimenti.
L’unico modo per prevenire questa intossicazione nel gatto è fare attenzione a dove riponete i vostri farmaci.
Inoltre, assicuratevi sempre di aver ben chiuso l’armadietto delle medicine pericolose per il gatto, altrimenti non avrete possibilità di scampo.
Sappiate che il vostro gatto si precipiterà a curiosare all’interno, vi farà danni e molto probabilmente proprio come in questo caso, farà danni a sé stesso.
Ricordatevi che le benzodiazepine sono tra i farmaci più frequentemente incriminati per l’intossicazione negli animali domestici.