Granuloma eosinofilico del gatto, una patologia della pelle che può colpire i felini molto giovani. Vediamo, qui, quali sono le cause comuni, i sintomi tipici e il suo trattamento.
Quante volte vediamo il nostro micio domestico stare male o avere l’aria sofferente e non si sa per quale motivo. La realtà è che, da bravi padroni, occorre essere sufficientemente preparati sulle varie malattie o disturbi che possono colpirlo, anche in base alla sua età e alle condizioni di salute. Accorgersi di alcuni segnali è fondamentale per poterlo aiutare. Vediamo, nell’articolo, cos’è il granuloma eosinofilico del gatto e come curarlo.
Si tratta di una malattia della pelle che può svilupparsi nel felino e di cui esistono forme diverse. Vediamo, qui di seguito, quali sono le cause scatenanti e in cosa consiste la sintomatologia nell’animale.
Molto spesso si verificano, nel caro peloso domestico, delle situazioni in cui è sofferente o agitato e non è facile capire il motivo del suo disagio. Il più delle volte, si pensa ingenuamente che si tratti di un periodo di stanchezza momentanea.
Micio può attraversare dei momenti delicati ed essere colpito da malattie fisiche che non notiamo subito. Esiste, ad esempio, una particolare malattia della pelle conosciuta come granuloma eosinofilico e questa tende a colpire gli esemplari più giovani.
Tale patologia della pelle può presentarsi soprattutto nei felini al di sotto dei 2 anni di età e può colpire alcune zone del corpo, quali le labbra e il mento, oltre che la cavità orale; inoltre, può manifestarsi tra i cuscinetti e dietro le cosce.
Esistono due forme di granuloma eosinofilico del gatto: orale e cutanea.
Secondo una ricerca effettuata in Nuova Zelanda su alcuni felini, questi animali potrebbero esserne colpiti a causa di una eccessiva sensibilità alla puntura degli insetti e alle conseguenti lesioni, che si verificano, in particolare, durante l’autunno e in estate.
Le cause comuni di questa malattia sono le infiltrazioni di eosinofili, i quali possono comparire in conseguenza della presenza di parassiti del gatto o di reazioni allergiche. Atopia, intolleranza alimentare e anche problemi autoimmuni sono altre cause responsabili di questo problema.
In presenza di granuloma eosinofilico del gatto, si manifestano delle lesioni infiammatorie che non comportano dolore ma che sono pruriginose, le quali possono presentarsi a gruppo o singole.
Quando si verifica in forma cutanea, si hanno delle placche o papule, con conseguente alopecia felina di colore giallastro o rosato. In questo caso, non sono da escludersi ulcere e noduli nel gatto.
Nel caso si presentasse in forma orale nel micio, possono verificarsi noduli granulomatosi sulla lingua o sul palato molle del peloso, nelle aree collagenolitiche. Ciò comporta conseguenze come alito cattivo del gatto, difficoltà nella masticazione e anche anoressia.
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Come abbiamo visto, sono molti i segni clinici che si presentano con questa malattia nel felino. Ma come si può risolvere questo fastidioso e delicato problema della pelle di micio? Continuiamo a parlarne più avanti.
É molto importante accorgersi dei sintomi e segnali di cui abbiamo parlato sopra, per poter agire in modo corretto, con l’aiuto del veterinario e salvaguardare la salute di micio.
La soluzione prevede l’eliminazione della causa scatenante la malattia della pelle nel peloso, spesso difficile da individuare. Per prima cosa, occorre effettuare un controllo delle pulci e, se presenti, verranno trattati con una terapia antiparassitaria.
Nel caso la radice del problema sia una intolleranza alimentare, bisognerà optare per il cibo ipoallergenico per il gatto e sono previsti, inoltre, dei test allergici per capire se è opportuna l’immunoterapia.
É previsto l’uso di farmaci glucocorticoidi, di solito somministrati per via sottocutanea, qualora non venisse individuata la causa scatenante o laddove il felino non reagisse bene al trattamento.
In generale, il felino reagisce bene al trattamento ma se si sviluppano delle infezioni, è d’obbligo l’uso di antibiotici. Qualora il granuloma eosinofilico del gatto dovesse risultare cronico, si otterranno dei risultati efficaci con alcuni trattamenti quali radioterapia, laser, chirurgia e criochirurgia.
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Ilaria G
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