Trattare le ferite del gatto, imparare a riconoscerle per poi curarle. Vediamo quali le ferite del micio che possiamo curare a casa e in che modo curarle.
Il gatto è famoso per la sua indole da cacciatore e anche da esploratore. La sua proverbiale curiosità spinge questo animale dal passato selvatico (tutt’oggi ancora molto vivo), a girovagare per strade, parchi, giardini e casolari abbandonati.
Questo suo vagabondare per posti poco sicuri, rovinati e poco curati, crea delle situazioni poco piacevoli e molto spesso anche piuttosto pericolose per l’integrità del suo corpo.
Spesso e volentieri capita infatti che il gatto torni dal proprio padrone in condizioni poco gradevoli e per nulla sane.
Non è raro appunto trovare segni di rottura sul corpo del felino, a cui tocca provvedere personalmente per cercare di sanare la condizione dell’animale.
Ma in che modo è possibile trattare le ferite del gatto e come riconoscere la tipologia di queste ferite? Scopriamolo insieme.
Il gatto quindi, come abbiamo precedentemente accennato, essendo libero di uscire e trovarsi in mille avventure da lui stesse create, è esposto a ferite di diverso genere, come ad esempio:
Fin qui si tratta di tipi di ferite che non sono pericolose per la vita e guariranno con poco trattamento.
Altre ferite invece possono essere abbastanza gravi, da rientrare nelle emergenze e che quindi richiedono punti di sutura e cure più intense.
Inoltre è opportuno osservare la ferita con attenzione verso questi dettagli:
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Non sempre è possibile medicare il gatto da soli restando a casa, in parte perché l’animale molto spesso è impaurito e agitato.
E poi perché potrebbe capitare che la ferita non è così semplice da curare ma è necessario l’intervento del veterinario.
Ciò che rientra nelle nostre capacità per poter trattare le ferite del gatto superficiali, lo spieghiamo qui di seguito:
L’obiettivo del trattamento delle ferite del gatto è quello di evitare le infezioni e naturalmente accelerare la guarigione delle stesse.
Il più delle volte, l’animale che viene trasportato dal veterinario verrà curato sotto sedazione o anestesia.
Questo metodo è utile per poter curare le ferite in modo sicuro e soprattutto per evitare che il gatto possa avvertire dolore.
A seconda poi della ferita, il medico procederà con il trattamento adeguato, come ad esempio:
Nella fase di convalescenza del gatto è importante cercare di impedire al gatto di leccarsi o di togliersi le bende, e far in modo che la guarigione faccia il proprio corso.
Tutto questo può essere risolto con l’utilizzo del collare elisabettiano.
Il nostro compito poi consiste nell’essere precisi e costanti nel somministrare gli antibiotici al gatto e sostituire le bende fino a 2 o 3 volte al giorno.
Applicare un sottile strato di pomata antibiotica intorno ai bordi della ferita una o due volte al giorno e avere tanta pazienza per il nostro amico a quattro zampe.
Raffaella Lauretta
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