Un gatto che striscia il sedere a terra come i cani? I motivi possono essere diversi e potrebbe anche essere un problema di salute: ecco come scoprirlo.
Solitamente i gatti si distinguono dai cani non solo per atteggiamento e carattere, ma anche nei comportamenti, ma a quanto pare talvolta hanno comportamenti molto simili, se non addirittura uguali. Infatti può capitare che il micio, così come Fido, si ‘esibisca’ nel movimento della carriola. Quando il gatto striscia il suo sedere a terra però potrebbe farlo perché ha dolore o comunque un altro problema di salute. Ecco dunque perché è importante fare attenzione a come questo movimento e con quale frequenza. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
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Il movimento della carriola: un punto in comune tra cani e gatti
Zampe posteriori in avanti, bacino in avanti e via con le zampe anteriori che avanzano: questo è il movimento della carriola, un comportamento tipico dei cani (Leggi qui: Il cane striscia il sedere a terra: cos’è il movimento della carriola). Ma a quanto pare non è solo una loro prerogativa! Sebbene meno diffuso e comune, anche i gatti lo fanno. Purtroppo anche le cause alla base di questo atteggiamento possono essere le stesse, quindi dopo aver dato un’occhiata alla zona anale del micio, è opportuno contattare il veterinario e fissare una visita.
Di certo se il gatto fa la carriola una tantum non bisogna assolutamente impressionarsi: potrebbe essere solo un fastidio momentaneo, come ad esempio la presenza di un insetto fastidioso che si è poggiato proprio lì! Ma se notiamo che il gatto tende a ripetere questo comportamento, e per di più a breve intervallo tra una volta e l’altra, allora dobbiamo andare a fondo per scoprirne le cause.
Il gatto struscia il sedere a terra: le cause possibili
Potremmo restare sorpresi nello scoprire anche cause apparentemente ‘inconciliabili’ che possono portare un gatto a strofinare il sedere a terra e avanzare in questo modo. Come già anticipato, le cause possono essere le stesse anche nei cani, quindi è meglio avere a portata di mano il numero del veterinario. Se invece il gatto in questione soffre di una paralisi alle zampe posteriori allora non possiamo che ritenere normale che si sposti in questo modo. In caso di micio sano allora puntiamo la nostra attenzione sulla sua zona anale.
- Prurito: in realtà il problema del prurito è piuttosto generico (Leggi qui: Prurito nel gatto: cause, trattamento e rimedi naturali). Potrebbe essere a sua volta considerata un effetto di un’altra causa. Se accompagnato da leccatine continue, tentativi di raggiungere e toccarsi la zona con la zampa e infiammazione generale della parte allora è il caso di contattare l’esperto.
- Residui di feci: capita soprattutto nei gatti a pelo lungo, che i residui di feci restino attaccati proprio in quella zona. D’altra parte non è pratico per loro pulirsi, quindi magari con un po’ di cura ed attenzione possiamo pulire la parte con delle salviettine umide, appena dopo i suoi bisogni.
- Parassiti esterni o gastrointestinali: i parassiti nel gatto provocano allergie, infezioni batteriche, neoplasie, ma anche disturbi digestivi etc. Bisognerebbe prelevare un campione del tessuto danneggiato e farlo analizzare con una coltura. Potrebbe trattarsi di giardia, coccidio, tenie e anchilostomi: solo un esame specifico sarà in grado di riconoscerli ed eliminarli in modo permanente, per evitare il rischio di ricadute.
- Allergia: anche questa causa risulta piuttosto generica a causa della varietà degli allergeni. Dalla polvere alla muffa, al polline, all’erba alle pulci, le cause possono essere davvero tante e diverse, senza pensare alle intolleranze ed allergie alimentari. Infatti se si tratta di un problema legato al cibo solitamente si consiglia di eliminare dalla sua dieta i cereali oppure di variare la sua alimentazione alternando pesce a carni bianche e manzo (Leggi qui: Le allergie alimentari del gatto: cause, sintomi, trattamento e prevenzione).
- Ascesso perianale: spesso deriva da un’infezione alle ghiandole paranali, oppure dalla presenza di corpi estranei o ancora da una ferita. Nel primo caso le ghiandole paranali possono essere piene od ostruite: solitamente una parte scura fuoriesce dalla zona anale e resta attaccata, crescendo, all’ano. Se le ghiandole anali, che contengono una sostanza oleosa e maleodorante utilizzata per marcare il territorio, non si svuotano, tendono ad gonfiarsi ed infiammarsi (accade spesso nei gatti in sovrappeso).
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Il gatto struscia il sedere a terra: rimedi
Il nostro ruolo, da padroni, non può limitarsi ad essere spettatori di questo atteggiamento buffo perché potrebbe essere un problema di salute. Quindi la prima cosa da fare è controllare che la zona anale non sia infiammata, squamata e non vi sia perdita di pelo. Se notiamo residui di feci attaccate al pelo del micio, provvediamo immediatamente a rimuoverli. Stesso discorso per oggetti esterni che possono restare intrappolati lì.
Se l’aspetto della zona anale sembra apparentemente ‘normale’ è probabile che la causa sia interna, quindi dobbiamo consultare il parere dell’esperto per capire il da farsi. Se vi sono tracce di fistole o ascessi, di certo il medico proverà a capire se è un problema legato allo svuotamento delle ghiandole. Ovviamente avrà anche più dimestichezza nel maneggiare il micio, che non mostrerà piacere nel farsi toccare da mani poco esperte!
F.C.