Come alimentare un gatto senza denti? Tutto quello che c’è da sapere per prendersi cura di un micio sdentato e cosa dargli da mangiare.
Il gatto può andare incontro alla perdita dei denti per vari motivi, non solo per la vecchiaia. Ma a prescindere dalla causa, è fondamentale capire come affrontare questa ‘nuova’ situazione anche dal punto di vista dell’alimentazione. Infatti un micio sdentato dovrà essere nutrito in modo diverso e i cibi che gli dovranno essere propinati potrebbero essere assolutamente diversi da quelli a cui era abituato prima. Vediamo dunque come gestire un gatto senza denti e come alimentarlo in modo sano ed equilibrato.
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Se il micio perde i denti i problemi possono essere vari, e non necessariamente legati all’età. Potrebbe trattarsi infatti di una conseguenza diretta di alcune patologie che coinvolgono anche i denti del micio, come ad esempio alcune malattie parodontali del gatto (leggi qui: 7 Problemi comuni dei denti del gatto: quali sono e cosa fare). Una volta diagnosticata la malattia e trovata magari una cura adatta a risolvere il problema, il gatto può in realtà condurre una vita normale, magari un po’ diversa da quella di prima ma non troppo.
Infatti un gatto domestico, benché senza denti, non dovrà andare a procacciarsi il cibo poiché ci sarà sempre chi si prende cura di lui e gli farà trovare la ciotola piena. Il problema sarebbe diverso se si trattasse di un gatto randagio e che, oltre a procacciarsi il sostentamento, deve anche difendersi da possibili predatori. Insomma la perdita di uno o più denti in realtà non cambia la vita del nostro micio così tanto: quindi, a parte il problema della masticazione, si può trovare facilmente una soluzione.
Non è detto che un gatto senza denti debba accontentarsi necessariamente di cibi morbidi e spugnosi (leggi qui: Cibo secco o umido per il gatto? Differenze e caratteristiche da considerare). Il cibo secco non dovrà per forza essere eliminato dalla dieta del nostro felino, ma magari dovremo dare a lui il tempo per adattarsi alla situazione. infatti, secondo il dott. Leader della Scuola di Medicina dentale di Tuft, i gatti potranno continuare ad ingerire cibo secco poiché i loro denti sono da sempre utilizzati per spappolare la carne, non le crocchette.
Non solo il dottor Leader ma anche tanti altri veterinari ed educatori sono dello stesso parere: il micio può continuare a mangiare le crocchette e il cibo secco anche solo servendosi delle sue gengive, sebbene alcuni possano restare traumatizzati dal dolore che provavano quando i denti dolevano e stavano per cadere. Può capitare infatti che con i denti malati non riuscissero a sgranocchiare le crocchette e che il gatto si rifiuti di mangiarne anche dopo la rimozione degli stessi, come se il ricordo di quel dolore fosse ancora troppo vivido nella sua mente.
Un altro problema potrebbe essere quello della foga del micio di ingerire il cibo secco senza neppure provare a masticarlo. Questo comporterebbe dei problemi gastrointestinali e magari episodi di vomito e nausea. Una buona idea dunque potrebbe essere quella di ammorbidire le crocchette con dell’acqua o del sugo.
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Se proprio il gatto non riesce a mandar giù il cibo secco, non ci resta che optare per quello umido. In realtà tra le prelibatezze in commercio, pappe di tonno o carne, non sarà poi così un disagio per il micio adattarsi ai nuovi piatti. Ma attenzione al passaggio da cibo secco a umido: non è così automatico e il gatto (e il suo stomaco) potrebbe non adattarsi facilmente ad un cambiamento così repentino. Un frullatore in ogni caso può essere uno strumento molto utile per sminuzzare e rendere morbido il cibo che il micio si rifiuta di mangiare. L’aggiunta di sugo o brodo può rendere il suo gusto ancora più appetitoso. Meglio evitare il latte per inumidire i pasti, poiché il gatto potrebbe essere intollerante al lattosio (Leggi qui: Il gatto può bere latte? Guida tra i tipi, anche vegetali, disponibili).
A prescindere dall’età che avanza, è fondamentale avere sempre cura dei denti del gatto per evitare di incorrere in problemi del genere prima del tempo dovuto (Leggi qui: Denti del gatto: tutti i rischi e come tenerli sani e puliti). Infatti, in caso di cura superficiale della bocca e dei denti, le malattie dentali si presentano solitamente intorno al terzo anno di età del felino.
Francesca Ciardiello
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