Potrebbe non dare sintomi, ma di sicuro è più evidente quando il gatto è a riposo. Impariamo a riconoscere le cause, i sintomi e la cura del ritmo cardiaco anormale nel gatto.
Innanzitutto prima di parlare di ritmo cardiaco anormale nel gatto, partiamo con lo spiegare cos’è il cuore. Il cuore è un organo formato da un muscolo caratteristico, il miocardio, il quale è capace di generare e guidare in autonomia gli impulsi per la contrazione degli atri (atrio destro e atrio sinistro) e dei ventricoli (ventricolo destro e ventricolo sinistro).
La sorgente di questi impulsi, che sono uguagliabili a dei segnali di tipo elettrico, si trova a livello dell’atrio destro del cuore e si chiama nodo seno atriale. Il nodo seno atriale ha la funzione di scandire la giusta frequenza di contrazione dell’organo cardiaco.
Quando il cuore si contrae sotto l’azione del nodo seno atriale, medici e cardiologi parlano di ritmo cardiaco normale o ritmo sinusale. Si parla quindi di bradicardia quando la frequenza cardiaca nel gatto scende sotto i centoventi battiti al minuto.
Naturalmente la frequenza cardiaca va misurata nell’animale sveglio e a riposo, in quanto, diminuisce quando l’animale dorme o aumenta quando compie un esercizio. Inoltre anche l’età del gatto è importante perché cuccioli di gattini hanno frequenze più elevate.
Causa ritmo cardiaco anormale nel gatto
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Diverse possono essere le cause del ritmo cardiaco nel gatto, di seguito l’elenco delle possibili ragioni:
- condizionamento sportivo (questo non è raro nei gatti atletici);
- ipotermia;
- intubazione;
- sedazione;
- sonno;
- malattia (e) sottostante (i).
Sintomi del ritmo cardiaco anormale nel gatto
Il gatto può non mostrare sintomi se è molto attivo o partecipa alle attività fisiche quali giochi e salti. In genere, la bradicardia sinusale (battito cardiaco più lento di 120 battiti al minuto, anche se dipende dall’ambiente e dalle dimensioni dell’animale) è maggiormente ipotizzabile quando il gatto è a riposo, dove potremmo notare diversi altri sintomi comuni associati alla bradicardia sinusale, ossia:
- letargia del gatto;
- convulsioni;
- intolleranza all’esercizio;
- perdita di coscienza;
- incoordinazione muscolare episodica (atassia).
Diagnosi
Il veterinario eseguirà un esame fisico approfondito sul gatto, tenendo conto della storia di base, dei sintomi, delle condizioni generali, del livello di attività dell’animale e dei possibili incidenti che potrebbero aver portato a questa condizione.
A questo punto verrà effettuato un profilo ematico completo al gatto, incluso un profilo ematico chimico, un emocromo completo e un’analisi delle urine, i cui risultati potranno determinare la presenza di sostanze che potrebbero causare un rallentamento della frequenza cardiaca.
Questi test riveleranno anche carenze nel sangue se questa è la causa sottostante. Si potrà dedurre una possibile insufficienza renale. Il medico può anche utilizzare i raggi X e gli ultrasuoni per esaminare visivamente gli organi interni del gatto ed individuare anomalie nel cuore, nei reni e in altri organi.
Un elettrocardiogramma, la registrazione (ECG) può essere utilizzata per esaminare le correnti elettriche nei muscoli cardiaci e può far sorgere eventuali anomalie nella conduzione elettrica cardiaca, alla base della capacità del cuore di contrarsi e battere. Un monitoraggio cardiaco iniziale di 24 ore può essere indicato per portare a termine una diagnosi precisa.
Trattamento ritmo cardiaco anormale nel gatto
Molti gatti non mostrano sintomi e non richiedono alcun trattamento. Se il gatto è in condizioni critiche, si può procedere con il ricovero, dove può essere somministrata la terapia con fluidi per via endovenosa.
Non saranno raccomandate restrizioni sull’attività fisica del gatto a meno che il felino, non abbia SB sintomatico correlato a malattie cardiache strutturali; quindi sarà consigliata la restrizione dell’esercizio fino a quando l’intervento medico e/o chirurgico non sarà in grado di risolvere il problema.
La prognosi complessiva a lungo termine varia in base alla natura della cardiopatia strutturale, laddove presente. Ad esempio, il trattamento della SB sintomatica con un pacemaker permanente promette generalmente una buona prognosi per il controllo del ritmo.
Raffaella Lauretta
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