Sebbene sia considerato l’animale più pulito al mondo, anche il gatto puzza. Vediamo quali sono le cause e i rimedi per combattere il cattivo odore felino.
Un gatto che puzza? Sembra impossibile eppure può succedere che l’animale che trascorre gran parte del suo tempo a pulirsi il pelo con la lingua possa emanare un cattivo odore.
E’ un evento piuttosto raro, è vero, ma può succedere: quindi bisogna capire quali sono le cause della puzza del gatto. Come al solito, per risolvere un problema, bisognerà valutare lo stato di salute generale del felino e provvedere, magari affidandosi al parere di un esperto.
Il problema del cattivo odore è molto più frequente nei cani, abbiamo dedicato una pagina di approfondimento dove puoi scoprire come togliere il cattivo odore del cane.
Ma nonostante ciò può capitare che un gatto emani cattivi odori. Talvolta questi risultano impercettibili all’olfatto umano, altre volte invece si sentono eccome!
Chi ha un gatto in casa può confermarlo: ha un odore simile al fieno. Esso è prodotto dalle ghiandole salivari, mentre tutti gli altri aromi del suo corpo vengono eliminati dal passaggio della sua lingua proprio per evitare di attrarre predatori. Altre volte un cattivo odore può avere cause legate a una dieta sbagliata oppure a un problema di salute che sarebbe meglio approfondire.
Se il cattivo odore somiglia a puzza di feci, allora dobbiamo controllare la parte anale del felino perché probabilmente avrà bisogno di una ripulita. Accorciare il pelo può talvolta aiutare a tenere la zona più pulita, soprattutto nel caso di gatti dal pelo lungo come il Persiano e il Maine Coon.
Il discorso cambia per i gatti randagi o per quelli domestici abituati a vivere non solo nello spazio esterno alla casa, ma anche a fare lunghe passeggiate in strada e in campagna. Qui le occasioni per sporcarsi sono innumerevoli ed è fondamentale prendere le dovute precauzioni, e lavarlo al suo ritorno a casa.
Inoltre, controlliamo la sua lettiera e compriamo sempre sabbia di ottima qualità, in grado di assorbire odori e umori rilasciati dal felino, senza che li rilasci all’esterno.
Prima di pensare immediatamente ad un problema di salute, pensiamo che non sia tutto frutto di una nostra distrazione o trascuratezza. Infatti se non siamo attenti all’igiene della sua lettiera e degli ambienti che è solito frequentare il micio, la colpa è nostra. Facciamo dunque una distinzione tra le cause che possiamo involontariamente e non aver creato noi e quelle che dipendono dallo stato di salute compromesso del gatto.
Se abbiamo cambiato la sua alimentazione, prediligendo alimenti scadenti e che non tengono conto del fabbisogno e delle sostanze nutritive del gatto, il cattivo odore potrebbe dipendere da quello. Mangiare cibi di ottima qualità è fondamentale per la sua salute: il cibo economico, alla lunga, può avere gravi ripercussioni sul suo benessere e comprometterlo definitivamente.
Se invece il problema riguarda la pulizia, può essere che la lettiera del gatto non sia stata pulita spesso e con accuratezza. Bisogna pulirla e riempirla con sabbia e granuli di buona qualità, per evitare che possa appunto puzzare, senza contare che residui di feci e altro possano restare attaccati al suo corpo se non assorbiti dallo strato che ricopre la lettiera.
Al seguente articolo puoi leggere: Come pulire la lettiera del gatto
Qui il discorso si fa più complesso in quanto il cattivo odore del gatto potrebbe appunto nascondere un problema di salute, più o meno serio. Eccoli tutti.
Affidarsi al parere dell’esperto è sempre un’ottima idea, ma prima dobbiamo essere in grado di spiegargli nel complesso lo stato di salute del gatto, annoverando i vari segnali (non solo odorosi) che ci invia. E’ ovvio che se si tratta di un problema di igiene non sarà il caso di correre dal veterinario: basterà un lavaggio più approfondito. Ecco come fare per tenere un gatto pulito ‘a prova di naso’.
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F.C.
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