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Salute dei Gatti

Il gatto non fa la pipì: sintomi, cause e cosa fare per aiutare micio

Notare che il gatto non fa la pipì non è da sottovalutare. Capirne i sintomi, le cause e sapere cosa fare è importante per la salute di micio.

(Foto Pinterest)

La convivenza con un gatto richiede molte attenzioni, e seppur micio è conosciuto come un animale “indipendente”, in alcune situazioni il nostro aiuto è davvero necessario per il suo benessere.

Una di queste situazioni è certamente quando notiamo che il gatto non fa la pipì, o urina poco (è la lettiera a dircelo). Preoccuparci in questo caso è importante. Quasi sicuramente nell’organismo di micio c’è qualcosa che non va e non possiamo far passare molto tempo ma dobbiamo intervenire subito per evitargli gravi conseguenze.

Scopriamo quali sono i principali sintomi da osservare e da non sottovalutare, le cause che portano il gatto a non fare la pipì e cosa fare per aiutarlo, evitando il peggio.

Il gatto non fa la pipì: sintomi

Quando il gatto non fa la pipì (anuria), o ne fa poca (disuria), dobbiamo preoccuparci, specialmente se queste condizioni si estendono per più di 36 ore.

(Foto Pinterest)

Senz’altro sono il segnale di qualcosa che non va nell’organismo del nostro gatto, e che se sottovalutiamo possono diventare un vero e proprio grave problema.

Problema che vede coinvolti i reni, e precisamente il loro malfunzionamento. Infatti quando persiste un blocco urinario (o uretrale), i reni smettono di filtrare causando in micio l’insufficienza renale, patologia certamente molto grave.

Ma quali sono i sintomi da tenere sotto controllo? Certamente è difficile monitorare la minzione del nostro gatto, ma certamente un valido aiuto ci è dato dalla lettiera.

Controllare la sabbia della lettiera almeno due volte al giorno è il primo passo da compiere. I gatti normalmente fanno pipì due volte al giorno (si sa, non sono grandi bevitori), quindi se notiamo che la sabbia della lettiera non è bagnata o lo è poco sicuramente il nostro gatto ha qualche problema alle vie urinarie.

Altri sintomi da osservare attentamente sono collegati al comportamento del nostro gatto:

  • quante volte si avvicina alla lettiera ma anche quanto tempo ci resta sopra (basta osservare il suo posteriore che sarà senz’altro più o meno sporco);
  • miagolii e forte agitazione durante la minzione, infatti il blocco urinario provoca molto dolore a micio. Dolore che non può non manifestare;
  • se notiamo che il gatto fa la pipì sul pavimento o il altri luoghi della casa (mantenendo la stessa posizione piegata di quando fa i suoi bisogni sulla lettiera). Questo è dato dal fatto che collega alla lettiera il dolore;
  • si isola ed evita le carezze sul basso addome

Naturalmente questi sono i primi segnali di un problema urinario del gatto. Infatti quando il blocco perdura per più di 36 ore in micio noteremo sintomi ben più preoccupanti, che nei peggiori dei casi lo portano alla morte. Questi sintomi sono:

  • avvilimento e confusione mentale;
  • vomito e acidosi;
  • addome contratto e disidratazione;
  • presenza di sangue nelle urine;
  • calo della temperatura corporea e svenimento.

Quando notiamo questi sintomi non dobbiamo assolutamente perdere tempo. Il rene di micio continuerà a produrre urina che se non espulsa intossicherà il gatto per insufficienza renale. E nei casi più gravi lo conduce alla morte.

Blocco urinario nel gatto: cause

Quando il nostro gatto non riesce a fare la pipì o ne fa poca, sicuramente c’è qualcosa che non va nelle sue vie urinarie.

(Foto Pinterest)

Le principali patologie che provocano il blocco urinario sono:

  • calcoli renali: questa è la patologia più comune nei gatti (specialmente se castrati o sterilizzate) e nella maggior parte dei casi è collegata ad un fattore congenito. Il problema principale dei calcoli renali è sicuramente un’alimentazione errata, poco bilanciata e povera di acqua (sia nei cibi che nel senso più stretto del bere). I calcoli renali sono dei veri e propri sassolini che si formano nei reni per l’altissima concentrazione di sali minerali (come magnesio, fosforo, calcio) e di composti organici (come l’acido urico). Questi “sassolini” spostandosi dai reni verso la vescica vanno ad ostacolare il flusso dell’urina. Provocando la scarsa o l’assenza di minzione accompagnata da forte dolore. Tale situazione non solo favorisce lo sviluppo di infezioni nelle urine, ma nel peggiore dei casi l’insufficienza renale;

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  • infezioni urinarie: come la cistite, un’infiammazione causata da batteri della mucosa vescicale, e l’uretrite, un’infiammazione dell’uretra, e cioè il condotto che veicola l’urina dalla vescica all’esterno). Entrambe comportano la difficoltà di micio ad urinare, con la comparsa di bruciore e prurito.
  • masse interne o esterne: queste masse possono formarsi non solo all’interno della vescica ma anche all’interno dell’uretra. Generalmente sono masse tumorali o infiammazioni della prostata, che provocano non solo dolore e bruciore nella minzione ma anche presenza di sangue nell’urina;
  • trauma e lesioni: a seguito di un trauma all’addome può esserci una lacerazione della vescica o dell’uretra. Anche in questo caso sintomi sono sangue nelle urine, dolore e/o incapacità ad urinare. Ma nei casi più gravi può comportare anche una peritonite acuta.

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Cosa fare per aiutare micio

Quando notiamo che il nostro gatto non fa la pipì o ne fa poca dobbiamo agire immediatamente.

(Foto Pinterest)

La mancata minzione se non curata in tempo può provocare la morte al nostro amato felino nel giro di 72 ore. Come vi abbiamo ben spiegato l’insufficienza renale acuta provoca un accumulo di tossine nell’organismo di micio, che rapidamente lo conduce al come e alla morte.

Dunque è fondamentale, quando notiamo tutti i sintomi sopra elencati, condurre rapidamente il nostro gatto dal veterinario per non aggravare la sua situazione, più di quanto non lo sia già.

Dopo avergli comunicato dettagliatamente tutti i sintomi, il veterinario sottoporrà il nostro gatto ad una accurata visita, grazie alla quale sarà in grado di stabilire la prognosi e le giuste cure per micio.

Naturalmente prevenire che ciò accada è possibile, seguendo dei piccoli ma importanti accorgimenti.

  • Come prima cosa dobbiamo far sì che il nostro gatto segua una dieta sana ed equilibrata (con prevalenza di cibo umidi). Povera di sali minerali ma ricca di vitamine in grado di mantenere l’urina acida, così da poter permetterle di sciogliere eventuali calcoli, ad esempio.
  • Cambiamo spesso l’acqua a micio, facendogliela trovare sempre pulita e fresca. Sono due fattori, questi, che invogliano micio a bere.
  • Assicuriamoci che la sua lettiera sia sempre ben pulita, così da evitargli infezioni.
  • Monitoriamo almeno due volte l’anno il nostro gatto con controlli dal veterinario.

L’insufficienza renale nel gatto è una patologia molto grave ed in sua “presenza” è impossibile non recarsi dal veterinario. Ma con le giuste attenzioni possiamo prevenire questo fastidioso e complicato disturbo al nostro felino.

Rossana Buccella

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