I gatti sono – si sa – cacciatori, e come tali si comportano anche in casa. Ma se il gatto mangia insetti mentre gioca con loro o li caccia, fa male alla sua salute?
Non bisogna essere un appassionato di cani o gatti per sapere quanto siano diverse queste due specie: i segni sono tutti attorno a noi. Mentre i cani sono considerati “i migliori amici dell’uomo” e sono stati addomesticati, il contratto sociale tra gatti e umani ha ancora alcune zone grigie. È come se i gatti hanno accettato solo in parte la nostra offerta di un pasto e un letto per dormire, e quindi fossero nostri amici solo “a metà”. Certo, è facile vedere fotografie e le opere d’arte contenenti cani come l’immagine della domesticità, me le immagini dei felini sembrano spesso raffigurare un predatore selvaggio in agguato appena sotto la superficie.
Nel nostro mondo moderno, abbiamo davvero portato il gatto fuori dalle aree (o deserti, per la precisione) selvagge, ma non siamo riusciti del tutto a portare la selvaticità fuori dai nostri gatti. Sia che il nostro gatto sia sempre accovacciato in un angolo, in attesa di attaccare i nostri piedi mentre passiamo, o stia sempre a portare il bottino di una caccia sui nostri tappeti, anche il micio più carino ha dentro un cuore selvaggio.
I gatti amano cacciare; amano inseguire, rincorrere e catturare. Ed avere un piatto di cibo costantemente riempito non sembra placare minimamente questo desiderio primordiale. Per i gatti che vivono in casa, dove la selvaggina è scarsa, la cosa più normale è cercare la cosa più facile da accomunare ad una preda: gli insetti.
Inseguire gli insetti è molto più divertente di una piuma legata a un bastone o una palla con dentro una campanella. Questi giocattoli per gatti non parlano con la “pantera interiore” del nostro micio, come fa invece una creatura vivente nel disperato tentativo di preservare la sua vita, quindi non sorprende che i gatti semplicemente adorino cacciare gli insetti. Ma questa pratica può essere dannosa per la salute di un gatto?
Secondo alcuni veterinari e comportamentalisti, in realtà la caccia spesso ha poco a che fare con la fame: un piccolo numero di insetti non riuscirebbe mai a costituire una fonte proteica adatta alla sopravvivenza di un gatto che, ricordiamo sempre, è un carnivoro obbligato. Il termine carnivoro obbligato, o vero carnivoro, definisce un animale che per sopravvivere deve mangiare fonti di proteine animali. Altri mammiferi che sono carnivori obbligati esistono sia sulla terra che in mare, e comprendono visoni, tarsidi, delfini, foche, leoni marini e trichechi. I carnivori obbligati tra i non mammiferi includono trote iridee, salmoni, falchi, aquile, coccodrilli, e molti serpenti e anfibi.
I gatti hanno bisogno di una grande quantità di proteine per sopravvivere, e ottengono gli zuccheri di cui hanno bisogno principalmente attraverso la gluconeogenesi, che utilizza proteine (anziché carboidrati) per produrre glucosio. I gatti allo stato brado ottengono le loro proteine dando la caccia ad altri animali come topi, ratti, uccelli, conigli e persino qualche rettile occasionale. E finché nutriamo il nostro gatto con la quantità adeguata di cibo per gatti di qualità, a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto proteico, dovrebbe riuscire ad assumere tutte le proteine di cui ha bisogno.
Quindi, questo fenomeno di caccia agli insetti sembra avere le sue basi nel comportamento e non nella biologia. Soprattutto, si ritiene che l’inseguire e mangiare gli insetti per i mici sia divertente ed istintivo allo stesso tempo, perché gli insetti si muovono molto velocemente, ed il cervello dei gatti è programmato per inseguire (un po’ come succede quando inseguono un laser). Poiché non sono addomesticati quanto i cani, l’innato desiderio di cacciare e predare durante il gioco è ancora molto attivo nei gatti domestici.
I parassiti interni degli insetti non devono essere una gran preoccupazione, perché il pericolo di ingerire insetti è piuttosto basso. Alcuni tipi di insetti possono trasportare parassiti in grado di infettare i gatti, come la Physaloptera o il verme dello stomaco, ma questi casi sono pochi e solitamente lontani tra loro. Gli insetti possono però anche avere un effetto irritante sul tratto gastrointestinale dei gatti, e vomito e/o diarrea sono il risultato comune. Se la situazione diventa grave o non si risolve da sola in un giorno o due, bisogna assolutamente fissare un appuntamento con il veterinario.
Ma alcuni tipi di insetti possono certamente diventare un problema quando infestano o vivono sul pelo di un felino. Ad esempio, le pulci possono trasportare la tenia o rendere anemici i gatti e le zecche, sebbene tecnicamente non insetti, possono trasmettere diverse malattie agli animali e alle persone. In altre parole, potrebbe essere più preoccupante il morso degli insetti sul gatto, che se il gatto mangia insetti. Anche le punture di api e i morsi di ragno possono certamente causare una reazione allergica, localizzata o anafilattica, che spesso deve essere trattata da un veterinario.
Facciamo del nostro meglio per tenere gli insetti fuori dalla nostra casa, e molti di noi si rivolgono agli insetticidi per combattere questi fastidiosi animaletti quando si avventurano all’interno. Dal momento che questi veleni possono essere trovati sopra e dentro i corpi degli insetti mentre sono ancora vivi e vengono acchiappati dai gatti, dovremmo essere preoccupati per l’effetto che potrebbe avere se il nostro gatto mangia insetti avvelenati. A quanto pare però, per fortuna nella maggior parte dei casi non è necessario preoccuparsi.
Gli insetti che muoiono hanno una quantità così bassa di tossina che è molto improbabile che avrà effetti collaterali sul nostro gatto. Tuttavia, la situazione può essere molto diversa quando un micio entra in contatto diretto con un insetticida. Quando i usiamo qualsiasi tipo di sostanza chimica in casa, come appunto insetticidi o altro, una piccola ricerca è sempre la soluzione migliore per evitare problemi: in altre parole, leggiamo sempre l’etichetta.
Quando si usano insetticidi è opportuno assicurarci che questi prodotti non contengano piretroidi, in quanto questi possono causare tremori gravi, temperatura elevata e convulsioni in alcuni felini. Questo accade spesso nei casi di ingestione di esche per scarafaggi, che quasi mai provocano effetti collaterali nei gatti, al massimo lievi segni gastrointestinali. Se pensiamo che il nostro micio abbia ingerito un insetticida, dobbiamo sempre contattare il veterinario in ogni caso.
Ai nostri gatti manca la caccia quotidiana come gioco, e gli insetti possono servire come semplice sostituto di questo istinto? O è solo il comportamento da gattini che persiste per tutta la vita dei nostri gatti? Probabilmente i gatti, secondo gli esperti, stanno semplicemente usando gli insetti come sostituti della caccia. Anche se sembrano cacciare molto spesso, questa attività resta solo un gioco per loro.
Se osserviamo questi pelosi cacciatori, spesso non ingeriscono nemmeno l’insetto: lo cacciano, lo colpiscono e magari lo mettono tra i denti, ma spesso non lo inghiottono. Quindi, anche se probabilmente non lo sapremo mai con certezza, i gatti domestici sembrano cacciare per passare il tempo. Anche se la caccia agli insetti del nostro gatto potrebbe essere una cattiva notizia per gli insetti nella nostra casa, tutto si riduce al suo istinto di essere… un gatto.
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