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Salute dei Gatti

Malattie estive del gatto: le principali patologie del felino

Le malattie estive nel gatto,riguardano il periodo che inizia con la primavera fino a tutta l’estate. Vediamo quali sono e come evitarle.

Il gatto come tutti gli animali è soggetto a patologie a prescindere dalla stagione in cui si trova.(Foto Pixabay)

Il gatto, come tutti gli animali, è soggetto a patologie a prescindere dalla stagione in cui si trova, ma alcune malattie sono più incline a svilupparsi nel periodo estivo. Questa condizione si viene a verificare a causa delle alte temperature e dell’umidità.

In questo articolo tratteremo in particolare proprio delle malattie estive nel gatto, quali sono e come possiamo evitare complicazione per il nostro amico peloso.

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Malattie estive del gatto

Gatto al sole: quando usare la protezione solare? (Foto Adobe Stock)

Avere cura dei nostri amici pelosi è una nostra responsabilità e questo vale per tutto l’anno e non solo in determinate stagioni. Esistono però particolari periodi dell’anno in cui il gatto, ha bisogno di una particolare attenzione, in merito a determinate patologie.

Per quanto se ne possa dire che il gatto è un animale schivo e il popolare luogo comune che il gatto ha sette vite, questo felino davanti a patologie come quelle che andremo a trattare, non riesce a nascondere i sintomi e il suo malessere. Le malattie di cui parleremo in questo articolo sono principalmente tre e sono: la tularemia, le dermatiti del gatto e le infezioni gastrointestinali.

Tularemia

Ipotiroidismo nel gatto.(Foto AdobeStock)

Particolarmente in estate il gatto è soggetto alla tularemia, una malattia infettiva molto rara che di solito attacca la pelle, gli occhi, i linfonodi e i polmoni. La causa della tularemia, detta anche “febbre di coniglio”, è il batterio Francisella tularensis. Principalmente colpisce i mammiferi, in particolare i roditori, i conigli e le lepri, sebbene possa colpire anche uccelli, pecore e animali domestici, come cani, gatti e criceti.

La tularemia viene trasmessa all’uomo in vari modi, come le punture di insetti e l’esposizione diretta a un animale infetto. I batteri si diffondono principalmente da un animale all’altro tramite le zecche, queste acquisiscono l’infezione nutrendosi di animali o uccelli infetti e potrebbero trasmettere i batteri ad altri animali in qualsiasi momento del loro ciclo di vita di 2 anni.

Un’infezione lieve non può causare sintomi evidenti mentre i segni di un’infezione più grave includono disidratazione nel gatto, febbre alta, linfonodi ingrossati, ulcere dentro o intorno alla bocca e ittero. Se la modalità di trasmissione era attraverso la pelle, di solito ci sono ulcere cutanee e ghiandole gonfie.

Se i batteri fossero ingeriti, potrebbero esserci un’infezione alla gola, dolore addominale, diarrea e vomito. Il veterinario è in grado di diagnosticare la tularemia attraverso uno specifico test anticorpale per F. tularensis, una volta accertatosi stabilisce il trattamento che consiste nell’uso di antibiotici, laddove la malattie non dovesse essere presa in considerazione trascurando il trattamento, il tasso di mortalità diventa alto, se l’animale è sintomatico è molto importante vedere il veterinario.

È possibile fare un po’ di prevenzione per evitare la tularemia cercando di: usare un repellente per insetti all’aperto, vicino a luoghi in cui ci sono conigli o roditori; utilizzare un antiparassitario per zecche e pulci per animali domestici; tenere lontano il gatto da animali morti.

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Malattie da esposizione solare

Micio steso al sole ha bisogno di protezione? (Foto Adobe Stock)

Se immaginiamo un gatto nella nostra mente affiora l’immagine del felino sdraiato al sole. infatti il gatto ama esporsi ai raggi solari, magari in un bel prato all’aria aperta.  Questa condizione per il gatto è piacevole e anche per noi osservarlo mentre si gode una bella giornata è di sicuro rilassante.

Ma attenzione agli effetti del sole sulla pelle del gatto. I raggi del sole svolgono un ruolo fondamentale nel metabolismo degli esseri viventi, compreso quello del gatto, apportano un buon contributo di vitamina D ottimo per per l’assorbimento del calcio e la formazione delle strutture ossee.

Ora attraverso un’esposizione moderata del gatto al sole, gli effetti di quest’ultimo sulla pelle del felino sono di solito molto benefici per la sua salute. Ma l’eccessiva esposizione alle radiazioni solari può causare gravi danni alle componenti cellulari, lasciandoli più vulnerabili a numerose malattie.

I raggi del sole vengono in poche parole assorbiti penetrando attraverso l’epidermide e vengono trasmessi alle aree più profonde della pelle. Provocando una serie di reazioni biochimiche che interferiscono con la struttura cellulare e il metabolismo. Alcune problematiche che possono nascere da questa situazione sono:

  • le ustioni del gatto: ossia il danno solare più immediato e visibile sulla pelle del vostro gatto. Il gatto può soffrire di ustioni superficiali o profonde, a seconda del grado di danno nell’epidermide e nel derma;
  • dermatite solare: l’infiammazione delle aree esposte al sole, caduta di pelo e pelle è arrossata a causa dell’irritazione;
  • cancro alla pelle: crescita anormale delle cellule tumorali maligne. L’ eccessiva esposizione alla radiazione solare, può determinare la presenza del cancro nella pelle del gatto. È fondamentale usare la protezione solare per i nostri gatti, prima di lasciarli esporsi alle radiazioni solari.

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Infezioni gastrointestinali

Il gatto ha la pancia dura: tutti i motivi possibili (Foto Pixabay)

In estate, per noi esseri umani come pure per gli animali è essenziale fare un cambiamento di alimentazione, approcciarsi ad alimenti nutrienti ma meno pesanti e più digeribili. I disturbi gastrointestinali possono causare disidratazione, malnutrizione e altri gravi problemi di salute, pertanto è importante riconoscerne i sintomi nel gatto e rivolgersi al veterinario.

Un consiglio in particolare, che i veterinari tendono a sottolineare e che bisogno evitare cambiamenti autonomi della dieta del gatto, in particolare in estate e soprattutto evitare di dare all’animale domestico quel che resta del nostro pasto: i suoi bisogni nutrizionali e il suo sistema digestivo sono totalmente diversi da quelli umani. Uno specialista può consigliare la migliore soluzione per il tuo felino.

Raffaella Lauretta

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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