Enteropatia proteica nel gatto, una condizione anormale che riguarda l’intestino. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Normalmente, il cibo ingerito dal gatto entra nell’intestino, dove si divide in ciò che serve al corpo e ciò che serve.
Nel primo caso, si trasforma in nutrienti e proteine che vengono poi raccolti dal flusso sanguigno, passano attraverso l’intestino e arrivano in tutto il corpo, dove poi si convertono in energia.
Durante questo viaggio, però, una piccola quantità di proteine esce dai vasi sanguigni e va nell’intestino che in generale le riassorbe, ma quando quest’ultimo è danneggiato, tale pratica diventa impossibile.
È questo il caso in cui si verifica una condizione che appunto è chiamata, enteropatia proteica nel gatto.
Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento di questa condizione che si viene a verificare nell’intestino del gatto.
Cause dell’enteropatia proteica nel gatto
Le cause che possono determinare la presenza di enteropatia proteica nel gatto possono essere molteplici.
Tra le più significative ci sono:
- allergie alimentari nel gatto;
- batteri (salmonella);
- cancro nell’intestino;
- infezione fungina;
- infezione nell’intestino;
- infiammazione dell’intestino (malattia infiammatoria intestinale);
- insufficienza cardiaca congestizia;
- parassiti intestinali come anchilostomi e tricocefali;
- problemi con il movimento del liquido linfatico fuori dall’intestino (linfongectasia);
- ulcere allo stomaco o intestinali.
Sintomi
I sintomi che il gatto presenta in una condizione di enteropatia proteica possono essere vari ma piuttosto specifici.
Anche se alcuni gatti possono viverla in maniera asintomatica, l’enteropatia proteica nel gatto può verificarsi in qualsiasi razza e a qualsiasi età.
Tra i segnali che si possono individuare nel gatto affetto da enteropatia proteica possiamo evidenziare, i seguenti:
- addome ingrandito;
- diarrea cronica;
- difficoltà a respirare (dispnea);
- gambe e piedi possono essere gonfi o gonfi (edema);
- letargia;
- occasionali attacchi di diarrea;
- perdita di peso nel gatto.
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Diagnosi e trattamento dell’enteropatia proteica nel gatto
Per poter effettuare una diagnosi precisa, il veterinario dovrà venire a conoscenza della storia medica pregressa del gatto fino all’insorgere dei principali sintomi, precedentemente elencati.
Dopodiché, procederà con l’eseguire di test diagnostici specifici quali:
- esame fisico approfondito sul gatto;
- esame emocromocitometrico completo;
- profilo biochimico;
- analisi delle urine;
- esami delle feci, fondamentali per verificare la presenza di parassiti intestinali, infezioni intestinali e altri indicatori che il gatto sta perdendo proteine dal suo intestino;
- raggi X e ad ultrasuoni del torace e dell’addome consentiranno al veterinario di individuare ulcerazioni o tumori interni, oltre che mostrare le capacità del cuore.
Laddove poi, il veterinario, dovesse necessitare di una visione migliore dello stomaco e dell’intestino, potrà eseguire un’endoscopia.
Questo esame permette anche di prelevare campioni di tessuto mentre è inserito (un metodo molto meno invasivo per eseguire una biopsia).
Si tratta di un tubo con annessa una telecamera, che viene fatta passare attraverso la bocca del gatto o l’ano nell’intestino.
In questo modo si potranno osservare le pareti dello stomaco e del tratto intestinale ed osservare eventuali ulcere, masse tissutali (tumori) o anomalie.
Stabilita la diagnosi, il veterinario potrà procedere con il trattamento che ritiene adeguato, ovvero curando ciò che ritiene la malattia sottostante che sta causando la perdita di proteine del gatto attraverso il suo intestino.
Se il livello di proteine nel gatto, dovesse essere pericolosamente basso, potrebbe essere necessaria una trasfusione per sostituire alcune delle proteine del sangue.
Anche una dieta specifica alla causa o malattia scatenante, può essere di aiuto. La fluidoterapia, può essere necessaria in alcuni pazienti con gravi forme di vomito e diarrea nel gatto.
Infine, sempre a seconda della causa sottostante, la terapia antibiotica, farmaci anti-infiammatori, e/o antifungini potrebbe essere parte della cura.
È importante seguire tutte le raccomandazioni dietetiche come indicato dal vostro veterinario e somministrare con cura e attenzioni i farmaci, insieme ad un sano riposo lontano da stress e da altri animali.