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Salute dei Gatti

Encefalopatia ischemica nel gatto: causa, sintomi e trattamento

Encefalopatia ischemica nel gatto: qual è la causa? Si può curare? Cosa si può fare per evitare che il micio venga colpito da questa infezione? Scopriamo insieme.

(Foto AdobeStock)

L’encefalopatia ischemica nel gatto è una malattia stagionale che si manifesta esclusivamente nei mesi estivi, principalmente a luglio, agosto e settembre.

Colpisce maggiormente i gatti che hanno accesso all’esterno e i gatti che vivono all’aperto.

Cause dell’encefalopatia ischemica nel gatto

L’encefalopatia ischemica nel gatto o felina (FIE) è causata dalla presenza di un parassita, la larva di Cuterebra, nel cervello dell’animale.

(Foto Pixabay)

Il contagio avviene quando la mosca adulta depone le uova nei pressi della tana di un coniglio, di un topo o di altri roditori, il gatto gli passa accanto e le larve appena schiuse gli si attaccano al pelo gatto.

Dal mantello, successivamente, possono raggiungere la pelle, la gola, il passaggio nasale o gli occhi del gatto.

L’infezione poi si verifica quando la larva entra attraverso il naso del gatto e si sposta nel cervello.

Sintomi

I sintomi che si possono manifestare nel gatto affetto da encefalopatia ischemica felina possono essere, i problemi respiratori che si mostrano da una a tre settimane prima di qualsiasi segnale di complicazione neurologica.

Ciò accade perché il parassita arriva al cervello attraversando il canale nasale. Altri sintomi successivi a questi sono:

  • convulsioni;
  • movimenti circolari;
  • aggressività inspiegabile;
  • cecità.

Inoltre può verificarsi la rottura (degenerazione) dei tessuti e il sanguinamento (emorragia) a causa di spine sul corpo del parassita.

Infine il parassita secerne anche una sostanza chimica che può danneggiare l’arteria cerebrale media (MCA) e provocarne lo spasmo nel gatto.

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Diagnosi e trattamento dell’encefalopatia nel gatto

Per poter effettuare una diagnosi accurata il veterinario è obbligato ad eseguire determinati esami, quali:

Tuttavia, ciò che determina una risposta adeguata è la risonanza magnetica, la quale è in grado di rilevare se sono le larve di Cuterebra a causare sintomi neurologici o altre anomalie neurologiche (traumi esterni, tumori, malattie renali e malattie infettive).

Se poi viene eseguita dopo più di 2 o 3 settimane dall’inizio dei sintomi, può anche mostrare una perdita di materia cerebrale nell’area fornita dall’MCA, un altro segno che è presente la larva di Cuterebra.

Stabilita la diagnosi, il veterinario stabilirà ciò che è meglio per la cura dell’encefalopatia ischemica nel gatto, ovvero i farmaci per alleviare i sintomi causati dal parassita.

Nella maggior parte dei casi il trattamento prevede:

  • farmaci antiepilettici che aiutano a prevenire le convulsioni;
  • liquidi per via endovenosa che invece assicurano un buono stato nutrizionale nel gatto.

Se invece se i sintomi si verificano da meno di una settimana, è possibile effettuare un trattamento farmacologico progettato per uccidere il parassita.

Generalmente la prognosi è buona, molti gatti tornano alla normalità, ma in alcuni casi le complicazioni possono continuare, a seconda della gravità delle condizioni iniziali della malattia.

Ciò nonostante, tutto questo è possibile evitarlo cercando di tenere il gatto domestico lontano da tane di roditori o avendo più cura e attenzione delle sue uscite in giardino.

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Raffaella Lauretta

Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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