Può risultare fastidiosissimo anche se a farlo è il nostro adorato micio: perché un gatto digrigna i denti e cosa fare per evitarlo.
Cosa fa un padrone coscienzioso e attento alla salute dei propri animali domestici? Semplicemente non perde mai di vista la loro salute e il loro benessere. Quindi se notiamo che il nostro adorato micio inizia a fare cose strane, è normale preoccuparsi e voler andare a fondo. Quando il gatto digrigna i denti è possibile che ci sia qualcosa che non va: non bisogna infatti mai sottovalutare il fenomeno del bruxismo, perché potrebbe avere conseguenze devastanti.
Sebbene si tratti di un termine abbastanza tecnico, pare che questa parola stia diventando sempre più di uso comune e non solo tra gli esperti di animali. Infatti si tratta di un atteggiamento molto frequente anche tra esseri umani che, come i gatti, stringono i denti, li chiudono e muovono la parte superiore su quella inferiore.
Questo movimento provoca un rumore molto fastidioso, che generalmente facciamo (o sentiamo) al risveglio, subito dopo una bella dormita o un riposino. Ma se nella maggioranza dei casi può trattarsi di un atteggiamento quasi involontario, in alcuni casi può trattarsi di segnali di qualche patologia in corso.
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La prima cosa su cui dobbiamo interrogarci quando un gatto digrigna i denti è lo stato di salute della sua bocca e della sua igiene orale. Sappiamo che numerosi sono i metodi per pulire i denti del gatto, compresa l’erba gatta che, oltre ad essere utile come metodo digestivo, rinfresca l’alito col suo delicato profumo di menta.
Essendo strumenti fondamentali per la masticazione e lo sminuzzamento della pappa, può capitare facilmente che alcuni residui restino incastrati tra essi provocando infezioni o alitosi nel gatto.
Oltretutto se vi sono problemi o dolori ai denti, sarà difficoltoso anche per il micio continuare a mangiare senza problemi: ciò potrebbe causare inappetenza e dimagrimento eccessivo. Oppure potrebbe esserci qualche problema legato allo smalto: per questo è importante alternare cibo umido e secco al gatto, così da abituare la dentatura alla consistenza varia del cibo.
Vediamo in quali occasioni può capitarci di osservare, o sentire, il micio che digrigna i denti:
Come sempre però bisogna valutare lo stato di salute del micio nel complesso e notare anche altri fattori, come ad esempio quello della ipersalivazione del gatto.
Se le cause elencate in precedenza sono più o meno risolvibili con qualche accorgimento o con un po’ di prevenzione, vi sono casi in cui il bruxismo è un effetto di patologie ben più gravi che possono condizionare (e peggiorare) lo stato di salute del nostro amato felino domestico.
Tra i motivi possono esserci quelli legati all’apparato gastro-intestinale e quindi:
Inoltre può anche derivare da un problema di tipo neurologico (comprese alcune forme tumorali) e da malattie come la rabbia.
In caso di insufficienza renale è probabile che il micio digrigni i denti, ma di solito questo è solo uno dei sintomi che si notano, insieme a vomito, disidratazione e perdita di peso, nonché stitichezza.
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Come spesso si consiglia, la cosa migliore da fare è affidarsi alle mani di un medico esperto, che sarà in grado di analizzare le radiografie e scoprire la causa del dolore ai denti.
Test ed esami vari possono essere molto utili a scoprire cosa costringe il gatto a muovere i denti in questo modo, ma soprattutto serve a capire in che modo reagire e come eliminare la causa. Potrebbero essere utili farmaci e medicinali ma anche interventi chirurgici: tutto dipende dal caso specifico.
Come prevenzione è utile avere sempre cura dell’igiene orale del micio, per evitare problemi, infiammazioni alle gengive e carie. In commercio inoltre vi sono numerosi prodotti per felini che stimolano la dentatura e la tengono in forze e sana.
Francesca Ciardiello
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