Il gatto ha le croste: cause e rimedi a questo fastidioso problema
Da qualche giorno sono comparse sulla pelle del nostro micio ed è lecito andare a fondo. Ecco cosa fare se il gatto ha le croste.
Se da qualche giorno sono comparse delle macchie sulla cute del nostro gatto è probabile che abbia qualche problema di tipo dermatologico. E’ importante andare a fondo nella questione e curare eventuali infezioni o patologie in atto. Naturalmente bisognerà affidarsi al parere di un esperto, ma già a prima vista, è possibile capire quale potrebbe essere il problema alla base. Inoltre prima della visita bisognerà raccogliere una serie di informazioni circa la prima comparsa di queste macchie, se sono piuttosto frequenti e se la salute del gatto è già compromessa. Ecco dunque tutto quello che c’è da sapere e da fare quando un gatto ha le croste.
Problemi alla pelle del gatto: gli esami del veterinario
Abbiamo notato delle macchie dure e dalla forma irregolare sul corpo del micio? E’ molto indicativo il posto dove esse appaiono poiché potrebbe dirci molto sulla loro origine. Sebbene si tratti di un animale estremamente appassionato alla sua igiene personale e pulizia, il gatto non è esente da alcune malattie della pelle e anche piuttosto fastidiose (Leggi qui: Malattie della pelle del gatto: quali sono, caratteristiche e cure). Prima di vedere quali possono essere i problemi dermatologici legati a queste macchie secche e più scure, vediamo quali altri fattori è fondamentale notare:
in che parte del corpo del gatto sono apparse,
da quanto tempo,
se appaiono sempre nello stesso periodo dell’anno,
se sono fisse o scompaiono per poi riapparire,
se il gatto ha un quadro clinico già compromesso.
Tutte queste informazioni saranno fondamentali per il veterinario, per capire appunto quali possono essere le cause di queste croste e trovare più facilmente la cura. E’ probabile che l’esperto scelga di procedere con un esame diagnostico preciso, effettuato con la lampada di Wood (usata per scongiurare alcune infezioni da funghi). Altresì potrebbe procedere con una raschiatura della pelle del gatto con una lametta, solitamente quando si sospetta la presenza di parassiti come acari e funghi.
Altro metodo per diagnosticare un problema dermatologico è l’esame citologico della pelle che, come per la raschiatura, preleva un campione di pelle ma con un bastoncino. Infine vi sono i cosiddetti prick test, degli esami che escludono la presenza di allergie iniettando nella pelle un insieme di allergeni. Nel caso in cui la pelle dovesse avere una reazione cutanea si tratterà di allergia.
Il gatto ha le croste: tutte le cause possibili
Ora vediamo quali possono essere le patologie legate alla presenza di queste macchie e croste sulla pelle, in quali punti è più facile che appaiano e in che modo aiutare il nostro felino a risolvere questo fastidioso problema. Infatti è ovvio che il prurito e il dolore provocato da queste croste induca il gatto a grattarsi e a peggiorare la situazione. Per questo è importante capire la causa e procedere immediatamente con la terapia.
Acne felina: solitamente si presenta con dei punti neri sotto il mento, simili a granelli di polvere (Approfondisci qui: Acne felina: le cause, i sintomi e il trattamento). Ma possono infiammarsi e formare croste purulente e gonfie. Detergere la zona con sapone delicato e antibiotico, applicare del Betadine e altri unguenti, oppure somministrare al felino dei farmaci antibiotici ma sempre dopo aver consultato il parere dell’esperto.
Dermatite da contatto: essa si contrae quando il gatto entra appunto in contatto con una sostanza che gli crea irritazioni. Non avviene in un preciso momento dell’anno e solitamente le croste appaiono nelle zone con scarsa peluria. L’unica soluzione è l’antistaminico o steroidi per alleviare il prurito, ma è sempre necessario chiedere consiglio al medico.
Dermatite miliare: sindrome legata ad un’allergia, che prende il nome dalla comparsa di macchioline piccole, simili a granelli di miglio appunto. Le croste ma soprattutto il luogo dove appaiono possono fornire utili indizi a capirne la causa: infatti se appaiono sul collo o vicino alla coda possono essere legate al morso di una pulce, se sono sul mento può essere acne mentre attorno alla testa o alle orecchie potrebbero essere legate ad un’allergia alimentare (Leggi qui: Dermatite miliare del gatto: cause, sintomi e trattamento).
Morso di pulce: quando si tratta di una reazione alla saliva delle pulci, che si nutrono del sangue del gatto, appaiono croste sul collo o sul mento. Se il gatto continua a grattarsi potrebbe provocare fuoriuscite di sangue. La terapia consigliata dagli esperti solitamente è a base di antistaminici (Leggi qui: Malattie trasmesse dalle pulci al gatto: sintomi, cura e prevenzione).
Allergia alimentare: oltre alla comparsa di croste, per diagnosticare un’allergia di questo tipo dovremmo notare anche la perdita del pelo, vomito e l’istinto continuo di leccarsi la zona colpita (Leggi qui: Le allergie alimentari del gatto: cause, sintomi, trattamento e prevenzione). Per capire quali sono i cibi che gli causano questa reazione bisognerà fare delle prove e fare dei tentativi fino ad individuare l’alimento ‘colpevole’ (e naturalmente evitarlo).
Rogna: a causa di un acaro possono apparire delle pustole sulla punta delle orecchie, sul collo e sulla testa fino a coinvolgere tutto il corpo. Si tratta di una zoonosi trasmissibile anche all’uomo. L’esperto potrebbe scegliere di fare delle iniezioni per eliminare la presenza di questi parassiti.
Acaro delle orecchie: molto frequente nei cuccioli e nei randagi, l’attacco di questo acaro provoca prurito intenso, colorito pallido e, a causa del continuo grattarsi del gatto, anche delle successive infezioni batteriche.
Tigna: infezione micotica molto contagiosa. Provoca perdita del pelo e in alcuni punti le lesioni possono trasformarsi in croste. Solitamente il veterinario consiglia dei prodotti specifici per trattare la zona colpita e da somministrare nel più breve tempo possibile poiché potrebbe infettare anche gli altri animali domestici in casa (Approfondisci qui: Tigna del gatto: la causa, i sintomi, la cura e il contagio).
Ascesso: è un bozzo gonfio con del liquido interno che, se fuoriesce, ha anche un cattivo odore. Dovrà essere inciso e pulito dal veterinario, per poi procedere con una cura antibiotica.
Altri fattori: lo stress nel gatto e una condizione psicologica compromessa possono innervosire il micio al punto di indurlo a leccarsi continuamente. Anche una reazione avversa ad un prodotto commerciale che potrebbe essere inadatto alla pelle del tuo gatto, da trattare con antibiotici o compresse. Infezioni batteriche, come ad esempio il Pioderma, che trovano terreno fertile nei gatti con basse difese immunitarie. Infine il colpo di sole nel gatto e le scottature nel gatto, solitamente risolte con steroidi topici o antibiotici.
Carcinoma: il problema più grave che può affliggere la pelle è questo tumore maligno, causato da una eccessiva esposizione al sole (particolarmente a rischio sono i gatti a pelo chiaro). Il veterinario può procedere con la rimozione chirurgica dell’area colpita e poi procedere con chemioterapia e radioterapia.
Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.