Le convulsioni nel gatto possono essere motivate da molti tipi di malattie o problemi, ma perché accadono, come riconoscerle e cosa fare per aiutare il tuo gatto in quella situazione.
Che un gatto si agiti è una situazione che genera alti livelli di disagio nei suoi compagni umani, perché è una situazione molto angosciante a cui assistere e anche per il nostro gatto, che non capisce cosa gli succede. Tuttavia, bisogna mantenere la calma, aiutarlo portandolo successivamente dal veterinario.
Le convulsioni del gatto come abbiamo visto per le convulsioni del cane sono, una serie di movimenti ripetitivi e incontrollabili, prodotti da un’alterazione del normale funzionamento dell’attività cerebrale. In parole semplici, il processo avviene quando i neuroni, responsabili del trasporto di impulsi elettrici, attraverso il sistema nervoso.
Questi ricevono un’eccitazione maggiore di quella che possono sopportare, causando anomalie, scariche elettriche nel cervello come risultato della stimolazione eccessiva. Quando il cervello riceve tali scariche anormali, il corpo risponde con i segni evidenti di un attacco.
Il pericolo non sta solo nell’attacco stesso, ma può anche causare danni al cervello e colpire altri organi, come i polmoni. Per questo motivo, una diagnosi precoce e un trattamento applicato in tempo sono fondamentali per evitare conseguenze letali.
Le convulsioni non essendo comuni nei felini, di solito si presentano come sintomo di un’altra patologia, ma non sono da confonderli con l’epilessia. L’epilessia del gatto si verifica da sola ed è per tutta la vita, senza l’insorgenza di un’altra malattia che può influenzarne l’aspetto.
Le convulsioni, sono accompagnate da altre condizioni e ne sono il risultato, esiste una cura per controllarle ma non possono scomparire del tutto.
Ci sono molti disturbi che possono portare alle convulsioni nel gatto come sintomo, quindi meglio conoscere quali:
Nel gatto, le convulsioni si verificano in diversi modi, in alcuni casi, i sintomi sono abbastanza evidenti, mentre in altri possono essere difficili da rilevare. I segnali più comuni sono:
La crisi può durare da 2 a 3 minuti e prima di essa, il gatto può cercare di attirare l’attenzione degli umani o al contrario cercare un nascondiglio.
Questi tipi di episodi sono semplici da identificare, ma possono essercene anche altri con segnali più lievi, che si manifestano in comportamenti come: inseguire la coda in modo ossessivo, movimento incontrollato e persecuzione di qualcosa che non c’è.
In questi casi, il gatto perde conoscenza solo di ciò che accade parzialmente. Qualsiasi tipo di comportamento anomalo deve essere immediatamente consultato con il veterinario.
Quando c’è un episodio di convulsioni nel gatto, è necessario che chi è intorno sia preparato a sapere cosa fare, perché un errore può far danni a te o al gatto e l’attacco durerà più a lungo. Qui alcuni consigli per evitare tutto ciò:
Affinché la diagnosi sia soddisfacente, è necessario fornire al veterinario tutte le informazioni sui sintomi che siamo stati in grado di rilevare, questo aiuterà a conoscere quali sono i test più appropriati per rilevare la radice del problema.
La diagnosi ha lo scopo di determinare se si tratta di epilessia o convulsioni e cosa potrebbe causarle. A questo proposito, può includere:
Naturalmente, non tutti i casi richiedono ciascuno di questi studi medici.
Il trattamento contro le convulsioni si basa sia per ridurne la frequenza e intensità, sia per combattere ciò che lo provoca. Naturalmente, a seconda della causa sarà necessario un trattamento specifico, che deve essere prescritto dal veterinario.
Per quanto riguarda le convulsioni, esistono farmaci solitamente utilizzati negli animali per prevenire le convulsioni e altri per controllarle quando si verificano. Tuttavia, i farmaci devono essere prescritti dal medico, nonché le dosi e la frequenza di essi.
Di solito, i farmaci al gatto devono essere somministrati a vita, sempre alla stessa ora e nella stessa dose. Le convulsioni possono riapparire, ma l’animale sarà in grado di condurre una vita normale se vengono seguite le raccomandazioni del veterinario.
Una diagnosi precoce e la continuità del trattamento possono migliorare significativamente le condizioni del gatto, ma più si attende di consultare lo specialista, peggiore sarà la prognosi, riducendo le possibilità del gatto di condurre una vita normale e aumentando il rischio di episodi di convulsioni che andranno quindi a verificarsi più frequentemente.
Come ulteriore raccomandazione, è meglio considerare che d’ora in poi il tuo gatto eviti le passeggiate in solitaria fuori di casa, onde evitare di subire un attacco mentre è fuori, esponendosi a pericoli di ogni tipo, contro i quali non sarai in grado di aiutarlo.
Raffaella Lauretta
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