Come il suo padrone, possiamo scoprire che anche il gatto è celiaco: ecco i segnali più evidenti e l’alimentazione più adatta per il felino.
Non tutti probabilmente sanno che il micio è intollerante ai cereali e, qualora dovesse assumerli, dovrebbero essere sempre in quantità molto ridotte. Vi sono precisi sintomi di intolleranza al glutine nel felino sia dal punto di vista cutaneo sia gastroenterico, ma solo il veterinario potrà dare la diagnosi corretta e consigliare l’alimentazione più adatta al micio con questo tipo di problema. Tutto quello che c’è da sapere e da fare quando il gatto è celiaco.
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La risposta è: assolutamente no! Nel caso di un’allergia si tratta di una reazione ‘eccessiva’ da parte dell’organismo in risposta ad un allergene. Questo elemento viene avvertito come ‘estraneo’ dal corpo ed è il sistema immunitario a reagire. Le conseguenze possono essere molto dannose fino a sfociare in un vero e proprio shock anafilattico nel gatto.
Per quanto riguarda l’intolleranza invece non è il sistema immunitario a reagire, bensì viene coinvolta la capacità stessa del corpo di ‘digerire’ un determinato alimento. Infatti nel caso dell’allergia essa non è legata a quanto allergene viene assunto; nel caso dell’intolleranza invece molto dipende dalla quantità dell’alimento assunto.
Detta anche ‘Morbo celiaco’, questa malattia riguarda l’intestino tenue ed è scatenata dalla gliadina, una proteina che è presente nel glutine. Esso a sua volta è contenuto in alcuni alimenti, in particolare i cereali come: frumento, orzo, kamut, avena segale, farro etc. Il glutine ha un effetto ‘collante’ sull’intestino e quindi rischia di compromettere la funzionalità dei villi intestinali che, quando funzionano bene, hanno la funzione di assorbire vitamine, minerali e sostanze nutrienti dal cibo. Quando questi elementi non sono assorbiti bene è probabile che l’organismo reagisca con determinati segnali.
Come facciamo a capire che il nostro amato felino sta male e la causa potrebbe essere proprio la celiachia? Dobbiamo fare caso ad una serie di segnali che il suo corpo (ma anche il suo atteggiamento) ci invia.
Reazioni cutanee:
Reazioni gastroenteriche e altro:
Non sono solo i problemi sopra elencati che dovrebbero preoccuparci: un gatto celiaco può andare incontro ad una serie di altri problemi che coinvolgono il suo sistema immunitario, articolare etc.
Il gatto celiaco può sviluppare problemi di ipotiroidismo (Leggi qui: Ipotiroidismo nel gatto: cause, sintomi e trattamento), ma anche diabete (Leggi qui: Segnali di diabete nel gatto: come capire se micio è diabetico), artrite e artrosi (Artrite nel gatto: come curarla con rimedi naturali), infiammazioni cutanee e problemi al sistema nervoso.
E’ ovvio che, trattandosi di segnali piuttosto ‘generici’, sarà difficile individuare da soli e in tempi brevi una celiachia nel gatto. Per questo è importante sottoporre il felino a visita del veterinario, il quale procederà con alcuni test a diagnosticare questa malattia. E’ probabile che l’esperto decida di procedere con test alimentari e analisi del sangue. Nel primo caso inoltre si opta spesso per una ‘dieta a eliminazione’, ovvero si escludono dalla dieta del gatto a mano a mano degli alimenti per capire qual è quello che ‘fa male’.
La cura migliore per un gatto celiaco è un’alimentazione senza glutine: ma in cosa si traduce questo in termini di ‘dieta’? Innanzitutto bisognerà non somministrargli mai pasta, pane, cereali e tutto ciò che può essere fatto con questi elementi. Il problema è che in commercio ormai gli alimenti per cani e gatti contengono un’elevata percentuale di cereali, poiché sono molto più economici rispetto alla carne, che invece dovrebbe essere l’elemento basilare della dieta del felino.
Francesca Ciardiello
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