L’avvelenamento da contatto nel gatto: come avviene? Quali sono i sintomi? Come possiamo aiutare il gatto e come prevenire il problema.
Il gatto è un animale alquanto attivo e sempre alla ricerca di nuovi stimoli, ragion per cui per quanto lo si possa tenere d’occhio si infilerà sempre in situazioni abbastanza pericolose. Poter osservare tutti gli spostamenti del gatto non è semplice, in particolare se ha la possibilità di poter uscire e girovagare per ore all’esterno.
Ciò che possiamo fare è solo cercare di stare attenti a ciò che mangia e a ciò che lo circonda. Occorre infatti stare molto attenti a ciò che vive intorno all’animale, se si vuole evitare un avvelenamento da contatto nel gatto. Questo vale anche per i prodotti per l’igiene della nostra casa e per l’igiene che riguarda noi stessi. L’avvelenamento da contatto nel gatto infatti ha origine quando una sostanza nociva viene a contatto con il pelo o la pelle del felino. Scopriamo le cause, i sintomi e la cura del nostro micio.
Cause dell’avvelenamento da contatto nel gatto
Le cause dell’avvelenamento da contatto nel gatto possono essere tante a partire dal cibo fino a prodotti per l’igiene o addirittura piante tossiche per l’animale, presenti in casa o all’esterno nel giardino, dove l’animale può incappare anche in batteri fungini, se l’ambiente è paludoso o umido come ad esempio i terreni coltivati. Per essere più precisi di seguito l’elenco delle cause dell’avvelenamento da contatto nel gatto:
- prodotti chimici: molto spesso all’interno dei prodotti che utilizziamo per l’igiene della nostra casa (detergenti e ai detersivi) ci sono agenti chimici che potrebbero essere dannosi per il nostro animale domestico e provocare reazioni allergiche sulla pelle del gatto e perciò divenire causa di avvelenamento da contatto nel gatto;
- allergie alimentari: per allergie alimentari nel gatto non intendiamo l’allergia al cibo in sé ma a prodotti quali additivi, coloranti o ingredienti presenti negli alimenti e che possono provocare un avvelenamento da contatto nel gatto, in quanto particolarmente sensibile ad essi;
- prodotti di bellezza: per prodotti di bellezza non intendiamo solo spray deodoranti e profumi per gli esseri umani ma anche gli stessi prodotti per i parassiti o quelli usati per la toelettatura possono risultare pericolosi e generare avvelenamento da contatto nel gatto. Un classico esempio è l’avvelenamento dovuto al contatto con una pipetta antiparassitaria con un ingrediente attivo tossico per i gatti. Quando viene applicata una pipetta non adatta ai felini. Per evitare questa problematica occorre comportarsi come per il cibo. Ogni volta che somministriamo un prodotto alimentare nuovo al gatto, siamo molto cauti nel darglielo in piccole dosi che poi diventano normali, superato il test della tolleranza. Lo stesso occorre fare per i prodotti dell’igiene nuovi per il gatto, occorre accertarsi a piccole dosi che possa sopportarli oppure no. Ragion per cui verifica su una piccola parte della pelle del gatto che non provochi alcuna reazione. Per concludere tra le cause dell’avvelenamento da contatto nel gatto abbiamo quella più pericolosa ossia i prodotti con all’interno gli acidi che, a contatto con la pelle e il pelo del gatto potrebbero causare anche delle pericolose ustioni nel gatto.
Sintomi
I segnali che un gatto sia stato avvelenato o che si sia avvelenato a contatto con qualcosa sono molto simili ma la cosa importante è saperli riconoscere e intervenire immediatamente. I sintomi che andremo ad elencare possono indicare l’avvelenamento da contatto nel gatto:
- pelle irritata, infiammata e come ustionata;
- occhi gonfi e arrossati;
- aumento della lacrimazione;
- il gatto che rantola;
- il gatto starnutisce;
- respiro affannoso;
- ipersalivazione;
- attacchi di tosse nel gatto.
Di seguito altri sintomi comuni a tutti gli altri tipi di avvelenamento nel gatto come:
- mancanza di coordinamento;
- vomito;
- diarrea nel gatto;
- convulsioni;
- dolore addominale.
- membrane mucose pallide o cianosi, cioè acquisiscono un colore bluastro.
- emorragie;
- paralisi;
- morte improvvisa.
È fondamentale saperli riconoscere, per poter soccorrere tempestivamente il gatto, in modo tale da evitare che le condizioni di salute possano aggravarsi.
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Diagnosi e trattamento dell’avvelenamento da contatto nel gatto
Il veterinario per poter effettuare una diagnosi farà riferimento ai sintomi evidenti e da quelli dichiarati dal padrone. Inoltre chiederà la storia pregressa, riferita solo agli attimi precedenti all’avvelenamento o se comunque in casa o in giardino possono essere presenti prodotti che possono aver causato l’avvelenamento da contatto e infine chiederà cosa può avere mangiato il gatto da essersi avvelenato.
Naturalmente il padrone non potrà avere una risposta per tutto in quanto l’avvelenamento da contatto nel gatto potrebbe esser avvenuto all’esterno della casa, ma laddove il padrone dovesse conoscere la causa sarebbe opportuno prelevare un campione della sostanza che ha provocato l’avvelenamento nel gatto. Successivamente il veterinario procederà con il trattamento.
Se l’ustione nel gatto è localizzata, cercherà di ripulire solo quella zona per evitare di spostare la sostanza urticante anche sul resto del corpo. Se invece l’ustione è provocata da acidi o altre sostanze chimiche ed è grave e anche estesa, utilizzerà dei prodotti specifici, in modo tale da pulire e trattare la pelle del gatto.
Laddove invece la problematica non dovesse essere grave il veterinario potrebbe suggerirti di restare a casa e trattare l’animale da lì, applicando dell’acqua né calda né fredda, ma semplicemente tiepida per evitare che il gatto possa sentire ulteriore dolore. Non dimenticando di indossare dei guanti in gomma o di tipo chirurgico per proteggere dai residui della sostanza, la tua pelle.
In questi casi come per le problematiche di salute in generale dei nostri amici a quattro zampe, la prevenzione è la migliore delle soluzioni. Evitare che il gatto possa venire a contatto con prodotti pericolosi è il primo passo per la sua incolumità. E se poi vi riesce cercate di controllare le uscite del vostro micio, senza perderlo mai d’occhio, in particolare se siete a conoscenza della presenza di piante tossiche per il gatto.
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Raffaella Lauretta