Il gatto è attratto dalla candeggina: motivi e cosa fare se la beve

Il gatto è attratto dalla candeggina: motivi e cosa fare se la beve

Il gatto è attratto dalla candeggina: quali sono i veri motivi e cosa fare se l’animale beve questo composto chimico? Vediamo cosa attrae l’animale e come soccorrerlo.

atto attratto dalla candeggina
(Foto AdobeStock)

Il gatto è uno degli animali più curiosi della terra ed è proprio questa sua caratteristica che molto spesso lo trascina in tanti e grossi guai. Talvolta molto divertenti altre volte alquanto pericolosi. Poter osservare questo animale in azione tutta la giornata, è qualcosa di sorprendente.

Il gatto è alla continua ricerca di nascondigli e posti da esplorare, la sua indole di predatore è molto forte e inarrestabile, ragion per cui è molto facile che almeno una volta al giorno si possa cacciare in qualche guaio, visto e considerato che è affascinato da tutto ciò che è pericoloso o tossico. Come ad esempio, sapevate che il gatto è attratto alla candeggina? Quali sono i veri motivi di quest’attrazione e cosa bisogna fare se beve questa soluzione tossica? Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi.

Il gatto è attratto dalla candeggina: i motivi

gatto e candeggina
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Come abbiamo precedentemente accennato il gatto è attratto da tutto ciò che lo possa mettere in pericolo di vita. Non è un solo un modo di dire che la curiosità uccise il gatto, ma è pura verità. Molto spesso succede di correre dal veterinario perché il gatto ha ingoiato qualche oggetto o qualche sostanza tossica.

In questo articolo, infatti, tratteremo proprio dei motivi per cui il gatto è attratto dalla candeggina e cosa rende tossica questa sostanza da poter essere fatale per l’animale. La candeggina è un liquido dal colore giallo paglierino, riconoscibilissima a causa del suo odore acre e persistente.

Questo liquido è composto principalmente da l’ipoclorito di sodio, che senza addentrarci nello specifico, è quell’elemento che rende la candeggina, ideale per diversi utilizzi, come sbiancare il bucato e disinfettare pavimenti e sanitari. La candeggina è un prodotto piuttosto aggressivo con i nostri capi, figuriamoci cosa può causare se ingerita.

Conosciamo bene le capacità del nostro gatto, ecco perché occorre sistemare molto bene e quanto più lontano e inarrivabile, tutti i nostri prodotti per l’igiene personale e della casa, onde evitare che il nostro animale domestico possa venire a contatto e ingerirli. Nel caso di questo composto chimico, il gatto è attratto dalla candeggina, poiché la composizione base della candeggina, ha un odore simile a quello della pipì di un altro animale.

A causa dell’odore che il gatto percepisce, l’animale assume dei comportamenti a volte aggressivi, talvolta si limita solo a rimarcare il territorio e altre volte semplicemente odora l’oggetto che è venuto a contatto con la sostanza (pavimento, sanitari, mani), fino a strusciarsi in maniera compulsiva. Non tutti i gatti però, possono avere la stessa reazione in merito alla candeggina in quanto non tutti sono attratti dal suo odore.

I pareri infatti sono contrastanti alcuni sostengono che è meglio non utilizzare la candeggina, in particolare per pulire la sua lettiera, in quanto l’animale potrebbe pensare che è sporca di pipì e di conseguenza evitare di usarla. Altri invece sostengono di poter utilizzarla per riuscire ad abituare il gatto alla lettiera.

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Come soccorrere il gatto che ha bevuto la candeggina

gatto veterinario peperoncino
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Ovviamente se ci stiamo chiedendo se la candeggina è tossica per il gatto, oppure no. La risposta è sì. D’altronde come per l’uomo che viene assorbita attraverso la pelle del gatto e i polmoni e le conseguenze possono manifestarsi anche dopo anni, anche per il gatto, anche se in modo diverso, si tratta di un composto chimico alquanto pericoloso.

Nel felino la candeggina viene assorbite tramite le ghiandole che si trovano nelle loro zampe, ecco perché è meglio evitare di trattare i pavimenti con questo prodotto. Laddove l’animale dovesse bere questo composto, i sintomi iniziano in pochi minuti e sono:

  • sbavature pesanti nel gatto;
  • arrossamenti e irritazioni della pelle;
  • arrossamenti dentro e intorno alla bocca;
  • mal di stomaco, diarrea e vomito;
  • bassa pressione sanguigna;
  • ipersalivazione;
  • tosse nel gatto;
  • letargia;
  • battere la bocca o agire in modo anormale.

Davanti a questi segnali, occorre portare immediatamente il gatto dal veterinario, il quale potrà decidere di intervenire tramite la lavanda gastrica per svuotare il contenuto velenoso dallo stomaco oppure attraverso Il perossido di idrogeno è usato per indurre il gatto al vomito ed eliminare la sostanza tossica.

Anche se insolito, il veterinario può somministrare latte per calmare lo stomaco e facendo in modo di diluire la candeggina ingerita. Mai effettuare tentativi di soluzione fai da te, in quanto anche solo indurre l’animale a vomitare potrebbe corrodere, essendo la candeggina un prodotto corrosivo e provocare forti infiammazioni.

Successivamente il veterinario potrà intervenire tramiti altri farmaci per curare l’ulcera ed evitare ustioni allo stomaco e, altrettanti cure per eventuali altri sintomi. In linea di massima gli animali domestici che hanno ingerito una piccola quantità di candeggina per capi colorati vomiteranno di solito alcune volte e poi torneranno alla normalità.

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Raffaella Lauretta

 

 

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