E’ risaputo che i gatti facciano cose divertenti, ma alcune sono segnali di qualcosa di grave: ecco perché il gatto si gira su sé stesso.
Quando un gatto si rotola a terra e si mette sulla schiena probabilmente non ci sta solo salutando: questo suo movimento potrebbe essere sintomatico di qualcosa che non va, soprattutto se si tratta di un gatto anziano. Vediamo quali sono le cause che spingono un felino a comportarsi in questo modo e, una volta ottenuta la diagnosi, vediamo in che modo bisogna intervenire prima che la situazione si comprometta definitivamente. Tutto quello che c’è da sapere quando un gatto si gira su sé stesso.
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Il gatto si gira su sé stesso: quando preoccuparsi
Premesso che un gatto ama giocare e stare al centro dell’attenzione, notiamo con quanta frequenza il nostro micio si rigira su se stesso: è probabile che stia solo giocando o sta tentando di afferrarsi la coda! Ma se notiamo che questo comportamento si ripete nel tempo e diventa consuetudine, allora è il caso di andare a fondo. Di certo da soli non potremmo arrivare ad una diagnosi del problema, ma il nostro compito sarà quello di condurre il felino a visita dal veterinario e cercare di tenerlo calmo e sereno il più possibile (Leggi qui: Come capire se il gatto sta male: 8 segnali da non sottovalutare).
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Perché un gatto gira su sé stesso?
Le cause possono essere varie e sarà il medico a scoprirle e, per quanto possibile, curarle. Vediamo quali sono i motivi principali per cui un gatto si gira su sé stesso, soprattutto se si tratta di un micio anziano.
- Problemi di memoria: nel caso di un gatto anziano, potrebbe facilmente dimenticare i posti della casa che gli appartengono, come ad esempio quello della lettiera. Dunque potremo facilmente vederlo vagare senza meta in casa, alla ricerca di qualcosa che non ricorda proprio dove sia (Leggi qui: Il gatto ha memoria dei ricordi? Funzionamento e modalità della memoria).
- Problemi all’orecchio: sia che si tratti di sindrome vestibolare sia di infezione, il problema è nell’orecchio appunto. Nel primo caso si tratta di un disturbo che gli impedisce di restare in equilibrio e la coordinazione nei movimenti. Essa è causata comunque da un’infezione, di cui potremmo notare eventualmente dei segnali come: arrossamento e infiammazioni (Leggi qui: Malattie dell’orecchio del gatto: piccole infezioni e patologie gravi). Si può trattare di un’infezione di tipo fungina o virale, ma anche di tumori o polipi all’orecchio e copi dovuti a traumi.
- Ipertensione: quando la pressione sanguigna aumenta, gli organi possono esserne danneggiati (Leggi qui: Tromboembolismo arterioso del gatto: cause, sintomi, diagnosi e terapie). I problemi che ne derivano possono essere di tipo neurologico. E’ opportuno misurargli la pressione almeno una volta all’anno, dopo il compimento del settimo anno di vita.
- Ipoglicemia: quando il livello degli zuccheri cala troppo e troppo bruscamente, potrebbe portare il gatto al diabete. Inoltre tra i primi sintomi c’è proprio quello di rigirarsi su sé stesso, oltre a crisi epilettiche e perdita di forza muscolare.
- Demenza: o disfunzione cognitiva colpisce solitamente i gatti tra gli 11 e i 15 anni. Noteremo che oltre a rigirarsi su sé stesso, il gatto farà i bisogni fuori dalla lettiera, non riconoscerà i familiari, perderà di interesse non solo verso di noi ma anche in tutte le attività quotidiane che prima faceva con piacere etc (Leggi qui: Come prendersi cura di un gatto con demenza senile).
- Tumore al cervello: purtroppo la causa potrebbe anche essere molto grave (Leggi qui: Tumore cerebrale nel gatto: causa, sintomi e trattamento). Ovviamente questa grave patologia è accompagnata da una serie di altri sintomi, come ad esempio: miagolio eccessivo, colpire la parete con la testa, problemi di equilibrio e coordinazione dei movimenti e accusare un forte dolore alla testa.
Cosa fare per aiutare il micio
La sola cosa che possiamo fare è portare il felino dal veterinario appena notiamo i primi segnali di qualcosa che non va. Non bisogna assolutamente perdere tempo, poiché la situazione potrebbe peggiorare e arrivare ad uno stadio irreversibile. qualora il medico ci garantisse che non si tratta di un problema di salute, potremo rivolgerci ad un esperto comportamentista, che ci aiuterà a risolvere quello che sembra un disturbo ossessivo-compulsivo del gatto.
Francesca Ciardiello