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Salute dei Gatti

Gatto e albero di natale: come avere in casa entrambi senza rischi

Con l’arrivo delle festività natalizie hai voglia di addobbare l’albero ma hai paura per la salute e l’incolumità di Micio? Niente paura, ecco come coniugare la presenza in casa di gatto e albero di Natale.

Gatto e albero di natale: precauzioni necessarie (Foto fonte iStock)

Il simbolo per eccellenza del Natale, si sa, è l’albero, ma se hai un gatto in casa è molto probabile che tu ti stia preoccupando per la sua incolumità. Micio adora intrufolarsi tra i suoi rami e giocare con palline, capelli d’angelo e luci colorate correndo non pochi rischi. La presenza di entrambi sotto lo stesso tetto è però (contrariamente a quanto potesti pensare) possibile seguendo dei semplici consigli.

Gatto e albero di natale: istruzioni per l’uso

Gatto e albero di natale: gli addobbi (Foto fonte iStock)

Affinché il gatto non corra pericoli tra Natale e capodanno e per non rischiare di vedere le decorazioni e l’albero per terra dopo aver impiegato del tempo per sistemarlo dovrai adottare delle precauzioni… solo così avrai un albero a prova di gatto!

1 – Scegli un albero finto anziché uno vero: gli aghi di quello naturale potrebbero pungere gli occhi e il corpo di Micio e provocargli dolori e problemi. Se masticati, inoltre, potrebbero nuocere all’intestino e procurargli anche un’intossicazione. Se vuoi optare necessariamente per un albero vero dovrai stare molto attento, spazzare e raccogliere da terra gli aghi caduti con frequenza e mettere a disposizione di Micio dell’acqua in caso di avvelenamento;

2 – scegli un albero dalle dimensioni ridotte e stabile: se dovesse cascargli addosso, meglio un albero piccolo rispetto a uno grande e presumibilmente pesante. L’albero deve essere anche stabile quindi ti servirà una base resistente e se puoi fissalo alla parete o al soffitto;

3 – trova in casa una posizione strategica: l’albero deve essere messo in una stanza con la porta in modo da isolarlo quando non sei in casa, cerca di piazzarlo in un angolo e lontano da credenze, mobili, poltrone che possano permettere a Micio di saltarci sopra agevolmente;

4 –  abitua il gatto alla presenza dell’albero: una volta che l’albero sarà a casa fai trascorrere qualche giorno prima di addobbarlo. Micio si abituerà alla presenza e tu potrai educarlo a non avvicinarsi;

5 – momento della decorazione: non farti vedere dal gatto quando decori l’albero e, se è presente in casa, non farlo giocare con gli addobbi mentre sono per terra o sul tavolo. Se giocherà poi vorrà continuare a farlo anche quando saranno appesi;

6 – le palline: preferisci palline non troppo luccicanti di plastica al posto di quelle in vetro. Quelle sfavillanti sarebbero irresistibili agli occhi del gatto, quelle di vetro pericolose se si dovessero rompere;

7 – le luci: non far penzolare i fili e per evitare che possa mordere e perforare il rivestimento protettivo (col rischio di prendere una scossa) potrai proteggerli con copri-cavi di spessore sufficiente affinché i denti non arrivino alla parte elettrificata. Spegni le luci quando non sei presente in casa;

8 – addobbi pericolosi: non mettere oggetti che oscillano molto e i capelli d’angelo, quest’ultimi se ingeriti possono provocare un’ostruzione intestinale con conseguenze anche gravi e soffocamento. No anche alla neve artificiale per via della sua tossicità;

9 – odori e profumi: se hai scelto un albero vero, spruzza i rami con aceto di mele; usa una miscela di pepe di cayenna e acqua in caso di albero di plastica e la citronella per pigne e rami. Micio non ama questi odori e quindi potrebbe starne alla larga;

10 – regali sotto l’albero: sarebbe opportuno non mettere i pacchi e pacchetti sotto l’albero perché sono un vero e proprio “luna park” per Micio. Se proprio non vuoi rinunciarci, ai nastri luccicanti e arrotolati (che oltre a rovinare il pacco possono provocare problemi gastrointestinali) opta per fili in corda o nastri più larghi.

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S.C.

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Santa

Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.

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