Adottare un gatto a tre zampe può spaventare, ma in realtà il micio tripode non richiede poi cure così differenti da tutti gli altri gatti: scopriamo insieme come accudirlo.
Le storie di gatti amputati a seguito di un incidente o un trauma, ma anche di gattini nati con una zampina in meno sono molto più frequenti di quanto si possa pensare: spesso, purtroppo, si tema che un gatto a tre zampe non sia in grado di vivere una vita normale, ma la verità è che un gatto tripode può essere felice esattamente come qualsiasi altro suo simile se accudito con l’amore di cui ha bisogno.
In questo articolo, scopriremo quali sono le esigenze e le cure specifiche di cui ha bisogno un gatto a tre zampe e come affrontare l’eventualità in cui il veterinario sia costretto a consigliare un’amputazione per il nostro micio domestico.
Prendersi cura di un gatto tripode non è poi così diverso da quello che si fa abitualmente con un micio a quattro zampe: purtroppo, le persone pensano che questi gatti abbiano dei bisogni particolari e evitano di adottarli per paura di ritrovarsi a dover accudire un micio ritenuto “troppo impegnativo”.
La verità è che anche con sole tre zampe il gatto può imparare a vivere la propria vita in maniera assolutamente normale: il micio tripode corre, salta, si arrampica esattamente come qualsiasi altro gatto e spesso l’amputazione, per quanto possa risultare spaventosa, rappresenta la migliore opzione per dare al gatto l’occasione di vivere una vita felice e in salute.
La decisione di amputare una zampa al proprio gatto non è mai facile: tuttavia, è importante sapere che il veterinario giunge a proporre questa soluzione drastica soltanto dopo aver valutato attentamente le condizioni di salute effettive del micio e tutte le altre possibili alternative.
Di solito, l’amputazione viene consigliata nei gatti affetti da tumore (solitamente un osteosarcoma) oppure a seguito di un incidente che ha irrimediabilmente danneggiato l’arto dell’animale. In alcuni casi, la causa dietro un’amputazione può essere anche un difetto di natura congenita.
Di solito, l’amputazione di una zampa anteriore si effettua rimuovendo l’intero arto insieme alla scapola: questo tipo di operazione lascia al gatto a tre zampe una grande facilità di movimento.
Se l’amputazione interessa una zampa posteriore, si può effettuare a metà femore oppure con la rimozione dell’intera zampa: di solito, a meno di gravi danni già in corso, si procede alla prima tipologia di intervento chirurgico che è meno invasiva.
Come già accennato in questo articolo e nel nostro approfondimento dedicato alla cura del cane a tre zampe, qualsiasi veterinario coscienzioso è molto attento a valutare qualsiasi possibile opzione prima di proporre un’amputazione.
Ovviamente è naturale avere una prima reazione di timore, dispiacere e preoccupazione: tuttavia, i nostri felini domestici sono animali di rara intelligenza, nonché di grande forza e determinazione e sapranno adattarsi in maniera sorprendetemente rapida alla loro nuova condizione da gatto tripode.
Se il tuo gatto deve subire un’operazione di questo tipo, è fondamentale che tu sappia a cosa andrai incontro per poterti prendere cura del gatto nel post-operatorio in maniera efficace e utile al suo pieno recupero: prosegui nella lettura per trovare tante informazioni utili, ma soprattutto non esitare a chiedere tutte le risposte di cui hai bisogno al tuo veterinario di fiducia.
La convalescenza di un gatto a tre zampe dopo l’intervento chirurgico di amputazione va seguita con attenzione fin da subito: a volte, i gatti tornano a casa speventati e tendono a muoversi poco, per cui i primi giorni dal rientro possono essere particolarmente difficili sia per il micio che per il padrone.
Può capitare che il gatto tenda a trascurare la sua routine di pulizia quotidiana e finisca per aver bisogno di aiuto, oppure il gatto può smettere di fare le fusa: le possibilità sono tante e sono diverse per ciascun esemplare, ma ci sono alcuni consigli generali che sono solitamente utili a tutti.
Nei primi giorni, il gatto tende a nascondersi: i felini domestici hanno l’abitudine a farlo quando non si sentono in perfetta forma, e questo è assolutamente normale e può succedere anche ai gatti normalmente affettuosi, socievoli e giocherelloni. Ci vorrà un po’ di tempo prima che tutto toni alla normalità, per cui basta avere un po’ di pazienza.
Bisogna fare attenzione a seguire scrupolosamente le indicazioni del veterinario sui farmaci: a volte può essere difficile dare le medicine al gatto, ma con i consigli giusti si può riuscire a fare anche questo.
Inoltre, è importante organizzare gli spazi di casa in modo da offrire al gatto tappeti, cuscini e altre superfici morbide da poter raggiungere facilmente.
Attenzione anche alla lettiera: in una prima fase, può essere difficile per il gatto con tre zampe utilizzarla per fare i bisogni. Bisogna sistemarla in un luogo facilmente accessibile e far capire al gatto con tanta pazienza e tanto amore che possono fidarsi di noi e del nostro aiuto anche in questa situazione così “intima”.
Una volta terminata la fase di convalescenza, è importante prendersi cura del gatto tripode soprattutto su due fronti: esercizio fisico e alimentazione corretta.
Un gatto con tre zampe, infatti, ha bisogno di mantenere il peso forma perché l’obesità felina è un rischio molto concreto: i gatti che hanno subito un’amputazione, infatti, possono perdere la voglia di muoversi ma difficilmente perdono l’appetito. Per questo motivo, è importante controllare la dieta del gatto e proprogli giochi ed esercizi per tenere il peso sotto controllo.
Infine, attenzione a non lasciare uscire il gatto tripode in strada: rispetto a un esemplare a quattro zampe, questi gatti hanno maggiori difficoltà a mantenere l’equilibrio e a muoversi liberamente per cui rischiano di finire sotto una macchina o di incorrere in altre situazioni pericolose.
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C.B.
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