Come puoi capire che la tua gatta è in calore? Bisogna tenere sotto controllo alcuni sintomi, che possiamo anche allievare.
Le gatte, così come le donne, vivono periodicamente un periodo piuttosto ‘fastidioso’, quello che nel caso dei felini viene indicato come ‘calore’. Fa parte della vita del nostro amico a quattro zampe, sebbene a volte può essere un’esperienza davvero dolorosa per il micio e poco piacevole per tutti i componenti della casa.
Quando il gatto raggiunge l’età della pubertà, iniziano a manifestare i primi segnali degli istinti di riproduzione.
Naturalmente essi variano a seconda delle specie, ma nei gatti questo periodo arriva quando ancora magari non ci siamo abituati all’idea che il nostro gattino, cucciolo fino a poco tempo prima, potrebbe già riprodursi.
Scopriamo quindi tutto quello che c’è da sapere e da fare quando una gatta è in calore.
Gatta in calore: quando arriva e come si manifesta
Il nostro gatto femmina ha da poco compiuto i sei mesi di età? Ebbene potrebbero già manifestarsi i primi segnali della pubertà.
Infatti, nei nostri amici felini l’età della riproduzione arriva piuttosto in fretta, senza darci il tempo di capire che il nostro micio sta già diventando grande.
Potrebbe essere davvero dura da accettare l’idea che la nostra gattina, a quell’età, potrebbe restare incinta e dare alla luce dei bei gattini di cui dovremmo occuparci.
Oltre ai fastidi e ai dolori che possono accompagnare il calore, spesso sono anche le gravidanze ‘indesiderate e inaspettate’ che convincono i padroni ad optare sempre più spesso per la sterilizzazione.
Innanzitutto occorre riconoscere i 5 segnali che emana la gatta con il linguaggio del suo corpo quando è in calore.
Si tratta di sintomi piuttosto evidenti, e dunque facili da riconoscere anche per i padroni alle prime armi.
- Sfregamenti su varie superfici: che sia un mobile o la nostra gamba, la gatta tenderà a strofinare la parte dei genitali contro ‘qualcosa’. Questo atteggiamento, che spesso viene confuso con una manifestazione d’affetto, in realtà non è altro che il modo di fare più comune del gatto per lasciare il suo odore su oggetti, mobilio e padrone … insomma su tutto ciò che le appartiene.
- Urina ovunque: strettamente legato al discorso precedente è il fatto che la gatta possa lasciare tracce della sua urina per marcare il territorio che sente come suo. Oltre a strusciarsi sulle varie superfici, potrebbe rafforzare l’idea di ‘territorialità’ lasciando il suo marchio.
- Versi particolari: non si tratta dei soliti miagolii che servono al gatto per attirare la nostra attenzione o farci capire che ha fame. Di solito si tratta di mugolii prolungati e ad un volume ben più alto del normale. E’ come se la gatta in calore stesse piangendo o comunque si stesse lamentando.
- Genitali infiammati: questo rossore non è dovuto, come qualcuno potrebbe pensare, al calore interno della gatta, bensì al fatto che essa si lecca i genitali in maniera quasi ossessiva. La parte intima quindi può diventare rossa e irritarsi per il continuo passaggio della lingua e della saliva. Non aspettiamoci perdite di sangue, come nelle mestruazioni della donna: le gatte ovulano al momento dell’accoppiamento.
- Istinto di sedurre: in quel periodo le gatte vorrebbero accoppiarsi con qualsiasi esemplare di sesso maschile che trovano sulla loro strada. Non fanno troppe differenze di razza o di età: in un momento così particolare pare che ogni gatto vada bene.
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Quanto dura il periodo di calore felino
Asserito che una volta compiuti i sei mesi le gatte si avviano verso la riproduzione, dobbiamo chiarire quanto dura questo periodo fertile nella gatta.
La sua durata dipende molto dalla stagione in cui avviene. Solitamente i periodi soliti sono quelli più caldi: la primavera, l’estate, fine inverno e inizio autunno.
Il periodo di calore è strettamente legato dunque alla luce solare e al clima stagionale.
Le cose ovviamente cambiano per la gatta che vive in casa ed è costretto ad abituarsi ad una luce artificiale, oppure alle gatte che vivono in zone tropicali, dove sono praticamente sempre al caldo e dunque le gatte possono andare in calore in qualsiasi periodo dell’anno.
Oltre alle temperature esterne, anche la vicinanza con altre gatte in calore potrebbe essere determinante per l’insorgere del calore nel nostro felino.
Dare una durata precisa del periodo di calore non è possibile, ma solitamente dura da tre a dieci giorni. Varia però in base al singolo esemplare.
Se avviene l’accoppiamento, il maschio ‘innesca’ l’ovulazione (cosiddetta indotta) nella gatta in calore; ma se la fecondazione non avviene il periodo di calore perdura.
Alla fine del periodo però l’utero si dovrà rigenerare (e qui potrebbero verificarsi perdite di sangue) e dopo tre giorni riprendere il calore.
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Quando la gatta è in calore: rimedi per alleviare i fastidi
In realtà quando la gatta è in calore il primo rimedio da adottare è evitarle gli incontri con gli esemplari maschili.
Consideriamo che in questo periodo l’istinto di accoppiarsi è molto forte, quindi potrebbe addirittura allontanarsi da casa alla ricerca di un maschio con il quale copulare.
Per impedirglielo, o almeno renderle la fuga ‘d’amore’ più difficile, è chiudere bene porte e finestre e fare in modo che non esca.
Dato che in questo periodo potrebbe soffrire di solitudine, sarà il caso di darle più attenzioni possibili e cercare di farle sentire la nostra vicinanza.
Anche i cambiamenti e gli sbalzi di umore sono tipici della gatta in calore: potrebbe addirittura avere atteggiamenti aggressivi che solitamente non ha.
Per evitarle questi fastidi ma anche, e soprattutto, non farla ingravidare dagli esemplari maschili di cui lei è alla ricerca, molti padroni optano per la sterilizzazione.
Con questa operazione la gatta non avrà più il periodo di calore e di conseguenze non potrà più riprodursi. Puoi approfondire l’argomento con un nostro articolo riguardo lo sterilizzare il gatto.
Il periodo migliore per sottoporre la gatta a questa operazione è precedente al primo calore: quindi entro i sei mesi di vita del felino dovremmo prendere questa decisione.
In questo modo si eviterà il rischio di infiammazioni, infezioni alle ghiandole mammarie e soprattutto il pericolo della formazione di tumori nel gatto in età adulta.
F. C.