Purtroppo anche i nostri amici animali possono avere dei problemi allo stomaco. Impariamo a riconoscere i sintomi della gastrite nel gatto e quelli che sono i rimedi!
Curare l’alimentazione dei nostri amici a 4 zampe è fondamentale per preservare il loro benessere fisico e psichico. Una dieta sana ed equilibrata assicura al gatto tutto ciò di cui ha bisogno. Purtroppo, a volte, anche il piccolo felino può incorrere in qualche problema allo stomaco. Uno dei più diffusi è la gastrite nel gatto: impariamo a riconoscere sintomi e rimedi.
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La gastrite è un disturbo molto comune anche tra gli esseri umani: si tratta di un’infiammazione molto fastidiosa alla mucosa dello stomaco. Purtroppo anche il gatto può soffrire di gastrite. Normalmente distinguiamo tra due diverse forme della patologia:
Insomma, una delle cause del mal di stomaco del gatto potrebbe essere proprio la gastrite.
La principale causa di gastrite nel gatto è un’errata alimentazione. Esattamente come per gli esseri umani, anche il piccolo felino potrebbe essere intollerante ad uno o più alimenti che invece è presente nel suo menù abituale.
Diverso il discorso nell’ipotesi in cui gli diate da mangiare un cibo che non potrebbe: si pensi ad esempio alla lista dei frutti vietati al gatto. Al di là di singoli alimenti nocivi per il felino, attenzione all’impostazione generale del suo menù. Ricordiamo sempre infatti che il gatto deve avere un’alimentazione basata sulla carne.
Ancor più particolare il regime alimentare del micio che soffra di una determinata patologia cronica. In questo caso è bene attenersi scrupolosamente alle prescrizioni del professionista che ha visitato il felino.
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I principali sintomi della gastrite nel gatto sono il vomito e la diarrea. Come ben sappiamo, in realtà si tratta di due manifestazioni del corpo comuni a molte altre patologie, per cui non è semplice comprendere, senza adeguate conoscenze mediche, che si tratta per l’appunto di gastrite.
Attenzione anche a controllare se le feci del gatto sono normali o no: se sono sempre molli potrebbero indicare che il micio ha la patologia. In alcuni casi potrebbero presentare tracce di sangue, anche se questo dato potrebbe indicare la presenza di altre malattie.
Anche un pelo opaco e in cattive condizioni generali potrebbe essere un sintomo secondario della gastrite nel gatto.
Come detto, l’individuazione della gastrite nel gatto non è semplice; questo perché i sintomi principali sono facilmente confondibili con quelli tipici di altre patologie feline. Si sconsiglia, come sempre, di prendere iniziative personali e sottoporre il micio a cure fai da te.
La soluzione migliore è sempre quella di portare il gatto dal veterinario, per verificare di quale, tra i vari disturbi intestinali esistenti, soffra effettivamente. D’obbligo gli esami di sangue e feci. Se il gatto ha vomitato raccoglietene un campione: potrebbe essere d’aiuto al veterinario nella diagnosi.
Molto probabile l’errore, e dunque il cambio, dell’alimentazione del gatto. Se si tratta di gastrite cronica, la malattia andrà tenuta sotto controllo nel corso del tempo. I risultati non tarderanno ad arrivare, purché il rispetto del nuovo menù del micio sia costante, senza alcuna eccezione.
Antonio Scaramozza
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