Follicolite nel gatto, un disturbo che può apparire come lieve ma che è bene conoscere a fondo. Vediamo, qui, cosa la provoca, la sintomatologia e la cura per combatterla.
Quando si parla della salute del proprio micio domestico, non bisogna mai abbassare la guardia. Anche un problema di lieve entità può rappresentare qualcosa di dannoso, se trascurato o curato male. Vediamo, in questo articolo, che cos’è la follicolite nel gatto e come intervenire a riguardo.
Si tratta di un disturbo di entità non pericolosissima ma che può diventare molto fastidioso per il gatto che ne soffre, tra prurito, graffi e disagio continuo. Leggiamo, nello specifico, le sue cause e i sintomi che si possono manifestare.
Ogni problema fisico o mentale che si può verificare nel gatto domestico occorre di attenzione da parte del suo padrone.
Anche se, ai nostri occhi, può sembrare tutto così semplice e facilmente risolvibile, non è così che occorre pensare. Si deve riflettere ed essere sempre premurosi e attenti nei suoi confronti.
Soprattutto se non si sa di cosa, precisamente, stia soffrendo micio e si hanno delle perplessità, meglio rivolgersi al veterinario di fiducia e ascoltare il suo parere medico.
Uno dei problemi che tende a preoccupare poco molti proprietari è la follicolite nel gatto, conosciuta anche come acne felina.
Stiamo parlando di un disturbo davvero simile a quello che si manifesta nell’uomo, che si sviluppa di più durante l’adolescenza.
E, infatti, come l’acne degli umani, la follicolite nel gatto è piuttosto difficile da trattare, si manifesta nella zona del mento, agendo anche sulle labbra e, nei casi più gravi, in altre zone del corpo del peloso, come palpebre e base della coda.
Non è, però, un disturbo contagioso per l’uomo, in quanto lo sono soltanto le malattie infettive.
Si tratta delle zone in cui si trovano le ghiandole sebacee, che producono feromoni, utili al felino per marcare il territorio e sopravvivere.
É a causa dell’iperattività sebacea a provocare, probabilmente, accumulo e ostruzione dei follicoli, che fa nascere la follicolite.
Pare che la presenza di questa malattia sia strettamente collegata all’alimentazione del gatto, oppure può dipendere da problemi di natura ormonale.
Secondo alcuni studiosi, si tratta di un disturbo tipico delle razze di gatti a pelo lungo. Per altri, ancora, la causa potrebbe essere la plastica delle ciotole per cibo e acqua.
Questo materiale sarebbe capace di provocare danni all’animale, a contatto con il viso, come fastidiose allergie.
Anche se le cause scatenanti possono essere diverse, i sintomi presenti nel micio sono, invece, chiari ed evidenti a occhio nudo.
Appaiono i follicoli ostruiti, visibilmente rigonfi e con un tappo di cheratina (comedone o punto nero).
Presentandosi su mento e labbra superiori, i sintomi che possiamo notare sono i seguenti:
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É facile accorgersi di questo problema estetico nel felino, anche tramite una veloce carezza insieme ad uno sguardo al viso. Vediamo, allora, in cosa consistono la diagnosi e la cura di questa malattia così evidente nel micio.
Come abbiamo detto, non ci vuole niente ad accorgersi di questo disturbo nel peloso, manifestandosi tramite pustole, macchie e punti neri sulla pelle più scura e irritata.
Una volta giunti dal suo veterinario, verranno richieste le analisi di un campione della pelle dell’animale, insieme all’esame citologico per rilevare la possibile presenza dei batteri.
Nel caso in cui la follicolite nel gatto sia presente soltanto sulle zone previste, la diagnosi e gli esami saranno semplici.
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La cura dell’acne felina, poi, prevede lo stimolare la sua guarigione in modo naturale. Bisogna disinfettare la zona interessata o affidarsi a cure e rimedi più naturali.
Innanzitutto, occorrerà tosare la parte colpita da follicolite (mento o altro), perché ciò aiuterà la pelle a respirare e impedirà all’infezione di continuare.
L’infezione si potrà evitare tramite l’uso dei disinfettanti, ripetendo ogni sera la terapia e aspettando che guarisca la zona, con molta pazienza. Il tempo previsto è di qualche settimana.
Per la scelta del disinfettante migliore per la situazione, si può chiedere stesso al veterinario, per non sbagliare. Se la follicolite è ad uno stato iniziale, può bastare anche l’acqua ossigenata.
É importante seguire sempre e soltanto le indicazioni e prescrizioni del proprio medico veterinario, perché è facile incappare in stupidi errori, di cui ci si può pentire in futuro.
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