Fibrillazione atriale nel gatto: una condizione che determina un battito pericolosamente irregolare. Vediamo le cause, i sintomi, le forme e la cura.
La fibrillazione atriale nel gatto è la più comune forma di aritmia cardiaca che colpisce principalmente i gatti anziani.
Si tratta di un problema di ritmo, un’attività elettrica atriale disorganizzata, molto rapida e meccanicamente inefficace (l’atrio non si contrae in maniera ritmica e coordinata con l’attività dei ventricoli) nota anche come aritmia.
Cerchiamo quindi, di capire quali sono le cause, i segnali che si possono manifestare e come si può curare il gatto affetto da questa condizione.
La causa di questa condizione potrebbe rimanere sconosciuta.
Altre volte invece indagando è possibile trovare una ragione o meglio una malattia sottostante che genera tale problematica.
Tra le patologie che possono causare tale presupposto, si possono individuare:
La fibrillazione atriale viene classificata per rilevanza e perciò viene distinta in:
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La condizione di fibrillazione atriale nel gatto può essere asintomatica e quindi non provocare alcun tipo di sintomo nel gatto.
Altre volte invece, essendo causata da una malattia sottostante si verificano segnali quali:
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Per poter determinare la diagnosi il veterinario dovrà eseguire prima di tutto un esame fisico completo sul gatto.
Nel frattempo interrogare il proprietario sui sintomi individuati fino ad allora e probabili incidenti, dopodiché procedere con esami specifici quali:
Grazie a queste indagini il veterinario potrà individuare la presenza di una malattia sottostante del cuore, come CHF, che è responsabile dell’aritmia atriale.
Non sempre, però, viene rilevata una patologia colpevole della aritmia, perciò in questo caso la fibrillazione atriale verrà trattata con dei farmaci prescritti dal veterinario.
La condizione risponde bene solo se non si tratta di un problema cronico (più di quattro mesi), in questo caso il tasso di successo della terapia diminuisce di conseguenza.
Come infatti, in alcuni casi, per normalizzare il ritmo del battito, risulta necessario intervenire con la terapia che utilizza l’elettroshock.
Durante il periodo di trattamento della patologia, è necessario tenere sotto controllo il gatto e rimanere in contatto con il veterinario per valutare eventuali progressi o problematiche.
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