In alcuni casi possono essere fondamentali per la sua salute: ecco come e quando somministrare i fermenti lattici al gatto.
Sono molto utili quando Micio sta male ma prima di capire quando utilizzarli è bene scoprire di cosa sono fatti e i benefici nel somministrarli al nostro felino domestico: ecco dunque cosa dovresti sapere sui fermenti lattici prima di darli al gatto. E’ importante anche sapere come somministrarli nel modo più comodo e pratico per il padrone, anche quello meno esperto.
Non daremmo mai nulla al nostro Micio senza prima capire di cosa si tratta, ma se a consigliarli è il nostro medico di fiducia è bene affidarsi. I fermenti lattici sono composti da lieviti, batteri e altri microrganismi. Tra questi ultimi sono compresi anche i probiotici che, a differenza di quelli prima citati, attraversano il tratto gastrico restando ‘vivi’.
Ma allora sono gli stessi che usiamo anche noi umani? In realtà no: al gatto saranno utili i probiotici Bifidobacterium ed Enterococcus, ma la differenza fondamentale è un’altra. La flora intestinale umana è diversa da quella felina: per questo non dovremmo mai utilizzare con lui prodotti destinati a noi!
La funzione dei fermenti lattici felini è quella di ristabilire il normale processo digestivo, aiutando la funzione della flora intestinale e il sistema immunitario. E se l’intestino del gatto funziona, tutto il suo corpo ne trarrà giovamento!
Per alcuni padroni si tratta di una prassi preventiva mentre per altri si utilizzano solo quando il gatto sta male o quando si sta riprendendo da una infezione curata con gli antibiotici. Questi ultimi infatti possono facilmente danneggiare la flora batterica, destabilizzandone il funzionamento: per questo saranno utili i probiotici.
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Allo stesso tempo se il gatto soffre di diarrea avrà bisogno di ristabilirsi con questi prodotti che, sebbene non siano farmaci, avranno di sicuro un impatto ottimo sulla sua ripresa. Anche in un gatto debilitato perché anziano i fermenti lattici potranno aiutare a prevenire disturbi del tratto gastro-intestinale, rendendolo più forte e ‘resistente’ (soprattutto se già assume farmaci per altre patologie di cui soffre).
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Chi ne ha uno in casa sa bene che è difficile ‘far fare a Micio ciò che vogliamo noi’, anche quando si tratta di azioni che mirano a fargli del bene. Quindi è bene capire non solo in che soluzione dargli questi fermenti lattici (in commercio ne esistono sotto forma di compresse, gocce e pasta) ma anche in che modo somministrarglieli.
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La soluzione migliore forse è proprio quella di mischiarli al suo cibo oppure scioglierli in acqua nella sua ciotola. Naturalmente se si tratta di capsule, bisogna aprirle e versare il contenuto direttamente sul pasto, senza il contenitore esterno.
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