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Salute dei Gatti

Epatite nel gatto: le cause, i sintomi e il trattamento

L’epatite nel gatto non deve essere presa alla leggera in quanto è potenzialmente fatale. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.

Fa attenzione ai sintomi del gatto, potrebbe soffrire di epatite.

Quando il fegato non funziona correttamente determina una malattia chiamata epatite. Il fegato è un organo che produce secrezione biliare e digestiva che viene poi rilasciata nell’intestino tenue, partecipando alla digestione.

Produce molte proteine ​​necessarie al funzionamento del corpo (in particolare i fattori della coagulazione) e disintossica il corpo se una sostanza estranea tossica (come droghe o batteri) dovesse passare nel sangue.

Cause dell’epatite nel gatto

Le cause di epatite nel gatto, possono essere diverse (Foto iStock)

Le cause di epatite nel gatto possono essere diverse, fra queste abbiamo:

  • Epatite tossica, che è la distruzione, degli epatociti (le principali cellule del fegato) da parte di una sostanza ingerita dal gatto, Durante l’intossicazione il fegato è il primo organo colpito.
  • La colangioepatite, questa malattia può diventare cronica ed è una malattia comune, in cui i dotti biliari sono colonizzati da batteri che provengono dal tratto digestivo. Questo provoca infiltrazioni infiammatorie dei dotti biliari nel gatto.
  • Lipidosi epatica, che è una malattia da sovraccarico epatico (il gatto quindi soffre di un “fegato grasso”). È caratterizzato da un rapido e grave accumulo di grassi all’interno del fegato. La malattia può portare a insufficienza epatica e morte, in quanto subentra l’anoressia nel gatto (interruzione totale della dieta).
  • Tumori epatici, causati dall’infiltrazione da parte di cellule tumorali di un tumore localizzato in altre parti del corpo, perciò chiamati tumori secondari. Il caso più comune è il linfoma, in cui le cellule tumorali si infiltrano nel fegato (e nella milza).
  • Peritonite infettiva felina (FIP), caratterizzata in particolare da un attacco del fegato. È una malattia rara causata da un coronavirus. Esistono due forme cliniche di PIF: la forma umida e la forma secca, ma la loro distinzione non è facile.

Sintomi dell’epatite

Vomito, sintomo di epatite nel gatto (foto iStock)

Diventa fondamentale che porti il ​​tuo gatto dal veterinario il prima possibile, se noti uno o più dei seguenti sintomi:

  • Apatia;
  • immobilità;
  • debolezza generale;
  • inappetenza per più di 24 ore;
  • comportamenti strani;
  • miagolio senza motivo;
  • pancia gonfia;
  • astinenza dal bere per più di un giorno, possibile disidratazione nel gatto.

Infine, è possibile che si formi un’ipoproteinemia che causera un’ascite (fluido che si accumula nell’addome), questo perché il danno epatico è significativo e il fegato non può più svolgere le sue normali funzioni, causando disturbi della coagulazione e un calo delle proteine ​​presenti nel sangue.).

Diagnosi di epatite nel gatto

Visita del gatto dal veterinario (foto iStock)

Quando il veterinario sospetta un danno al fegato, procede la sua diagnosi con un esame del sangue ed un’ecografia addominale che visualizza direttamente l’organo.

Può anche, laddove lo ritenesse utile, fare un agoaspirato raccogliendo cellule epatiche che può successivamente inviarle a un laboratorio di analisi, questo esame è molto utile in caso di sospetto di infiltrazione tumorale nel fegato.

Trattamento per l’epatite nel felino

Portiamolo subito dal veterinario, ai primi sintomi (Foto iStock)

Anche se i sintomi possono essere relativamente simili, indipendentemente dalla causa primaria della malattia, il trattamento che verrà applicato sarà diverso:

  • Durante la lipidosi, il trattamento principale è l’alimentazione forzata. Il gatto malato si rifiuta di mangiare da solo e perciò sarà necessario il ricovero in ospedale, dove attraverso una sonda di alimentazione (sonda naso-esofagea, applicata senza la necessità di fare l’anestesia al gatto), per ristabilire man mano le sue esigenze nutrizionali.
  • Nella colangioepatite, il trattamento si basa principalmente sulla somministrazione di antibiotici.
  • A seconda della natura del tumore al fegato, è possibile sottoporre il gatto a trattamento chemioterapico antitumorale, per limitare l’avanzare della malattia e aumentare l’aspettativa di vita dell’animale.

Le tue cure del gatto con epatite

Le tue amorevoli cure per il tuo amico peloso che soffre

Il veterinario, se valuterà la situazione al quanto grave, riterrà opportuno lasciare il gatto alcune ore in ospedale, dove verrà idratato e ristabilito con i valori. Quando il gatto inizia a sentirsi un po ‘meglio , non vuol dire che sia guarito dall’epatite ,ma potrà continuare la terapia a casa.

A questo punto i proprietari dovrebbero essere disposti a prendersene cura prestando molta attenzione a ciò di cui l’animale ha bisogno. Questo non significa che bisogna sorvegliare il gatto 24h non è necessario stare accanto all’animale tutto il giorno, ma solo assicurarci di lasciargli tutto ciò di cui potrebbe avere bisogno in nostra assenza.

L’alimentazione del gatto con epatite è complicata, perché a causa proprio della malattia, il gatto non vuole mangiare nulla, nemmeno bere acqua. Bisogna essere molto pazienti, ma allo stesso tempo insistere in modo che il gatto che non ha fame, possa mangiare qualcosa.

Sotto consiglio e prescrizione del veterinario, puoi anche dare alcune erbe medicinali per il gatto, per esempio , dente di leone, erba medica e curcuma che aiuteranno a stimolare l’appetito del gatto con l’epatite.

Infatti molti proprietari di animali valutano e spesso optano per trattamenti alternativi come i fiori di Bach ed erbe naturali che possono includere castagne, salici, caprifogli o mele selvatiche. Un’altra alternativa invece è l’omeopatia.

Altro fattore fondamentale è il riposo, uno dei migliori rimedi per un gatto con epatite (o con qualsiasi altra malattia considerevole). Perciò, cerchiamo di dare le migliori condizioni a casa, un letto comodo, un riparo, un posto tranquillo dove riposare.

Insieme al riposo il gatto gradirà di restare per gran parte della giornata, da solo in modo che possa riprendersi. Non disturbiamolo continuamente, può essere controproducente. Ai gatti non piace essere disturbati, presi con prepotenza fra le braccia o costretti a fare certe cose, sono molto sensibili e delicati.

Cerca di rispettare il tuo animale domestico senza però dimenticarlo del tutto e trascurare le sue cure, lascia che si isoli e riposi e tornerà a vivere felicemente come prima, solo con le tue cure.

Raffaella Lauretta

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Raffaella Lauretta

Sono una giornalista pubblicista, con una passione profonda per gli animali. Sono regolarmente iscritta all'Ordine dei Giornalisti. Scrivo articoli su problematiche di salute degli animali, curiosità e argomenti legati alla promozione dell'adozione responsabile degli animali domestici. Nel tempo libero amo fare volontariato nelle strutture e rifugi per animali meno fortunati.

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