L’encefalopatia epatica è una grave patologia che può colpire il fegato, mettendo a repentaglio la vita del gatto: scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questa malattia.
L’encefalopatia epatica nel gatto causa un anomalia nel metabolismo dell’animale. Il fegato, infatti, non è in grado di eliminare sostanze tossiche per l’organismo del micio, che vengono riassorbite dall’intestino. Da cosa è causata, quali sono i sintomi e come viene diagnosticata e curata? Rispondiamo insieme a queste domande.
Encefalopatia epatica nel gatto: cos’è e quali sono le cause
Come abbiamo visto, quando il gatto è affetto da encefalopatia epatica non è in grado di smaltire le sostanze tossiche.
Esse, quindi, entrano nuovamente in circolo nel suo organismo attraverso l’intestino, aumentano a livello ematico e attaccano la corteccia cerebrale. Sfortunatamente, ad oggi le cause di questa malattia non sono note.
Le tossine gastrointestinali si originano dalla digestione batterica delle proteine e dei loro sottoprodotti. Tra queste, la più comune è rappresentata dall’ammoniaca.
Generalmente, si tratta di una condizione cronica non risolutiva. In alcuni casi, però, il micio può essere preda di una crisi acuta, dovuta a:
- Disidratazione;
- Stipsi;
- Assunzione di farmaci;
- Infezioni;
- Emorragia gastrointestinale;
- Abbondante pasto a base di proteine.
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Segni clinici della malattia: come individuarla
L’encefalopatia epatica è una condizione che può mettere in grave pericolo la vita del gatto.
Per questo, individuarla in tempo è fondamentale per assicurare il benessere del nostro amico a quattro zampe. Come si manifesta tale malattia? I principali sintomi presentati dall’animale sono disturbi del comportamento e problemi neurologici:
- Agitazione;
- Aggressività;
- Head-pressing, ovvero quando il micio preme la testa contro il muro o un altro oggetto, senza alcun motivo apparente che possa spiegare il suo atteggiamento;
- Circling, ossia quando il gatto gira in tondo;
- Tremore;
- Perdita di coordinazione nel gatto;
- Salivazione eccessiva;
- Perdita della vista.
Tra gli altri segnali spia di un malfunzionamento del fegato, ci sono l’aumento della minzione e della sete, oltre che la presenza di sangue nel vomito e nelle feci. Il micio, infatti, potrebbe presentare disturbi di coagulazione sanguigna.
Qualora il gatto manifesti uno o più sintomi precedentemente elencati, il miglior consiglio è quello di rivolgersi al veterinario, che potrà confermare la diagnosi o individuare la presenza di malattie con sintomatologia simile.
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