Emorragia retinica nel gatto, una condizione che colpisce l’occhio del micio. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Per capire cosa sia in effetti l’emorragia retinica nel gatto, è importante partire dalla spiegazione di cosa della parola retina.
La retina è il rivestimento interno dell’occhio, si trova appena sotto il rivestimento coroideo centrale, che contiene tessuto connettivo e vasi sanguigni, i quali forniscono nutrienti e ossigeno agli strati esterni della retina.
Se la retina si separa da questo strato, avviene il distacco di retina e di conseguenza un’emorragia retinica nel gatto.
Anche se è la malattia sottostante la vera minaccia per la salute del gatto piuttosto che il distacco vero e proprio. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento per la cura del gatto.
Le cause di un’eventuale emorragia retinica nel gatto possono essere di natura genetica o acquisita.
Quando è presente dalla nascita e quindi di natura genetica si tratta di uno sviluppo difettoso della retina o dei fluidi lubrificanti degli occhi.
Nel caso invece, il motivo scatenante si dovesse manifestare dopo la nascita e quindi in un secondo momento, le cause possono essere le seguenti:
Inoltre nei gatti più anziani con pressione alta, si possono anche sviluppare emorragie o distacco della retina.
L’emorragia retinica nel gatto si manifesta come piccole o grandi macchie di sangue situate negli strati più profondi della retina e, in genere, si associano a gravi alterazioni dell’occhio dell’animale.
Altri sintomi possono essere:
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Per poter effettuare una diagnosi il veterinario, dovrà effettuare un esame fisico completo del gatto ed essere messo a conoscenza della storia medica pregressa dell’animale, fino all’insorgere dei primi segnali di malessere.
Successivamente, procederà con altri esami specifici di laboratorio che includono:
Tuttavia l’esame fisico è quello più importante, ovvero l’esame oftalmico che avviene tramite microscopio a lampada a fessura.
Grazie a questo test, la retina nella parte posteriore dell’occhio sarà attentamente osservata per eventuali anomalie e anche per l’attività elettrica della retina.
Stabilita la diagnosi, l’animale verrà trattenuto in clinica, per essere osservato e curato da un veterinario oculista, il quale provvederà prima di tutto a curare la causa sottostante.
Dopodiché, valuterà eventualmente un intervento chirurgico per riattaccare la retina al rivestimento coroideo.
Purtroppo, in determinati casi, il gatto resta cieco e nonostante la cecità non sia reversibile, l’animale può comunque condurre una vita felice, in quanto l’occhio non è più dolorante.
Nel tempo, il gatto imparerà a compensare la mancanza di vista con gli altri sensi e memorizzerà la disposizione della casa.
Ecco perché è importante che l’ambiente in cui vive possa essere sempre ordinato nello stesso modo e che eviti di uscire all’esterno.
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