Emergenze nel gatto anziano, le più comuni che possono verificarsi durante il passare degli anni nel nostro micio che invecchia.
Le emergenze nel gatto anziano non vanno per nulla sottovalutate e soprattutto non bisogna agire senza il parere del veterinario che ben conosce il nostro animale.
Proprio grazie a questa conoscenza pluriennale del nostro gatto, il medico saprà come intervenire.
Il veterinario lo farà nel migliore dei modi per poter salvaguardare il benessere del gatto, in modo tale da dare all’animale una probabilità maggiore di vivere una vita soddisfacente e soprattutto più lunga.
A tal proposito in questo articolo andremo a capire quali le più comuni emergenze nel gatto anziano e come è possibile prevenire alcune problematiche.
Le emergenze nel gatto anziano
Quando adottiamo un animale domestico, lo facciamo con tutto l’amore e l’entusiasmo possibile.
Solo dopo un po’ ci rendiamo conto che l’animale necessita delle stesse cure di un qualsiasi altro essere vivente, e in quanto tale crescerà e poi invecchierà.
Purtroppo questo processo avviene molto più velocemente del nostro. Ragion per cui ci ritroveremo nel giro di una decina di anni a prenderci cura del nostro micione con qualche acciacco in più, dovuto proprio alla vecchiaia.
Non c’è cosa più triste di assistere a questo cambiamento che porta pian piano alla morte del nostro pelosetto.
Ciò che possiamo fare è rendere questo processo di vecchiaia il meno traumatico possibile, avendo cura del nostro gatto e procedendo di pari passo con una vita sana e i dovuti controlli di routine.
Tuttavia è importante conoscere quali le più comuni emergenze nel gatto anziano, in modo tale da sapere quando e come intervenire consultando il veterinario.
Le emergenze nel gatto anziano più comuni sono:
- artrite nel gatto: è una malattia degenerativa delle articolazioni, è una condizione dolorosa in cui le articolazioni portano via la cartilagine fino a quando un osso graffia contro un altro osso. I segnali evidenti che indicano che il gatto soffre di artrite includono la riluttanza a salire e scendere le scale. In merito al trattamento il veterinario potrà alleviare i dolori per gestire la malattia ma non potrà guarirla;
- insufficienze renali: l’insufficienza renale che colpisce i gatti anziani è di tipo cronico, ovvero una patologia progressiva che si manifesta in diversi stadi, causati dal deterioramento graduale delle diverse parti del rene. I sintomi includono un cambiamento nelle abitudini del bagno e una sete eccessiva. Se presa in tempo, il veterinario può salvare il gatto e aumentare la qualità e la durata della vita;
- problemi respiratori: i segnali più evidenti possono essere: il respiro affannoso, rumori strani emessi dalla bocca. L’ipotesi più grave è l’ipossia (ossigeno anormalmente basso) che può portare a tanti tipi di conseguenze incluso l‘arresto respiratorio e persino la morte se non trattata immediatamente.
- ipertiroidismo: l’ipertiroidismo nel gatto è piuttosto frequente nei gatti anziani, è causato da una ghiandola situata in gola che quando funziona male produce troppi ormoni tiroidei. Questa produzione abbondante può provocare danni alla salute del micio. Tramite i dovuti test il veterinario determina l’eventuale squilibrio ormonale per poi provvedere al trattamento mediante gli appositi farmaci;
- ostruzioni urinarie: se il gatto non è in grado di urinare, è presente un’ostruzione dell’uretra. Questa condizione si verifica se particelle di sabbia o altre piccole particelle si sono depositate e bloccano l’area ma anche ciò è possibile anche a causa di un’infezione. Se non si interviene in tempo i cambiamenti possono portare anche alla morte del gatto;
- vomito e diarrea nel gatto: se il gatto soffre di diarrea violenta o vomito persistente, bisogna recarsi immediatamente dal veterinario;
- ingestione sostanze tossiche: il gatto anziano seppur da sempre vive nella nostra casa a contatto con materiali tossici a cui non si è mai interessato, con il passare dell’età, con l’olfatto e la vista che peggiorano potrebbe accidentalmente ingerire materiale pericoloso, come: antigelo, detergenti chimici, piante tossiche, ecc. Davanti ad una simile situazione occorre trasportare l’animale dal veterinario al più presto.
- paralisi agli arti del gatto: il gatto non riesce a muovere gli arti posteriori, questo è causato da una condizione chiamata TEA (tromboembolia aortica) che deriva da un coagulo di sangue che si deposita in una delle arterie delle zampe posteriori causando paralisi, dolore e grave sofferenza fisica. In questo caso sono necessarie cure immediate.
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Conoscere il proprio gatto
Per poter stabilire se ci sono cambiamenti nelle abitudini del proprio animale domestico è importante conoscere bene il carattere del gatto e la sua routine, in modo tale da stabilire se c’è da preoccuparsi.
Occorrerà quindi definire il comportamento di base e le abitudini “normali” del proprio gatto, osservando:
- il livello di attività;
- l’andatura;
- le abitudini alimentari;
- il comportamento sociale;
- i tempi e le quantità dei bisogni;
- la cura che dedica al suo corpo.
Solo conoscendo bene il comportamento solito dell’animale sarà possibile stabilire se ci sono cambiamenti per cui bisogna preoccuparsi.
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La prevenzione
Come per tutte le malattie gli esperti consigliano la prevenzione, anche nel caso della vecchiaia la miglior soluzione è prevenire.
Negli animali come pure nell’uomo, molto spesso l’alimentazione fa la differenza. Mangiar sano e soprattutto mangiare prodotti di qualità, garantisce una buona salute e una durata di vita più lunga.
Per quanto poi riguarda il gatto, sono fondamentali le visite di routine dal veterinario, i richiami dei vaccini e l’applicazione dell’antiparassitario con regolarità.
Ricorda è sempre meglio un controllo in modo tale che il veterinario possa intervenire in tempo su eventuali patologie dell’animale.
Raffaella Lauretta