L’Ehrlichiosi è una malattia trasmessa dalle zecche al gatto, che può rivelarsi fatale in poco tempo: ecco come riconoscerla e curarla.
L’Ehrlichiosi è una patologia molto pericolosa per il gatto. Infatti, si tratta di una infezione silente, che se non adeguatamente trattata può causare la perdita della vita del micio. Per questo, è fondamentale sapere come individuarla e cosa fare: scopriamolo insieme.
Come abbiamo anticipato, l’Ehrlichiosi viene trasmessa al gatto dalla puntura delle zecche comuni.
Il responsabile dell’insorgenza di questa patologia è il batterio Ehrlichia. Per questo, si tratta della malattia da vettori più comune, essendo veicolata dai parassiti.
Le zecche, infatti, dopo essersi nutrite del sangue di un gatto infetto, trasportano il batterio e lo trasmettono a un altro animale, dopo aver infestato. L’Ehrlichia attacca i globuli rossi, alterandone il funzionamento, e riduce la produzione delle piastrine, diminuendone il quantitativo.
L’Ehrlichiosi progredisce molto velocemente nel gatto: nel giro di pochi giorni si passa dalla forma acuta a quella cronica. Il batterio, infatti, può intaccare meningi, reni, fegato e polmoni del micio, fino a causarne la morte.
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Sfortunatamente, capire che il gatto è affetto da Ehrlichiosi non è affatto semplice.
Infatti, si tratta di una malattia che, nelle sue prime fasi, non provoca alcun sintomo.
Qualora non sia trattata tempestivamente, dopo alcuni mesi di progressione indisturbata, la patologia potrebbe provocare la comparsa dei seguenti disturbi:
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