Può fargli davvero molto bene, ma cosa si sa sulla digitopressione sul gatto? Ecco una serie di informazioni utili al padrone.
C’è un modo per far rilassare il nostro micio e possiamo farlo anche noi? Sì, basta saper usare bene le mani. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla tecnica della digitopressione sul gatto, una pratica che apporta i suoi benefici ma di cui si sa ancora poco: solo quando ci sentiremo preparati potremo applicarla direttamente sul corpo di Micio.
E’ probabile che molti ne abbiano già sentito parlare ma con un altro nome, quello di ‘Acu-pressione’, ovvero la tecnica che prevede una pressione dei polpastrelli delle dita direttamente su alcune zone del corpo del felino domestico. Quali sono queste parti? Solitamente le stesse che si indicano per l’agopuntura, ma senza l’utilizzo di aghi appunto.
Sebbene non sia ‘invasiva’ quanto quella dell’ago, la pressione esercitata dai polpastrelli ha comunque i suoi benefici sul gatto e la praticità è che possiamo effettuarla anche noi padroni, direttamente dal divano di casa nostra.
E’ stata la studiosa Linda Tellington Jones ad introdurre il TTouch, una tecnica che prevede movimenti del corpo specifici per migliorare problemi fisici, come ad esempio l’artrite nel gatto. Gli effetti sono non solo un incremento del benessere ma anche un miglioramento della coordinazione e dell’equilibrio dell’animale.
Le dita dell’esperto andranno a premere su due punti in particolare, definiti ‘nave di governo’, che serviranno a far calmare il gatto stressato. Immaginando una linea che percorra la testa, da un orecchio all’altro, si dovrà effettuare una leggera depressione nella cresta ossea per un paio di volte al giorno.
Tra i punti fondamentali da massaggiare vi è il YIN TANG, ovvero il punto al centro della linea superiore degli occhi, dove si trova il 6° chakra o terzo occhio. Non solo aiuterà il micio in caso di stress, ma anche quando il gatto ha paura o è agitato per qualche motivo.
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Per calmare invece un possibile dolore, bisogna premere sugli arti, ovvero sul ZUSANLI, il punto del meridiano di stomaco, al di sotto del ginocchio e l’HEGU, il punto meridiano di grosso intestino tra le falangi e il carpo.
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Solitamente si preferisce utilizzare questa tecnica nei cuccioli o negli animali anziani, poiché è mirata a curare problemi sia di tipo reumatico sia di tipo allergico. Può andare bene anche nei casi di animali di piccola taglia (non a caso si agisce con Digitopressione anche sul cane.
In pratica si opta per questa pratica di medicina alternativa ogni qualvolta non si possono o è preferibile non inserire aghi nel corpo del cane o del gatto. Non è una tecnica ‘proibitiva’ per il padrone anzi, una volta imparata, potrà applicarla direttamente a casa sul proprio felino: sarà un bel momento di intimità con l’amato quattro zampe sia per stringere un legame sia per rafforzarlo.
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Facciamo solo molta attenzione a non toccare nelle zone in cui è vietato accarezzare micio, poiché potrebbe reagire in malo modo.
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