Tristezza per la fine delle ferie? Non è una priorità degli umani: ecco come riconoscere ed affrontare la depressione post-vacanze nel gatto.
Una vacanza in allegria e spensieratezza e un rientro a casa deprimente? E’ più frequente di quanto possiamo pensare e non riguarda solo noi umani: pare che anche i nostri amici felini soffrano il ritorno alla normalità. Le cause possono essere diverse, e talvolta potrebbero anche essere una nostra (seppur involontaria) responsabilità. Ecco come riconoscere tutti i segnali di un micio che si sente a disagio al rientro a casa e come affrontare la depressione post-vacanze nel gatto senza ulteriori stress per noi e per il nostro amico a quattro zampe.
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Premesso che è buona abitudine sottoporre a controllo il nostro micio sia prima sia dopo le vacanze, possiamo notare in lui dei comportamenti insoliti, che si manifestano nei giorni immediatamente successivi al rientro a casa. Si tratta di atteggiamenti non usuali, che il gatto non ha mai avuto nel periodo delle vacanze. Diciamoci la verità: è vero che il gatto cerca meno attenzioni rispetto al cane, che giocherebbe in nostra compagnia tutto il giorno, ma è altrettanto vero che deve essere proprio il micio a decidere chi, come e quando!
Quindi se siamo partiti e lo abbiamo lasciato solo a casa nei giorni di vacanza, magari assicurandoci che amici e parenti fidati gli abbiano fatto visita, potremmo ricevere una ‘fredda’ accoglienza: al rivederci il micio potrebbe mostrarsi offeso. Eh si, come se volesse punirci per il tempo in cui siamo mancati.
Se invece lo portiamo con noi, facciamo attenzione a non commettere un altro tipo di errore. E’ noto quanto i gatti siano ‘affezionati’ morbosamente alle loro abitudini: stravolgere la loro routine quotidiana può solo arrecare danni alla loro salute fisica e mentale. Sebbene abbiamo provveduto alle sue esigenze prima della partenza, il gatto potrebbe soffrire molto la nostra mancanza e sentirsi abbandonato dai suoi padroni (Leggi qui: Anche il gatto soffre di ansia da separazione). Potrebbe reagire manifestando inappetenza, voglia di stare da solo (d’altra parte ci ripaga con la stessa moneta!) e addirittura girarci la faccia. In realtà sarà felicissimo di rivederci ma non ci darà mai la soddisfazione di darlo a vedere!
Sebbene resti un animale, il micio è molto simile all’umano in alcuni atteggiamenti. Infatti, come abbiamo potuto leggere prima, il gatto si offende e mostra tutta la sua indifferenza a noi per punirci esattamente come faremmo noi quando subiamo un torto (Leggi qui: Gatto offeso, quando succede e cosa fare in questi casi). Se poi consideriamo che il gatto non è sempre ben disposto alle coccole e alle manifestazioni d’affetto, il rientro potrebbe essere ancora più ‘glaciale’ da parte sua. Con la sua personalità orgogliosa e indipendente, il micio potrebbe farsi ‘vivo’ solo al momento della pappa e per dormire.
Più che il manifestarsi dell’offesa però il gatto potrebbe infastidirsi per il cambio repentino della sua routine: se è abituato a vederci e a stare con noi diverse ore al giorno, non vedendoci più, potrebbe sentirsi a disagio. Cambiare le sue abitudini potrebbe indurlo a manifestare questo suo dispiacere con inappetenza e con comportamenti diversi dal solito. Talvolta potrebbe farci dei dispetti, come ad esempio nel caso in cui il gatto fa pipì sui vestiti: perché lo fa e come farlo smettere.
In sintesi, i segnali che potrebbe inviarci il nostro gatto per manifestare la sua depressione post-vacanze sono i seguenti:
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In realtà il modo di affrontare il rientro dalle ferie con i nostri animali domestici c’è, ma dipende anche da dove sono stati e come hanno trascorso l’intero periodo.
Se il micio è partito con noi, allora è facile che abbia trascorso gran parte del tempo in compagnia del suo padrone e di tutta la famiglia al completo. Ebbene questo può essere un problema: il gatto potrebbe abituarsi a vederci spesso e ad averci ‘ a sua disposizione’. Ciò non significa che dovremmo chiuderlo in casa e andare al mare senza pensare che c’è un micio a casa ad aspettarci, ma magari non ‘colmare’ sempre le sue ore di solitudine. Infatti sia per il lavoro sia per impegni vari, il micio è abituato a stare da solo durante la giornata: se invece ci vede tutto il giorno, potrebbe avere più difficoltà ad abituarsi alla nostra assenza al rientro. Se siamo stati con lui tutto il tempo, facciamo in modo che si abitui gradualmente alla solitudine per un tempo sempre maggiore durante il giorno fino al ripristino della routine (Leggi qui: Il gatto sente la mancanza del padrone o no: come reagisce alla nostra assenza).
Nel caso in cui invece il micio sia rimasto a casa oppure in una pensione per gatti, allora dovremo aspettarci che sia offeso. In questo caso facciamo attenzione a non lasciarci sopraffare dai sensi di colpa: è vero che il gatto è rimasto da solo ma ciò non significa che viziarlo con snack e fuori-pasto sia la soluzione. Allo stesso modo non dovremo ‘concedergli’ di attuare dei comportamenti che normalmente non gli consentiamo.
Infatti se ci mostreremo più ‘deboli’ per colmare il senso di colpa che nutriamo nei suoi confronti, è facile che il micio se ne approfitti. A quel punto poi ripristinare una normalità sarà ancora più complicato perché il gatto sentirà di ‘averci in pugno’. Se è necessario dobbiamo aiutarlo a ritrovare la sua routine, magari chiedendo anche consiglio all’esperto.
I sintomi, così come l’atteggiamento offeso, dovrebbero sparire entro qualche giorno ma il discorso è soggettivo. Infatti ogni micio è un mondo a sé, e qualora i disturbi non dovessero passare, sarà meglio sottoporlo a visita dal veterinario per una visita di controllo poiché potrebbero essere segnali di qualche patologia in corso.
Francesca Ciardiello
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