Dalla spazzolatura all’igiene dentale, ecco tutte le accortezze da mettere in pratica per prendersi cura al meglio del Toybob.
A quali operazioni di pulizia del gatto dovremmo dedicarci regolarmente, per assicurarci che il micio sia sempre forte, bello e in salute? Prendersi cura del Toybob non è affatto difficile, basta rispettare alcuni semplici accorgimenti: scopriamo insieme di quali si tratta.
Ogni quanto spazzolare il Toybob? La risposta dipende dalla lunghezza del mantello del micio.
Gli esemplari di questa razza, infatti, sono presenti in due varianti: shorthair e a pelo lungo.
Nel primo caso, sarà sufficiente procedere 1-2 volte a settimana per assicurarsi di rimuovere lo strato di pelo morto e scongiurare il rischio che si formino nodi e boli di pelo.
Nel secondo caso, invece, dovremo aumentare la frequenza a 3-4 spazzolature settimanali. Indipendentemente dalla lunghezza della pelliccia del gatto, occorrerà procedere sia nella direzione in cui cresce il mantello che contropelo.
La dieta del felino influisce sulla bellezza del manto: per scoprire l’alimentazione ideale del Toybob, consulta questo articolo.
Per prenderci adeguatamente cura del Toybob dobbiamo necessariamente lavarlo?
La risposta è no: i gatti sono animali molto puliti, che non hanno bisogno di essere sottoposti a procedure di pulizia da parte nostra.
Tuttavia, potrebbero verificarsi delle eccezioni. Ad esempio, nel caso in cui il quattro zampe sia reduce da un lungo periodo di malattia, durante il quale ha trascurato la sua igiene.
Come lavare il micio? In primo luogo, dovremo servirci esclusivamente di detergenti pensati per la cute del Toybob.
Il pH dei saponi destinati all’uso umano, infatti, potrebbe risultare aggressivo per la pelle del gatto, causando irritazione e problemi cutanei.
Attenzione anche alla temperatura dell’acqua, che dovrà risultare tiepida e piacevole. Infine, occhio all’asciugatura: dovremo asciugare completamente il mantello del micio per evitare che, prendendo freddo, il quattro zampe possa ammalarsi.
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L’igiene oculare, orale e auricolare del micio è essenziale per garantirgli salute e benessere.
Per prenderci cura degli occhi del Toybob, basterà rimuovere regolarmente eventuali secrezioni oculari che, incrostandosi, potrebbero causare la comparsa di incrostazioni e infettarsi.
Come procedere? Basterà tamponare delicatamente una garza leggermente imbevuta in acqua tiepida sull’area che circonda gli occhi del gatto.
La pulizia dei denti del felino è essenziale per evitare che il quattro zampe possa sviluppare malattie come gengivite, stomatite e parodontite.
In questo caso, avremo a nostra disposizione due possibili soluzioni: la prima consiste nel distribuire sulla dentatura del quattro zampe una crema spalmabile dal potere igienizzante.
La seconda prevede la rimozione di placca e batteri lavando i denti dell’animale con appositi spazzolino e dentifricio.
Infine, non ci resta che capire come si puliscono le orecchie del micio. Anche questa operazione è essenziale per prevenire otite e infestazione da acari.
Mai utilizzare dispositivi pensati per l’igiene umana: tutti gli strumenti a cui faremo ricorso dovranno essere stati appositamente progettati per il micio.
Tra i vari ausili potremo ricorrere a spray, lozioni igienizzanti o un semplice panno umido con cui rimuovere periodicamente il cerume secreto dalle orecchie.
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Infine, non ci resta che scoprire come prenderci cura al meglio delle unghie del Toybob.
In realtà, non si tratta di un’operazione impegnativa: solitamente i gatti tendono a limare i propri artigli da sé e non hanno bisogno di alcun intervento da parte nostra.
Qualora, però, il nostro amico a quattro zampe sia anziano e conduca uno stile di vita particolarmente sedentario, potrebbe dover essere necessario intervenire.
Basterà osservare il micio: se le sue unghie sono talmente lunghe da ostacolare le sue normali attività quotidiane o, addirittura, da rappresentare un pericolo per sé e per gli altri, bisognerà accorciarle.
Come fare? Munendoci di un tagliaunghie, dovremo esercitare una leggera pressione sulla zampa del felino, così da far fuoriuscire completamente i suoi artigli.
Dopodiché, occorrerà rimuovere la porzione più esterna dell’unghia, che risulta di colore più chiaro rispetto al resto, poiché non è irrorata dal sangue.
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