Cura del Munchkin Longhair: spazzolatura, bagnetto e consigli di bellezza

Cura del Munchkin Longhair: spazzolatura, bagnetto e consigli di bellezza

Ecco cosa sapere per prendersi cura al meglio del Munchkin Longhair: da pulizia del pelo a igiene di occhi, unghie, denti e orecchie.

Cura del Munchkin Longhair
(Foto Adobe Stock)

Occuparsi della pulizia e del benessere del proprio amico a quattro zampe non è una mera questione di estetica: infatti, si tratta di un’accortezza fondamentale per far sì che il nostro micio sia sano e in salute. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla cura del Munchkin Longhair.

Cura del Munchkin Longhair: spazzolatura e bagnetto

Ti stai chiedendo come prenderti cura al meglio del mantello del Munchkin Longhair?

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Pur trattandosi di un esemplare a pelo lungo, la cura del manto di questo micio non richiede particolari attenzioni.

Infatti, è sufficiente spazzolare il gatto 4-5 volte a settimana, in modo da evitare la formazione di nodi e boli di pelo nello stomaco dell’animale.

Particolare attenzione va posta sullo strumento da impiegare. Infatti, il miglior consiglio è di scegliere una spazzola dalle setole lunghe e morbide ed usarla con estrema delicatezza, in modo da rendere questo momento un piacevole rituale anche per il micio.

Per far sì che la pelliccia del felino sia lucente, potrete tamponarla con una soluzione a base di acqua e aceto. Naturalmente, non sottovalutate l’importanza della sua dieta.

Un piano alimentare sano e nutriente, infatti, non solo rende il quattro zampe energico e sano, ma fa anche in modo che il suo manto sia vitale e splendente.

Per sapere tutto sull’alimentazione ideale del Munchkin Longhair, non perdetevi questo articolo.

Ti stai chiedendo se sia essenziale fare il bagnetto al gatto? La risposta è no: i felini domestici sono molto scrupolosi e accorti nella loro pulizia quotidiana.

Qualora, però, il micio sia anziano o reduce da una lunga malattia e si occupi poco della sua igiene, potrebbe dover essere necessario.

In questo caso, le accortezze da mettere in pratica riguardano la scelta di detergenti specifici per la cute del micio, la temperatura dell’acqua, che non dovrebbe essere né eccessivamente fredda né troppo calda, e l’asciugatura completa una volta terminato il bagnetto.

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Pulizia di occhi, orecchie, denti e unghie

Infine, non resta che scoprire come prenderci cura di occhi, orecchie, denti e unghie del Munchkin Longhair.

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In primo luogo, l’igiene orale del micio è fondamentale per evitare l’insorgenza di fastidiosi disturbi, come gengivite e stomatite.

Per questo, il consiglio è di pulire regolarmente la dentatura del micio, ricorrendo ad appositi dentifrici e spazzolini specificatamente progettati per i gatti, o a creme spalmabili igienizzanti, da distribuire sui denti dell’animale.

Inoltre, è bene ispezionare regolarmente occhi e orecchie del quattro zampe, per rimuovere eventuali incrostazioni e secrezioni che, sedimentandosi, potrebbero determinare la comparsa di infezioni.

Come fare? Basterà servirsi di una garza leggermente imbevuta in acqua tiepida, con cui tamponare occhi e orecchie del micio.

Attenzione: per rimuovere il cerume non vanno mai utilizzati i cotton fioc! Il rischio è di causare seri danni all’udito del gatto, andando eccessivamente in profondità durante l’operazione di pulizia.

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Infine, non resta che rispondere a un’ultima domanda sulla cura del Munchkin Longhair: tagliare le unghie al felino sì o no?

In realtà, non esiste una risposta univoca in quanto molto dipende dal singolo esemplare. Se si tratta di un quattro zampe attivo, vispo ed energico, non è necessario: l’animale provvederà ad affilare i suoi artigli da sé.

Qualora, invece, sia un gatto anziano e sedentario, potrebbe essere necessario spuntare le sue unghie.

Come fare? Ricorrendo ad un apposito tagliaunghie e premendo leggermente sul polpastrello del micio per far fuoriuscire completamente l’artiglio.

Fate attenzione: la parte da rimuovere è biancastra e non vascolarizzata. Il rischio è quello di tagliare una porzione di unghia eccessiva, ferendo e causando dolore all’animale. Per questo, se non vi sentite sicuri, rivolgetevi ad un professionista.

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Laura Bellucci

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