Ecco tutti i consigli per prendersi cura al meglio del Kanaani: vediamo insieme come pulirlo e spazzolarlo per mantenerlo sempre in salute.
Occuparsi della cura del proprio amico a quattro zampe è indispensabile per proteggerlo da patologie che potrebbero compromettere il suo benessere e la sua serenità: ecco cosa sapere per una corretta gestione del gatto Kanaani.
Cura del pelo del Kanaani: spazzolatura e bagnetto
Come prendersi cura al meglio del mantello del Kanaani?
Questo micio proveniente dalla Germania ma di origini mediorientali ha una pelliccia corta e ispida.
Poiché non tende a perdere molto pelo, è sufficiente spazzolarlo 2-3 volte a settimana, in modo da eliminare lo strato di mantello morto e prevenire la formazione di nodi e boli.
Per mettere in pratica questa operazione, l’ideale sarebbe servirsi di una spazzola dalle setole lunghe e morbide, con cui procedere sia nella direzione in cui cresce il manto che contropelo.
Per rendere lucido e splendente il mantello del gatto, potremo tamponarlo periodicamente con una soluzione a base di acqua e aceto.
Davvero fondamentale per la salute della pelliccia – e non solo -, però, è la dieta del felino.
Individuare un piano nutrizionale sano e bilanciato, ideale per soddisfare le esigenze del quattro zampe, è essenziale per assicurarsi che l’animale sia sempre forte, bello e in salute.
Per scoprire qual è l’alimentazione ideale del Kanaani, consulta questo articolo.
Lavare il gatto sì o no?
È davvero indispensabile fare il bagnetto al micio?
Per prenderci cura adeguatamente del Kanaani non è necessario lavarlo. Al contrario, questa operazione potrebbe stressare e spaventare il micio.
Per questo, dovremmo farlo esclusivamente in rari casi, assicurandoci che non sia possibile farne a meno e chiedendo il parere del veterinario.
Alcune situazioni limite, in cui potrebbe profilarsi l’esigenza di fare il bagno al felino?
Qualora il gatto sia reduce da un lungo periodo di malattia, durante il quale ha trascurato la sua igiene, oppure nel caso in cui abbia esplorato pertugi particolarmente angusti e ne sia uscito sporco e maleodorante.
Come procedere? In primis, dovremo assicurarci che la temperatura dell’acqua sia gradevole per il felino, senza risultare eccessivamente calda o troppo fredda.
Per lavare il quattro zampe dovremo utilizzare esclusivamente detergenti specificatamente formulati per la cute del gatto.
L’uso di prodotti destinati agli umani, infatti, potrebbe provocare l’insorgenza di irritazioni e reazioni allergiche nel micio.
Infine, attenzione all’asciugatura: dovremo asciugare completamente la pelliccia dell’animale, per evitare che possa prendere freddo e ammalarsi.
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Cura di occhi, orecchie e denti del Kanaani
Quali accortezze mettere in pratica per prenderci cura di occhi, orecchie e denti del Kanaani?
In primis, dovremo ispezionare regolarmente le orecchie del micio, per eliminare l’eventuale accumulo di cerume in eccesso.
Attenzione: mai utilizzare dispositivi progettati per uso umano, che potrebbero compromettere l’incolumità dell’animale.
Per pulire le orecchie del felino potremo ricorrere ad appositi prodotti per l’igiene felina presenti in commercio, oppure tamponare delicatamente una garza leggermente inumidita sul padiglione auricolare del gatto.
Anche per la pulizia degli occhi potremo agire allo stesso modo. Così facendo, eviteremo che le secrezioni oculari possano accumularsi, incrostarsi e provocare l’insorgenza di infezioni o infiammazioni.
Infine, mai trascurare l’importanza dell’igiene orale: la proliferazione dei batteri e l’accumulo della placca, infatti, potrebbero determinare la comparsa di patologie come stomatite e gengivite.
Per pulire i denti del felino potremo ricorrere a spazzolino e dentifricio per gatti o, in alternativa, a un detergente spalmabile da distribuire sulla dentatura dell’animale.
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Tagliare le unghie al gatto sì o no?
Infine, non ci resta che considerare un ultimo aspetto relativo alla cura del Kanaani: il taglio delle unghie.
In linea di massima, spuntare gli artigli del micio non è necessario: gli esemplari giovani e attivi tendono a provvedere da sé, affilando le unghie su tronchi, tiragraffi e quant’altro.
Qualora, però, il nostro amico a quattro zampe sia anziano, malato o conduca uno stile di vita particolarmente sedentario, potrebbe rivelarsi un’operazione indispensabile.
Come capirlo? Quando la lunghezza delle unghie impedisce al micio di condurre le normali attività quotidiane e rappresenta un pericolo per se stesso e per gli altri, è necessario intervenire.
In questo caso, basterà premere leggermente sui polpastrelli del gatto, in modo da far fuoriuscire completamente l’artiglio.
Dopodiché, dovremo rimuovere con un apposito tagliaunghie solo la porzione più esterna dell’unghia, che risulta di colore più chiaro rispetto al resto dell’artiglio.