Il Dwelf è un micio senza pelo: scopriamo come prendercene cura con tanti consigli da mettere in pratica per mantenerlo sano e bello.
Quali accorgimenti non possono mancare nella corretta cura del Dwelf? Questo gatto dall’aspetto particolare ha precise esigenze da soddisfare, per garantire il suo benessere: scopriamo insieme quali sono.
Come abbiamo anticipato, il Dwelf è un felino domestico sprovvisto di pelo.
Non a caso, si tratta di una razza nata dall’incrocio tra mici diversi, in cui rientra anche lo Sphynx, il micio nudo per eccellenza.
Per forza di cose, dunque, questo quattro zampe non può essere spazzolato.
Ciò non significa, però, che la cura del Dwelf sia più semplice rispetto a quella di qualsiasi altro gatto.
Al contrario, si tratta di un micio con precise esigenze, dettate proprio dal fatto che il suo corpo non è avvolto da una folta pelliccia.
La funzione del pelo, infatti, è quella di proteggere la pelle del gatto, oltre che di fungere da barriera termica, mantenendo costante la sua temperatura corporea sia in estate che in inverno.
Per questo, nella stagione fredda sarà necessario avvolgere l’animale in cappottini e maglioncini per tenerlo al caldo.
Nei periodi più caldi, invece, dovremo evitare che il micio si esponga al sole, per non rischiare che possa essere colpito da scottature, ustioni e, più in generale, irritazioni cutanee.
Potrebbe interessarti anche: Cappottino per gatto fai da te: come realizzarlo in poche e semplici mosse
La nudità del micio, inoltre, fa sì che la sua cute si sporchi più facilmente.
Senza contare che la sua pelle è tendenzialmente grassa per via dell’elevata produzione di sebo.
Quindi, nella cura del Dwelf rientra necessariamente un bagnetto periodico al gatto.
Come procedere? In primis, acquistando esclusivamente detergenti formulati per la cute dell’animale ed evitando categoricamente prodotti pensati per gli esseri umani, che si rivelerebbero eccessivamente aggressivi sulla delicata pelle del micio.
In secondo luogo, prima del lavaggio occorrerà assicurarsi che la temperatura dell’acqua sia piacevole per il gatto, senza risultare troppo calda o troppo fredda.
Dopo aver insaponato e risciacquato il quattro zampe, dovremo asciugarlo completamente per evitare che possa prendere freddo e ammalarsi.
Potrebbe interessarti anche: Primo bagnetto al gattino: quando farlo, cosa serve e tutte le mosse giuste per la sua prima volta
Tra le razze feline da cui questi esemplari derivano c’è l’American Curl, noto per la peculiare forma arricciata delle orecchie.
Questa caratteristica stimola la secrezione di cerume. Pertanto, per prenderci cura al meglio del Dwelf dovremo ispezionare e pulire regolarmente le sue orecchie.
Come fare? Mai ricorrere a prodotti concepiti per l’uso umano, che potrebbero compromettere la salute dell’animale.
Un’ottima soluzione fai da te consiste nel tamponare il padiglione auricolare del quattro zampe con una garza leggermente imbevuta in acqua tiepida.
Potremo utilizzare lo stesso metodo anche per igienizzare gli occhi del gatto, in modo da eliminare eventuali secrezioni per evitare che, incrostandosi, possano determinare l’insorgenza di infiammazioni e infezioni oculari.
In alternativa, sul mercato sono disponibili numerosi prodotti concepiti per l’igiene felina.
Anche la cura dei denti del Dwelf è fondamentale per evitare che il micio possa essere colpito da disturbi a carico del cavo orale, come gengivite e stomatite.
In questo caso, si consiglia di pulire regolarmente i denti dell’animale, ricorrendo ad appositi spazzolino e dentifricio, o a una crema spalmabile da distribuire sulla sua dentatura.
Un valido ausilio è rappresentato anche dalle crocchette formulate per la pulizia dei denti del gatto.
Per sapere di più sull’alimentazione ideale del Dwelf, consulta questo articolo.
Infine, non ci resta che scoprire come prenderci cura delle unghie del Dwelf.
Non sempre è necessario spuntarle: tutto dipende dallo stile di vita del micio.
Nel caso di gatti giovani e attivi non ci sarà alcun bisogno di procedere, poiché i quattro zampe provvederanno da soli ad affilare i propri artigli durante sedute di gioco, corsa ed esplorazione.
Qualora, però, il nostro gatto sia anziano e conduca uno stile di vita sedentario, potrebbe dover essere necessario spuntare le unghie del micio.
In questo caso dovremo munirci di un tiragraffi e far fuoriuscire completamente l’unghia dell’animale, per poi spuntare la porzione più esterna e dal colore più chiaro rispetto al resto dell’artiglio.
I film di Natale con i cani: storie divertenti con Fido protagonista, per un Natale…
Una delle piaghe più sconvolgenti che ci affliggono e non ci fanno riposare bene sono…
Le piante natalizie pericolose per gli animali domestici: come proteggere i tuoi amici a quattro…