Stanno arrivando dei gattini ad allietare le nostre giornate? Ma come capire se la gatta è incinta? Tutto quello che c’è da sapere sulla sua gravidanza e i preparativi.
Saremo noi stessi a dare il ‘lieto annuncio’ se saranno in arrivo dei gattini ma prima dobbiamo esserne certi valutando una serie di segnali che ci invia il suo corpo e non solo. Ecco come capire se la gatta è incinta, quali sono le nozioni fondamentali sulla gravidanza felina e cosa fare nel corso dei preparativi in attesa della nascita.
Gravidanza felina: qualche nozione da conoscere
Sebbene non tocchi al padrone conoscere nei particolari le fasi della gravidanza felina, è utile avere qualche nozione per poterci prendere cura di mamma gatta in attesa che arrivino i suoi gattini. Il suddetto periodo dura circa 65 giorni, ma la gestazione oscilla dai 58 ai 70 giorni.
Anche se ad un occhio poco esperto i primi segnali della gatta incinta possono passare inosservati, per fortuna ci sono strumenti utili a verificare la gravidanza in atto, come quelli che si usano per noi umani, ovvero le ecografie. Grazie a questo esame, il medico veterinario sarà in grado di accertarla fin dal 14esimo giorno (sebbene per il battito cardiaco dei gattini bisognerà attendere almeno il 22esimo).
E il corpicino? Sarà visibile con un esame a raggi X dal 43esimo giorno, sebbene non sia un esame fondamentale (o non tale da esporre mamma e cuccioli alle radiazioni). Il momento del parto può essere accompagnato da vocalizzi da parte della gatta ma il procedimento è piuttosto veloce e non particolarmente difficile da gestire: è ovvio che se dovessero esserci complicazioni, è opportuno chiamare immediatamente il veterinario di fiducia.
Come capire se la gatta è incinta: i segnali da riconoscere
Probabilmente non tutti i padroni riusciranno a capire che la gatta è ‘in attesa’, poiché i segnali fisici saranno evidenti solo ad uno stato avanzato della gravidanza ma non si tratta solo di corpo che cambia. La gatta infatti mostrerà dei cambiamenti anche nell’umore, così come vedremo a breve.
Come anche nel caso delle donne, la gatta inevitabilmente aumenterà di peso, poiché al suo si dovrà aggiungere anche quello dei singoli embrioni in crescita (circa due kg). Oltre a pesare di più la gatta mostrerà anche:
- mammelle ingrossate e di un rosa più intenso,
- schiena ‘a sella’ (ovvero curva verso l’interno, come quella dei cavalli),
- addome a pera,
- vulva rigonfia e più rosea.
Alle volte sarà possibile notare anche qualche goccia di latte che fuoriesce dalle mammelle, ma i cambiamenti fisici non sono gli unici che travolgeranno la vota della futura mamma felina. Inoltre la gatta tenderà a leccarsi i genitali ingrossati con maggiore frequenza, quasi a voler provare sollievo.
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Come capire se la gatta è incinta: l’umore e le abitudini
Un altro modo per capire se la nostra gatta è in gravidanza è quello di notare eventuali variazioni nel suo stato d’animo: potrebbe diventare improvvisamente più riservata e silenziosa, amante della quiete e del relax (lontana dunque dall’irrequietezza e sbalzi umorali, tipiche di quando la gatta è in calore.
Non a caso infatti, proprio all’approssimarsi del parto, la gatta tenderà a ritagliarsi uno spazio, un nido apposito per la nascita e il ‘deposito’ dei cuccioli appena nati. Tutti questi cambiamenti potranno essere accompagnati da inusuali vocalizzi felini e un atteggiamento di dipendenza o, al contrario, molto riservato nei confronti del padrone. Infine non impressioniamoci se la gatta incinta non mangia: lo stomaco potrebbe chiudersi quando si avvicina il momento del parto, ma avrà molta più sete.
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Gatta incinta: cosa fare per aiutarla
Come sempre l’alimentazione è fondamentale per sostenere il gatto in ogni fase della sua crescita ma cosa dare da mangiare a una gatta incinta? Di sicuro il veterinario potrà darci le indicazioni più giuste non solo circa la qualità dei prodotti (che di sicuro dovrà essere ottima) ma anche sulle quantità, per non trovarsi a combattere con dei problemi di peso. Molti consigliano per la mamma lo stesso cibo destinato ai gattini appena nati fino all’età dello svezzamento.
Se invece preferiamo preparare il pasto in casa, occhio ad aumentare la riserva di proteine (con maggiore quantità di carne) e meno carboidrati, oltre a integratori consigliati dallo stesso veterinario. Se non ha ancora provveduto al rifugio per i suoi piccoli, procuriamo per mamma gatta e i futuri nuovi arrivati degli scatoloni di cartone, cercando di mantenere costante la temperatura in casa sui 21-22 gradi.