Convalescenza del gatto: i consigli per gestirla al meglio

Convalescenza del gatto: i consigli per gestirla al meglio

Se il gatto è reduce da un intervento chirurgico, occorre prepararsi al meglio per accoglierlo ed accudirlo durante la sua convalescenza. Ecco qualche consiglio utile.

Convalescenza del gatto
(Foto Adobe Stock)

Tutti gli interventi chirurgici, anche quelli di routine, ci mettono in apprensione. La preoccupazione che possa succedere qualcosa di brutto al nostro amico a quattro zampe è sempre alta. Successivamente poi, ci impegnano nella preparazione di tutto ciò che è necessario per assicurare al gatto una buona convalescenza. Ecco cosa sapere.

Convalescenza del gatto: come assisterlo da un punto di vista medico

Purtroppo, prima o poi, capiterà che il nostro amico a quattro zampe debba sottoporsi ad un intervento chirurgico; fosse anche un intervento di routine, come ad esempio quello di sterilizzazione.

punti di sutura gatto
(Foto iStock)

L’apprensione è sempre tanta, ma occorre mantenere calma e concentrazione per predisporre tutto ciò che è necessario per la convalescenza del gatto.

Da un punto di vista assistenziale, prima di tutto. Certo, ogni intervento è a sé e comporta effetti diversi; le istruzioni da seguire vi saranno comunicate dal professionista che lo ha operato.

In linea di massima, occorrerà evitare che il gatto si muova troppo e faccia strani movimenti; ed in questo, il vostro amico a quattro zampe dovrebbe aiutarvi, in quanto con grande probabilità non sarà nelle condizioni psicofisiche migliori.

Occorrerà anche evitare – problema comunissimo – che si lecchi la ferita, impedendone o ritardandone la rimarginazione. Soccorrono accessori come il collare elisabettiano per il gatto. Infine, potrebbe essere necessario somministrare medicinali all’animale.

La gamma di potenziali farmaci è ampia: la somministrazione tuttavia potrebbe presentarsi più semplice, dato anche lo stato di debilitazione del felino.

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Di cosa ha bisogno il felino: l’ambiente ideale per il gatto convalescente

Non basta, tuttavia, l’assistenza medica; è necessario altresì predisporre l’ambiente ideale, in cui il gatto possa affrontare la convalescenza con estrema tranquillità.

Gatto preoccupato
(Foto Pexels)

Già in condizioni ordinarie il felino è un animale estremamente indipendente, che ama avere degli spazi tutti per sé. Odia i forti rumori – d’altronde, come non capirlo, l’udito del gatto è quattro volte più potente di quello dell’essere umano – e le novità che sconvolgono la sua routine quotidiana.

Ed un intervento chirurgico è molto destabilizzante per un animale avente le suddette caratteristiche.

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Ragion per la quale, quanto detto, vale ancora di più nel periodo di convalescenza del gatto. Pertanto dovremo predisporre un ambiente, all’interno dell’abitazione, in cui possa riposare tranquillamente, senza disturbi.

Lontano dai rumori, per quanto possibile, lontano da porte che si aprono e chiudono continuamente (il locale dove è presente il portone di casa non è affatto l’ideale).

Evitiamo, se vi sono altri pelosetti in casa, che possano accedere all’area adibita alla convalescenza del gatto operato; sia per evitargli possibili fonti di stress, sia per evitare che possano non riconoscerlo, a causa di un odore temporaneamente alterato.

Infine, non dimentichiamo di posizionare ciotole e lettiera vicino al giaciglio del nostro amico a quattro zampe; dovrà muoversi il meno possibile, pertanto è meglio che le abbia a portata di…zampa.

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Antonio Scaramozza

 

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