Avvelenamento da naftalina nel gatto: l’importanza di riconoscere i segnali di intossicazione. Vediamo come identificarli e intervenire.
Il gatto, è un predatore naturale e l’apertura di mobili o cassetti potrebbe ricordargli la caccia alla preda.
Questo felino, per natura, è attratto da nuovi odori e nuovi spazi da esplorare, tuttavia durante queste esplorazioni, potrebbe imbattersi nel ritrovamento di una sostanza piuttosto pericolosa per la sua vita.
Si tratta della naftalina ovvero un composto molto utilizzato nelle case di tutto il mondo, come repellente per insetti e come deodorante per ambienti chiusi.
In questo articolo, andremo a spiegarvi cosa succede se il gatto lo ingerisce. Vediamo quindi, le cause, i sintomi e il trattamento per l’avvelenamento da naftalina nel gatto.
Avvelenamento da naftalina nel gatto: le cause
L’ingestione di naftalina è tossica per gli animali domestici, come del resto pure per gli esseri umani, a causa dei suoi componenti chimici. Vediamo quanto può essere pericolosa.
La naftalina, come accennavamo, è un composto chimico bianco o incolore con un caratteristico odore forte e pungente.
Viene spesso venduta sotto forma di piccole sfere solide ed è utilizzata come repellente per insetti e come deodorante per ambienti chiusi, in particolare per prevenire l’infestazione degli insetti come le tarme negli armadi.
L’inalazione prolungata o l’ingestione di naftalina può essere tossica e causare l’avvelenamento da naftalina nel gatto.
Le cause più comuni di avvelenamento dalla naftalina del gatto includono:
- inalazione: l’inalazione dei vapori emessi dalla naftalina, in quanto tossici se i malati in quantità significative possono avvelenare il gatto;
- ingestione accidentale: quando il gatto, inconsapevolmente, ingerisce palline di naftalina presenti negli armadi.
L’avvelenamento da naftalina nel gatto, è molto pericoloso in particolare se l’animale soffre già di problemi al fegato o ai reni.
Ecco perché, gli esperti suggeriscono di prendere misure precauzionali, come conservare la naftalina in luoghi inaccessibili all’animale.
Sintomi
L’avvelenamento da naftalina nel gatto può essere molto pericoloso e può causare diversi sintomi.
I principali segnali che possano manifestarsi nell’animale sono:
- debolezza stanchezza o apatia;
- diarrea nel gatto;
- difficoltà respiratorie nel gatto;
- dolore addominale;
- irritazione agli occhi e al naso;
- perdita di appetito;
- salivazione eccessiva;
- sensazione di bruciore sulla pelle;
- tremori muscolari o crisi convulsive nel gatto;
- vomito.
Questi appena elencati, sono segnali di malessere che possono condurre all’avvelenamento del gatto.
Perciò, in caso di dubbio, è sempre bene trasportare immediatamente l’animale dal veterinario. È importante, infatti, consultarlo il prima possibile, poiché la tempestività può fare la differenza.
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Diagnosi
La prima cosa da fare, è rimuovere il gatto dall’ambiente in cui è avvenuta l’ingestione o l’inalazione della naftalina per poter prevenire ulteriori esposizioni.
Se avete il dubbio di un possibile avvelenamento del gatto, trasportate l’animale dal veterinario, quest’ultimo inizierà la valutazione con una semplice visita di controllo sul gatto.
Nel frattempo, sì farà raccontare i sintomi riscontrati fino a a quel momento e la storia clinica del gatto.
Dopodiché, per accertarsi che la diagnosi possa essere quella giusta, procederà con esami specifici ovvero:
- analisi del sangue: per verificare la concentrazione di determinate sostanze chimiche nel corpo del gatto;
- esame delle feci: per cercare tracce di naftalina o altri indicatori di avvelenamento;
- radiografie o eventualmente ecografie al gatto.
Una volta che il veterinario avrà stabilito la diagnosi, grazie anche agli esami, procederà con il trattamento che avrà lo scopo di ridurre i sintomi e le complicazioni dell’avvelenamento.
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Trattamento
Avuta la certezza che il gatto sia stato avvelenato dalla naftalina, il veterinario inizierà il trattamento.
Non esiste un rimedio specifico, quindi il veterinario aiuterà il gatto a sentirsi meglio e a cercare di evitare ulteriori problemi.
Laddove dovesse essere necessario,, somministrerà al gatto dei liquidi per evitare che si disidrati a causa del vomito e della diarrea nella maggior parte dei casi indotti.
In alcuni casi, potrebbe usare il carbone attivo per assorbire le tossine nello stomaco e nell’intestino dell’animale.
Se il gatto dovesse avere le convulsioni, il veterinario potrebbe somministrare dei farmaci anticonvulsivi per aiutarlo a superarle.
Se invece, l’animale dovesse avere difficoltà nella respirazione, a causa dei vapori della naftalina, potrebbe somministrargli delle ossigeno.
È importante, non cercare di trattare l’avvelenamento del gatto autonomamente, poiché la naftalina può arrecare gravi danni all’animale e talvolta essere letale.