E’ molto importante imparare a riconoscere i sintomi delle carenze nutrizionali nel gatto per intervenire tempestivamente. Ecco cosa sapere!
Una dieta sana ed equilibrata è fondamentale per il benessere del gatto. Per questo è necessario rispettare, nell’elaborazione del suo regime alimentare, le esigenze del gatto, dandogli gli alimenti di cui ha bisogno. Non sempre tuttavia questo è sufficiente ad evitare carenze nutrizionali nel gatto. Ecco come fare per riconoscerne i sintomi!
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Partiamo da un assunto incontestabile: il gatto è un animale carnivoro. Tale e la sua natura ed il regime alimentare dovrà essere adattato a tale bisogno. Basta considerare che nella dieta ideale del gatto c’è posto quasi solo per la carne (addirittura il 90%).
Bene il pesce rispettando la suddetta percentuale e va bene anche la frutta, che, pur non rientrando nella dieta naturale del gatto, è in grado di apportargli benefici; purché si tratti di frutti che il micio possa mangiare tranquillamente.
Le ragioni che possono determinare l’insorgenze di carenze alimentari nel gatto sono sostanzialmente due:
In entrambi i casi è necessario rivolgersi al proprio veterinario di fiducia, che capirà le cause della carenza nutrizionale del gatto e adotterà sia la terapia più opportuna per un pieno recupero, sia un regime alimentare adeguato per la situazione specifica dell’animale.
Tuttavia è bene imparare a riconoscere quelli che possono essere i sintomi di una carenza nutrizionale nel gatto: in realtà i segnali possono essere molteplici, in quanto variano a seconda della sostanza carente nella dieta.
Partiamo dal fatto che le vitamine sono molte, e a seconda di quella carente nell’alimentazione del gatto avremo dei sintomi differenti. In ogni caso i più comuni sono i seguenti:
Attenzione a non esagerare in senso opposto. Un eccesso di vitamine è egualmente dannoso per la salute del micio.
Bene controllare i livelli di grasso che il nostro gatto assume, ma attenzione a non esagerare. I grassi, nella giusta misura, sono necessari alla dieta del gatto. Il sintomo più evidente (e più grave) è la perdita di peso del gatto. Questo indebolisce il suo sistema immunitario e lo espone all’attacco di infezioni e malattie.
Come sempre occhio anche al pelo, che è sempre indicativo nel testimoniare lo stato di salute del gatto. Se è spento o ruvido c’è un problema, che potrebbe essere, tra i vari, riconducibile a carenze nutrizionali.
Un altro elemento che non può assolutamente mancare nella dieta del gatto sono le proteine. Se la carenza si verifica in tenerà età, il gatto potrebbe avere gravi problemi di sviluppo. Ovviamente il micio continuerà ad averne bisogno anche una volta divenuto adulto.
Quali sono i sintomi che dovrebbero far suonare un campanello d’allarme? Esattamente come accade al cane che abbia carenze nutrizionali, anche il gatto perde il tono muscolare e la brillantezza del pelo. Inoltre, anche in questo caso si verifica un indebolimento del suo sistema immunitario.
Attenzione alla taurina: si tratta di un amminoacido (componente di base delle proteine)ed è fondamentale per l’alimentazione del gatto.
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I minerali costituiscono una categoria molto ampia, esattamente come le vitamine. Quindi i sintomi di una carenza nutrizionale nel gatto dovuta alla loro assenza dal regime alimentare possono manifestarsi diversamente. I problemi più importanti sono quelli relativi al tono muscolare e allo scheletro.
Una carenza che si dovesse verificare nelle prime fasi di vita potrebbe provocare danni non rimediabili correlati a problemi di sviluppo. A questi sintomi vanno sempre aggiunti quelli relativi all’aspetto del pelo e all’indebolimento del sistema immunitario.
Come già detto, evitiamo qualsiasi iniziativa personale che non sia quella di portare il gatto dal veterinario. Sarà il professionista a capire se è necessario un cambio del regime alimentare, oppure se il gatto ha bisogno di integratori alimentari, come quando a causa di una patologia non riesce ad assorbire una determinata sostanza.
Antonio Scaramozza
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